Cristina D’avena su I Puffi: Viaggio nella foresta segreta “il mio personaggio e la tv di oggi”
“Ho cantato 11 canzoni ufficiali dei Puffi, questa è la dodicesima”. Con queste parole Cristina D’Avena introduce la sua nuova esperienza con i I Puffi : Viaggio nella foresta segreta, terzo lungometraggio d’animazione che vede protagonisti i suoi amici di vecchia data, in uscita nelle sale cinematografiche italiane dal 6 aprile, distribuito da Sony Pictures Animation.
Nell’attesa di vedere sul grande schermo le avventure dei simpatici omini blu, scopriamo cosa ha da dire la mitica Cristina D’Avena.
Cristina, te e i Puffi siete oramai amici di vecchia data, come è stato interpretare questo personaggio segreto?
“Quando mi hanno chiesto di doppiare questo personaggio nel film I Puffi: Viaggio nella foresta segreta, sono stata molto contenta perché, a prescindere dalla fatto che io amo il doppiaggio, ci siamo dedicati anche alle sigle. Quindi mi sono ritrovata a cantare e a doppiare un nuovo personaggio.”
A proposito di un nuovo personaggio, cosa ne pensi delle new entry di questo terzo capitolo?
“Purtroppo ancora non ho avuto la possibilità di vedere per intero tutto il film, però quel poco che ho visto mi è bastato per capire che I Puffi: Viaggio nella foresta segreta è proprio bello, molto curato rispetto ai precedenti. Le new entry sono molto interessanti sopratutto il mio!”
Se dovessi intraprendere un viaggio in una foresta segreta, quale puffo porteresti con te?
“Il grande puffo lo porto perché non sai mai cosa potrebbe succedere! Porterei anche Puffetta perché è una mia amica e poi… Il puffo forzuto serve sempre, Quattrocchi… meglio quattro che due, il puffo golosone perché potrebbe portarmi qualche provvista. Alla fine però, me li porterei tutti, chi di voi non lo farebbe?
Cosa ne pensi della nuova televisione per bambini?
“Oggi più che mai i bambini avrebbero bisogno di una televisione per bambini. È vero che ci sono moltissimi canali dedicati ai cartoni animati e per fortuna a ogni ora si possono trovare cartoni quasi ovunque. Io mi auguro però che Mediaset e Rai riscoprano il bambino e capiscano che il bambino di oggi è il futuro di domani.Noi abbiamo fatto una televisione pulita con telefilm divertenti e tanta musica, anche se prima erano altri tempi i bambini sono sempre bambini, nascono in un’altra società è vero ma quando si trovano di fronte alla televisione sono uguali alle generazioni passate. Se il bambino spazia facendo zapping tra un canale e l’altro potrebbe scontrarsi con programmi non adatti per lui, traendo un insegnamento poco idoneo.”