20 film da vedere prima della Notte degli Oscar 2016
Un totale di 57 film hanno conquistato una nomination agli Academy Award di quest’anno. Se siete dei cinefili incalliti avete cercato di vederli tutti, o magari state approfittando di questi ultimi giorni per recuperare. In ogni caso, ecco una classifica di quelle scene, ambientazioni e situazioni che hanno messo in luce alcune pellicole più di altre e che dovete assolutamente vedere (o rivedere) prima della notte degli Oscar!
20 film da vedere prima della Notte degli Oscar 2016
20. Ex Machina – Il ballo
La disco dance che il personaggio di Oscar Isaac fa insieme alla sua partner robotica (interpretata da Sonoya Mizuno) è divertente e porta con sé una lieve nota malinconica e meschina. A ogni modo è l’inconfutabile prova che il regista e sceneggiatore Alex Garland è in pieno controllo creativo.
19. La Grande Scommessa – La quarta parete
In un cameo che è sia affascinate sia educativo, Margot Robbie beve champagne, si rilassa in un bagno di bolle e ci spiega chiaramente gli effetti distruttivi di un mutuo sub-prime. Se la macroeconomia venisse spiegata in questo modo, chi non avrebbe voglia di ascoltarla?
18. AMY – The Girl Behind the name – La sessione
In un film che con audacia confuta la percezione pubblica di un’artista fraintesa, la ripresa di Amy Winehouse alle prese con la registrazione di Back to Black è la prova inconfutabile di ciò che il mondo ha perso: una cantautrice dal destino maledetto, ma dal talento maledettamente immortale.
17. Anomalisa – La canzone
Michael Stone vuole vivere il resto dei suoi giorni con la sua Anomalisa, rea o, in questo caso meritevole, di essere anomala: una mosca bianca nel panorama clonato che la mente contorta e a tratti perversa di Michael mostra. Una delle scene più emozionanti è senza dubbio la richiesta che il protagonista fa a Lisa (Jennifer Jason Leigh), chiedendole di cantare Girls Just Want to Have Fun, una richiesta semplice ma bellissima come la voce di Lisa, capace di scandire il peso della felicità. Una sequenza che lascia nella mente e sulla lingua un retrogusto agrodolce.
16. Sicario – Il Raid notturno
Il leggendario direttore della fotografia Roger Deakins gira un assalto adrenalinico contro un cartello della droga usando sia tecnologia a infrarossi che quella per la visione notturna e cattura un’immagine sfocata e d’impatto assoluto.
15. Il Ponte delle Spie – Il prologo
Nei 10 minuti di apertura del film, l’interpretazione senza pretese di Mark Rylance dà il via a un inaspettato tono pacato per questo dramma di spionaggio, mostrandoci la vita solitaria di una stravagante spia. Una sorta di pausa prima di essere scaraventati nel trambusto della Guerra Fredda, magistralmente scolpito dalla regia di Steven Spielberg e dalla sceneggiatura dei fratelli Coen.
14. Inside Out – L’ascesa di Tristezza
Solo la Disney Pixar ci poteva recapitare uno dei messaggi più onesti e complessi a livello emotivo di quest’anno in questa scena clou, dove la fino ad allora dominate Gioia (che ha la voce di Amy Poehler in originale e quella di Stella Musy per la versione italiana) cede il controllo a Tristezza (con la voce di Phyllis Smith in originale, per noi di Melina Martello).
13. The Hateful Eight – La colonna sonora
Anche se quest’opera di Quentin Tarantino è un Western all’apparenza, la sua anima è nascosta nei toni della colonna sonora di Ennio Morricone che lo rende, in pratica, un horror show. La musica efficace del vento sfiora la carrozza, scalfisce i protagonisti, allevia l’effetto pulp.
12. The Danish Girl – Gli interni
Il regista Tom Hooper ha usato gli austeri colori blu-grigi del pittore Vilhelm Hammershøi per le prime scene di Copenhagen, usando una delicata tavolozza di colori sbiaditi per rappresentare la ancora non “risvegliata” vita di Lili Elbe (Eddie Redmayne) prima della sua transizione di genere. I colori tenui e le stoffe leggiadre alle quali è avvolto Einar durante la posa provvisoria sono un segno premonitore della grazia femminile che lo ammalia.
