15 film che ci facevano paura da bambini e lo fanno ancora oggi
Nel corso della vita di noi cinefili arriva inesorabile il momento in cui, rivedendo un film che da bambini ci trasmetteva forti emozioni, ci accorgiamo che quelle emozioni oggi non le proviamo più. Questo succede per pellicole che credevamo fra le migliori in assoluto, che ci appassionavano, che ci facevano ridere o che ci facevano paura. Abbiamo deciso di focalizzarci proprio su quest’ultima emozione, stilando una lista di 15 film che da bambini ci facevano paura ma che grazie alla loro fattura riescono a spaventarci ancora oggi, come se non fosse passato il tempo per noi e per i film stessi. Allacciamoci quindi le cinture e cominciamo questo viaggio nei nostri ricordi e nelle nostre paure più recondite.
15 film che ci facevano paura da bambini e lo fanno ancora oggi
It
È solo una miniserie televisiva, che rimaneggia in maniera non sempre efficace il romanzo originale di Stephen King, ma It di Tommy Lee Wallace ha un pregio che il tempo non ha potuto cancellare, ovvero la sontuosa prova di Tim Curry nei panni del mostro con le sembianze di clown Pennywise. Tanti dei nati negli anni ’80, ancora giovanissimi ai tempi dell’uscita di It, ricorderanno certamente il terrore che questo personaggio incuteva durante i suoi numero passaggi TV, e ancora oggi rivedendo il film non riusciranno a trattenere qualche brivido di paura alla vista di questo perfido mostro.
The Blair Witch Project
Oggi in pochi lo ricordano, ma nel 1999 il cinema fu scosso dal fenomeno The Blair Witch Project, che a fronte di un budget di poche decine di migliaia di dollari incassò nel mondo poco meno di 250 milioni. Il film raccolse i frutti di una perfetta strategia di marketing, tramite la quale si diffuse la credenza che fosse il filmato in presa diretta di tre ragazzi realmente scomparsi. The Blair Witch Project è in realtà un ottimo mockumentary, che procede per sottrazione e non mostra mai apertamente la strega in cui si imbattono i protagonisti. Questo permette al migliore sceneggiatore di tutti, ovvero la mente umana, di riempire autonomamente i vuoti lasciati dalle immagini. Il risultato è un film che ancora oggi è in grado di inquietare e suggestionare lo spettatore.
Suspiria
Nel 1977, 2 anni dopo Profondo Rosso, Dario Argento regala al cinema di genere italiano un’altra pietra miliare, ancora oggi omaggiata ed emulata (non sempre con successo) da svariati registi di tutto il mondo. Suspiria è il primo capitolo della trilogia delle tre madri (seguiranno Inferno nel 1980 e La terza madre nel 2007) e anche il primo horror puro del regista romano, che riesce a mettere in piedi una storia cupa e visionaria, in cui la violenza accompagna l’atmosfera misteriosa che si viene a creare, rendendo la pellicola godibile e realmente spaventosa anche ai giorni nostri. Attendiamo con curiosità e un pizzico di apprensione il remake di Suspiria targato Luca Guadagnino.
Carrie – Lo sguardo di Satana
Fra i titoli di punta di innumerevoli notti horror su Italia Uno a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, Carrie – Lo sguardo di Satana è una delle migliori trasposizioni di romanzi di Stephen King. Brian De Palma riesce a rendere fedelmente sia il disagio adolescenziale della protagonista, vessata dai compagni di scuola per il suo aspetto e per il suo carattere introverso, sia l’oppressione della severa madre nei suoi confronti. L’immagine indelebile nei nostri occhi è però quella della protagonista (una straordinaria Sissy Spacek) coperta di sangue, che in preda alla rabbia sfoga i suoi poteri telecinetici contro i compagni di scuola. Difficile non provare ancora oggi sincera paura davanti a queste scene, che nel remake del 2013 non sono state rese con altrettanta efficacia.
Il seme della follia
Fra le migliori opere di un maestro della settima arte come John Carpenter, Il seme della follia è uno dei pochi film che con il passare del tempo aumenta il senso di paura e profonda inquietudine che infonde nello spettatore. La trama dai risvolti apocalittici, che riecheggia le opere di H. P. Lovecraft, e le atmosfere cupe e allucinanti rendono infatti questa pellicola maggiormente comprensibile in età adulta, nonché un capolavoro imperdibile per ogni cinefilo.
Rosemary’s Baby
Roman Polanski tocca uno degli apici della sua carriera con Rosemary’s Baby, un horror atipico in cui la paura scaturisce non dalla violenza che viene mostrata su schermo, ma dalla mente dello spettatore, avvolto dal dubbio che la gravidanza della protagonista (interpretata da Mia Farrow) nasconda veramente un’entità demoniaca. A tal proposito, la scena della croce rovesciata sopra a una culla nera è capace di fare correre un brivido lungo la schiena a qualsiasi età.
Halloween – La notte delle streghe
Ancora John Carpenter, questa volta per un horror puro, nonché capostipite di una lunga saga e del sottogeneri dello slasher. Nonostante i seguiti ne abbiano deturpato il ricordo, Halloween – La notte delle streghe non risente dei segni del tempo e riesce nell’intento di spaventare ancora lo spettatore con una gestione perfetta della suspence e con gli atroci delitti perpetrati da Michael Myers, uno dei serial killer più iconici di tutta la storia del genere horror.
