Against the Ice: la storia vera alla base del film Netflix con Nikolaj Coster-Waldau
L'esploratore danese Ejnar Mikkelsen è esistito veramente: ecco la sua storia!
Presentato nel corso dell’ultima edizione del Festival di Berlino, Against the Ice è finalmente disponibile su Netflix. Il film, diretto da Baltasar Kormákur e con protagonista la star de Il Trono di Spade Nikolaj Coster-Waldau, è un survival thriller che porta lo spettatore nella Groelandia dei primi anni del Novecento e in una vera e propria lotta di sopravvivenza.
La storia vera di Against the Ice
Against the Ice è basato su Two Against the Ice, il libro di memorie di Ejnar Mikkelsen. L’esploratore – nato in Danimarca il 23 dicembre 1880 – è rimasto nella storia per le sue numerose esplorazioni in Groelandia. Nel 1909, decise di intraprendere una spedizione con un obiettivo ben preciso: difendere il proprio paese dalla mire degli Stati Uniti. All’epoca, la Groelandia era un territorio alquanto sconosciuto. L’America rivendicò dei diritti sull’area a nord-est del Paese a causa di una credenza di quel tempo: l’esploratore americano Robert Peary tracciò infatti delle mappe che mostravano la Groelandia come un territorio diviso a metà da un canale. Il primo esploratore a dimostrare la bugia di Peary fu Ludvig Mylius-Erichsen. Quest’ultimo, insieme a tutti suoi compagni d’avventura, riuscì a provare che la Groelandia era un’unica terra ma morì prima di poterlo rivelare al mondo.
Ejnar Mikkelsen decise così di intraprendere la spedizione per recuperare i diari di Mylius-Erichsen, così da avere in mano la sua testimonianza. Insieme al suo ingegnere Iver Iversen, Mikkelsen passò l’inverno 1909-1910 sull’isola di Shannon, in Groenlandia dell’est. La sua nave in legno, la Alabama, fu bloccata dai ghiacci di Shannon e, mentre stava esplorando, il resto del gruppo tornò a casa a bordo di una baleniera. I due esploratori tornarono a Shannon dove scoprirono che il resto del gruppo era fuggito ma, dopo aver salvato travi e tavole, eressero un piccolo cottage. Mikkelsen e Iversen passarono due inverni sul posto prima di venire salvati, in punto di morte, da una baleniera norvegese nell’estate del 1912.