11. Il figlio di Saul – La scoperta
Negli abissi di Auschwitz, un prigioniero ebreo (Géza Röhrig) è costretto a pulire una camera a gas e lì trova il corpo di un ragazzo che egli crede fosse suo figlio. È una credenza, che sia vera o no, che trascende il brutale inferno che sta vivendo.
10. Creed – Nato per combattere – La scalata
I gradini del Philadelphia Museum of Art sono un sinonimo di Rocky, così non c’è da meravigliarsi quando il leggendario pugile interpretato da Sylvester Stallone, salendo i gradini di nuovo dopo quasi 40 anni, questa volta con l’assistenza del suo protetto (Michael B. Jordan), vede tutta la sua vita dalla cima.
9. Brooklyn – La partenza
Una giovane ragazza Irlandese, Eilis (interpretata da Saoirse Ronan) si ritrova costretta ad andare via dal paese in cui vive per cercare di trovare una vita migliore. Presentandola fin da subito come una persona schiva e poco autoritaria, per certi versi annoiata della vita che conduce, il regista John Crowley dona enfasi alla scena della partenza, quella in cui Eilis lascia alla spalle il suo vecchio mondo per avventurarsi in solitaria nella sconfinata e promettente America.
8. Il Caso Spotlight – La confessione
All’ombra di una cattedrale, la reporter Sacha Pfeiffer (Rachel McAdams) intervista il sopravvissuto ad uno stupro la cui onestà rende più personale l’investigazione della giornalista all’interno della Chiesa Cattolica. “Questa fu la prima volta in tutta la mia vita che qualcuno mi disse che era okay essere gay,” dice l’uomo. “Ed era stato un prete a dirmelo.”
7. Star Wars – Il Risveglio della Forza – Il ritrovamento
L’imperturbabile ritrovamento del Millennium Falcon tra i rottami è un divertente e nostalgico colpo di scena nel film che ci ricorda l’umorismo e il cinismo che ha reso la trilogia originale così amata.
6. Straight Outta Compton – L’interruzione dello show
In questa scena cruciale del film biografico di F. Gary Gray, durante un tour nel 1989 del gruppo N.W.A. le autorità federali e locali li avvertono di non cantare la loro hit più famosa: “F— tha Police.” C’è un momento di stallo da brividi con la polizia di Detroit durante un concerto e, beh, sapete cosa successe dopo: Loro ebbero qualcosa da ridire. Grazie al cielo.
5. Sopravvissuto – The Martian – Il salvataggio
Un astronauta bloccato su Marte, Mark Watney (Matt Damon) affronta ogni insormontabile problema con una battuta. Solo al momento del rientro a casa, quando sente la voce dei suoi compagni di squadra dopo anni di isolamento, finalmente si lascia andare ad un pianto liberatorio: è salvo!
4. Room – La fuga
“Camion. Divincolati. Salta. Corri. Qualcuno”. Sono queste le parole che Joy (Brie Larson) dice al figlio di 5 anni Jack mentre lo avvolge in un tappeto e dà il via ad una fuga piena di tensione al pari di qualunque evasione. Una storia di scoperta, amore e coraggio.
3. Carol – Il ristorante
Il film di Todd Haynes inizia abbastanza tranquillamente; due donne (Cate Blanchett e Rooney Mara) in un ristorante vanno in direzioni separate, ma quando la scena si ripete quasi alla fine, il loro dolore non espresso è percepito in modo più acuto.
2. Revenant – Redivivo – Dio è uno scoiattolo
In tutte le peripezie affrontate in questo Western, il monologo di Tom Hardy a proposito del suo “incontro” con il Supremo nelle sembianze di uno scoiattolo è tra le scene migliori del film.
1. Mad Max: Fury Road – Il finale
Sembrerebbe che i Polecats non siano morti nell’apocalisse. Per quanto sia difficile isolare una scena di questo spettacolare “car fight” film, verso il minuto 95, il regista George Miller supera se stesso con questa versione da incubo del Cirque du Soleil.