Nightmare – Dal profondo della notte
Un’altra icona dell’horror è certamente Freddy Krueger, il mostro con la faccia bruciata e il guanto con artiglio incorporato che uccide le persone all’interno dei loro sogni. I successivi capitoli dedicati a questo celebre personaggio interpretato da Robert Englund e partorito dalla mente del compianto Wes Craven hanno impresso un’impronta fortemente ironica che ha parzialmente smorzato la componente paurosa, ma il capostipite Nightmare – Dal profondo della notte si può certamente annoverare fra i migliori prodotti del genere, nonché pellicola capace di tormentare ancora i nostri incubi.
La cosa
Citiamo nuovamente l’onnipresente John Carpenter con La cosa, primo capitolo della cosiddetta Trilogia dell’Apocalisse, che verrà in seguito completata da Il signore del male e dal già citato Il seme della follia. Basato sul racconto di John W. Campbell La cosa da un altro mondo, già portato su schermo nel 1951 da un omonimo film prodotto da Howard Hawks, La cosa è certamente da annoverare fra i film che riescono a infondere più inquietudine nello spettatore, che come i protagonisti è attanagliato dal dubbio su chi sia realmente un amico e chi il mostro all’interno di un gruppo di persone costrette a convivere per lungo tempo all’interno di un piccolo spazio. Questo meccanismo ha fatto scuola e continua a ispirare registi affermati come Quentin Tarantino, che ha ammesso pubblicamente di avere preso spunto dalle dinamiche di questo film per Le Iene e The Hateful Eight.
Il silenzio degli innocenti
Al momento della sua uscita nel 1991, Il silenzio degli innocenti fu un vero e proprio caso cinematografico in tutto il mondo, premiato anche dall’Academy, che conferì al film tutti i cinque Oscar più importanti. La storia del cannibale Hannibal Lecter non è sta scalfita dal tempo, e continua a ispirare seguiti o serie televisive basate su questo personaggio. Difficile non provare paura anche in età adulta di fronte all’enigmatico e maligno sguardo di Anthony Hopkins.
La notte dei morti viventi
In quello stesso 1968, teatro di movimenti studenteschi e proteste contro la guerra dei Vietnam, George Romero rivoluziona l’horror con La notte dei morti viventi, capostipite di un sottogenere ancora oggi ampiamente sfruttato come quello degli zombie movies. La filmografia sui non morti è sconfinata, ma poche pellicole hanno saputo spaventare e al tempo stesso fare riflettere come questa pellicola, che nonostante il tempo e il bianco e nero è tuttora una pietra miliare dell’horror e di tutto il cinema.
Lo squalo
Se davanti alle immagini di squali nei documentari e nei telegiornali non riuscite a evitare di provare un senso di profonda inquietudine la colpa è anche di questo memorabile film di Steven Spielberg, che davvero chiunque ha incrociato almeno una volta nella propria vita. Lo squalo è uno dei film sui mostri marini più celebri e riusciti, e nonostante gli effetti speciali caserecci e gli oltre 40 anni di età riesce ancora a terrorizzare grandi e bambini.
L’esorcista
Sul podio della nostra classifica non poteva mancare questa mitica opera di William Friedkin, considerata fra i film più spaventosi mai creati. L’alone di mistero che circonda L’esorcista non accenna ad attenuarsi con il tempo, sia per gli inquietanti incidenti in cui furono coinvolti diversi membri del cast all’epoca delle riprese, sia per come viene reso su schermo uno dei fenomeni più terrorizzanti in assoluto, ovvero quello delle persone possedute. Impossibile non provare paura ancora oggi davanti agli occhi spiritati della protagonista Regan.
Alien
Nello spazio nessuno può sentirti urlare. Questa la tagline di uno dei film più amati dai cinefili di tutto il mondo. Alien di Ridley Scott rappresenta la miscela perfetta di orrore e fantascienza, un punto di riferimento ancora insuperato per come riesce a terrorizzare lo spettatore facendo abile uso della suspence e dosando abilmente le apparizioni di uno dei mostri più celebri della storia del cinema. Questo franchise nonostante viaggi verso i 40 anni di età è ancora vivo e vegeto e sta per avere un nuovo capitolo con Alien: Covenant, che arriverà nelle sale di tutto il mondo nel 2017.
Shining
Il primo posto della nostra classifica spetta a Stanley Kubrick e al suo Shining, altro film basato su un omonimo romanzo di Stephen King, il quale però non ha mai avuto parole tenere per questa trasposizione della sua opera. Non importa quanto tempo sia passato e quale sia la nostra età: davanti allo sguardo demoniaco del personaggio interpretato da Jack Nicholson mentre cerca di sterminare la propria famiglia non possiamo che essere sinceramente e inevitabilmente spaventati. Se non siamo sicuri neanche all’interno di quattro mura con i nostri cari, vuol dire che il male a volte è impossibile da evitare. E questo ci fa e ci farà sempre paura.
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