Diego Luna parla di Andor: “Una storia che vorrei raccontare ai miei figli”
Diego Luna racconta il suo ritorno nei panni di Cassian Andor con i colleghi Genevieve O'Reilly, Kyle Soller, Denise Gough e Adria Arjona.
Dopo aver combattuto contro l’Impero in Rogue One: A Star Wars Story, Diego Luna torna a interpretare Cassian Andor nella nuova serie dedicata al coraggioso Ribelle, in uscita su Disney+. A sei anni dal suo debutto nell’universo stellare, Luna è più che mai pronto a vedere la reazione del pubblico ad Andor, in cui, oltre che come protagonista, è impegnato come produttore esecutivo. Il suo entusiasmo si è ben palesato durante la conferenza stampa per la presentazione dello show, nel corso della quale sono intervenuti anche gli interpreti Genevieve O’Reilly (Mon Mothma), Kyle Soller (Syril Karn), Denise Gough (Dedra Meero), Adria Arjona (Bix Caleen).
Andor si pone come prequel dello spin-off cinematografico diretto da Gareth Edwards, ambientata cinque anni prima del film e con l’obiettivo di raccontare il viaggio che ha condotto il protagonista fino all’avventura che abbiamo ammirato sul grande schermo. Sceneggiatore di Rogue One (e di altri film quali Michael Clayton), Tony Gilroy è a capo del progetto in qualità di showrunner e produttore esecutivo, nonché autore degli episodi 1, 2, 3, 11 e 12 della serie. Per Gilroy, avere un protagonista il cui viaggio è stato già raccontato in Rogue One non è stato un deterrente bensì uno stimolo, ansioso di prendere un personaggio “compiuto e complicato” come Cassian e raccontarne la “storia che lo segue letteralmente dalle sue origini d’infanzia accompagnandolo attraverso un’odissea lunga cinque anni che lo porta in quel posto, durante una rivoluzione, durante un momento storico […] in cui accadono eventi enormi che si ripercuotono su persone reali”.
Diego Luna è rimasto affascinato da come Andor parli del nostro mondo pur ambientata in una galassia lontana
Diego Luna è stato entusiasta del progetto e soprattutto della possibilità di riunirsi con la “famiglia” di Star Wars che lo aveva accolto ai tempi del film. A convincerlo appieno a tornare nell’universo degli Jedi è stata però la sceneggiatura, costruita attorno a una storia “che è importante oggi nel mondo in cui viviamo”. L’interprete è infatti convinto che sia “rilevante oggi raccontare la storia di cosa è necessario che accada affinché un rivoluzionario emerga, esista, riesca a vivere”. Luna è rimasto affascinato da alcuni punti chiave della narrazione, fra cui la volontà di sacrificare tutto per un ideale e il viaggio di un personaggio la cui lotta inizia quando ha appena sei anni. Il “passato oscuro” di Cassian, che si è trovato a compiere atti terribili per la Ribellione, è per la star una storia che vale la pena esplorare, soprattutto per il cambiamento che vive il protagonista. Luna spiega che, all’inizio della serie, è difficile credere che il nostro eroe decida di combattere per fare la differenza nella galassia, ma attraverso le puntate vedremo come il pilota “inizierà a credere, attraverso un processo grazie al quale si comprende che esprimere qualcosa insieme come una comunità può darti abbastanza forza da diventare utile e apportare un cambiamento”. Per l’interprete, si tratta di una storia che non solo vorrebbe vedere come spettatore, ma che vorrebbe raccontare anche ai propri figli e ai propri amici.
Ovviamente, oltre al protagonista, saranno tanti i personaggi, vecchi e nuovi, che impreziosiranno la serie. Fra i volti familiari, vi sarà quello di Mon Mothma, leader dell’Alleanza Ribelle, ancora una volta interpretata da Genevieve O’Reilly. L’attrice irlandese ha spiegato che la senatrice della Repubblica tornerà con il suo portamento regale e composto, ma ciò che l’ha entusiasmata della scrittura di Gilroy è che nello show avremo modo di vedere una dimensione più privata del personaggio, “la donna dietro al ruolo”. Rispetto a Rogue One, troveremo una Mon Mothma “molto sola”, costretta a “gestire i propri ideali e le proprie convinzioni all’interno di sistemi di oppressione”.
