Allarme Rosso: il significato del film con Denzel Washington
Allarme Rosso, attraverso la vicenda di due uomini profondamente diversi che lottano per lo stesso obiettivo, ragiona sul tema della democrazia.
Allarme Rosso, diretto da Tony Scott con nel cast Denzel Washington, Gene Hackman, James Gandolfini e Viggo Mortensen, è basato su una premessa realistica e cioè la possibilità che i sommergibili americani fossero autorizzati a lanciare missili di propria iniziativa, senza dover comunicare con il Presidente degli Stati Uniti, se i contatti fossero stati compromessi per mancanza di segnale, e subito dopo aver avuto precedentemente l’ordine di armare i missili stessi. Il film è stato un grande successo al botteghino conquistando milioni di spettatori, entusiasmando in particolare il pubblico statunitense. Uscito nel 1995, incassò al Box Office 91 milioni negli Stati Uniti e 63 nel resto del mondo, per un totale che superò i 157 milioni a fronte dei 53 spesi per la realizzazione del progetto.
Allarme Rosso è un film sontuoso e patriottico, caratterizzato da scene d’azione e di suspense, colpi di scena e giochi di sguardi tra i due protagonisti, divisi tra stima, rabbia e desiderio di prevaricazione l’uno verso l’altro. Celebrando la democrazia americana con dialoghi carichi di enfasi e di riferimenti alla grandezza di una delle Nazioni più potenti al Mondo, non è pero riducibile a un racconto su una vicenda fittizia, in cui l’esecuzione di un ordine si scontra con un rigido regolamento. E dove nel rispetto di un comandante ci sono in ballo le vita di migliaia di uomini. Attraverso l’idea vincente di creare una sorta di guerra all’interno del sottomarino, una battaglia dove l’obiettivo non è la supremazia, ma la salvezza, risultato a cui ci si avvicina incitando all’attacco o preservando la possibilità di evitare spargimenti di sangue, per una violenza che porta solo altra violenza. Nonostante l’amore degli spettatori, il film è stato duramente recensito dalla critica per una serie di elementi che rappresentato una rivalità tra due potenze sempre esistita e dei russi visti solo come dei brutali nemici senza volto.
Allarme Rosso ragiona sul tema del rispetto delle regole e del potere, sul senso della guerra, dal punto di vista politico ed emotivo. Principi incarnati nei due protagonisti. Se Frank Ramsey (Gene Hackman) è il simbolo dell’annientamento, dell’azione, della vincita e della reazione, Hunter (Denzel Washington) è la personificazione del rigore, del rispetto delle regole, l’ufficiale che aspetta ordini, e odia la guerra, ma che non si tira indietro di fronte a una chiamata all’attacco. Una prevedibile e continua lotta quella tra il primo e secondo capitano, che devono convincere l’equipaggio scegliere chi seguire, due uomini dalla stessa parte che, minuto dopo minuto, sono uno prigioniero dell’altro. Entrambi si trovano in una situazione delicata e complessa, entrambi al comando, entrambi incerti, ma con la necessità di trasmettere sicurezza e determinazione. Il film sottolinea che l’autorità e il potere non sono sinonimi di timore e insensibilità, e a ogni sensazione bisogna dare la giusta fiducia, prima di prendere decisioni fatali.
Cosa significa detenere il potere? Come esercitarlo e cosa realmente è la guerra nucleare? Sono queste le domande che si pone Allarme Rosso sotto le vesti di un film action, di un mero intrattenimento in cui nessuno dei due protagonisti è un nemico o un antagonista, ma solo un diverso modo di agire. Il potere è un’arma a doppio taglio che, nelle mani sbagliate, può salvare o distruggere, aspettare un ordine non è un’assenza di reazione, ma solo un beneficio del dubbio che proprio chi è a capo di un gruppo di uomini deve avere. Uomini all’apparenza freddi e sicuri di sé che lottano ogni secondo con la propria coscienza. Il film insegna a non aver paura di difendere le proprie scelte quando ci si crede, di non piegarsi di fronte ad un’autorità che ha dalla sua parte l’esperienza sul campo, come Ramsey, ma che ha anche una smisurata attrazione verso la guerra che, per Hunter, non è sempre e solo l’unica soluzione. “In una guerra nucleare credo che il vero nemico sia la guerra stessa” dice all’inizio il personaggio di Denzel Whasington, sotto lo sguardo stupito e indignato del suo superiore e dei suoi uomini. Con le musiche di Hans Zimmer, una tecnica e una recitazione ottime, ma una sceneggiatura piatta e prevedibile, considerando anche che si tratta di 25 anni fa, Allarme Rosso ragiona sul senso di democrazia, mostrandone pregi e difetti, dove nessuno ha sempre torto o sempre ragione perché ogni guerra, ogni battaglia e ogni situazione è estremamente diversa dall’altra.