Oltre ai noti Cassian Andor e Mon Mothma, la serie Disney+ darà spazio a tanti personaggi inediti
Fra i nuovi ingressi nell’universo di Star Wars vi è invece Bix Caleen, interpretata da Adria Arjona. Quest’ultima ha parlato del proprio ruolo, su cui sono pochi i dettagli noti, sebbene il primo trailer ce l’abbia mostrata in fuga dalle autorità sul pianeta Ferrix. Per Arjona, Bix è incredibilmente impavida, ma il suo coraggio non è altro che una facciata. Ad attrarre l’attrice è stata proprio questa doppia natura del personaggio, in fondo profondamente compassionevole al punto da finire per “tenere un po’ troppo alle persone che la circondano […] a volte a suo stesso scapito”.
Dall’altra parte della barricata, al servizio dell’Impero, troveremo invece Dedra Meero, ufficiale dell’Imperial Security Bureau. A darle volto è Denise Gough, la quale ha spiegato di aver amato il fatto che il suo personaggio sia una donna al gradino più basso “in un mondo dominato dagli uomini”, all’interno del quale “le persone non notano ciò che lei vede accadere [attorno a sé]”. Per Gough, è stato oltremodo affascinante illustrare la scalata gerarchica di Dedra in questa “organizzazione fascista” che è l’Impero, esplorando “l’effetto che il potere ha su una persona, così come il pericolo di quella ricerca di potere e controllo, indipendentemente dal genere”.
La serie rappresenterà anche il debutto nell’universo di Star Wars per Kyle Soler, che veste i panni di Syril Karn. Sulle tracce di Cassian Andor, il personaggio è descritto dal suo interprete come “davvero tridimensionale e con un grande punto interrogativo sulla testa”. Syril, infatti, potrebbe tendere verso l’Impero così come verso l’Alleanza Ribelle. In ogni caso, all’inizio lo troveremo dalla parte degli antagonisti, dal momento che in seguito a un grande dolore cerca di “riempire questo vuoto dentro di sé attraverso la struttura fascista, corporativa e burocratica, dove trova ordine”.
Diego Luna è convinto che l’industria stia rispondendo ai messaggi comunicati ogni giorno dagli spettatori
Diego Luna e Adria Arjona, rispettivamente messicano e portoricana, hanno poi parlato di cosa significhi per loro rappresentare la comunità ispanica in un franchise tanto importante. Arjona si è detta fiduciosa per il futuro, sperando che “una ragazzina veda [la serie] e dica: ‘Oh mio Dio, quella ragazza un po’ mi assomiglia’ e magari si vorrà vestire come lei a Halloween”. L’attrice ha comunque sottolineato come la sua etnia non sia mai stata menzionata durante i provini e confida che in futuro simili dinamiche diventino la normalità, al punto da non suscitare nemmeno domande sulla faccenda. Luna è dello stesso parere, consapevole che gli attori sono come “uno specchio [in cui gli spettatori] possono vedere se stessi”. La star crede che le piattaforme stiano cercando nuovi modi per entrare in contatto con il pubblico e che l’intera industria stia rispondendo a delle richieste molto chiare da parte delle persone. “Penso che quando compri un biglietto, mandi un messaggio”, ha sottolineato Luna, aggiungendo: “Quando non lo compri, mandi ugualmente un messaggio. Quando clicchi, mandi un messaggio. […] E l’industria risponderà a ciò e sta già rispondendo”.
Su ciò che Andor potrà offrire ai fan della saga, Tony Gilroy è stato trasparente nell’ammettere che lo show esiste proprio perché nel mondo c’è “un’enorme, capillare, importante e appassionata comunità di Star Wars“. È questa gigantesca schiera di affezionati che ha convinto la Disney a investire nel progetto e lo showrunner ha asserito che la loro missione principale è non deludere quella parte di spettatori, portando loro su “una rotta completamente diversa da qualsiasi cosa abbiano visto finora”. Allo stesso tempo, lo “show è concepito affinché possa essere il vostro punto d’ingresso in Star Wars [e] non richiede alcuna conoscenza pregressa per goderselo”.
Nel sottolineare l’importanza della serie, Diego Luna ha spiegato come questo lavoro sia “uno show sulle persone reali”, incentrato su coloro “che trovano la forza di reagire, di cambiare e apportare il cambiamento alla propria realtà”. Per l’attore, si tratta di una storia che non può che ispirare i cuori della gente, in grado di alternare momenti di avventura e azioni in larga scala a riflessioni più intime sui personaggi, in un mix che promette di lasciare soddisfatti anche gli spettatori più esigenti.
Le grandi aspettative poste dal cast saranno state mantenute? Nel caso non vi foste ancora tuffati nell’avventura galattica, vi ricordiamo che i primi tre episodi di Andor sono stati resi disponibili su Disney+ il 21 settembre, con le restanti nove puntate pubblicate a cadenza settimanale. Una seconda stagione è già stata annunciata ufficialmente.