American Sniper: la storia vera del cecchino Chris Kyle, protagonista del film di Clint Eastwood
Chris Kyle è stato decorato con una Medaglia d'Argento, cinque Medaglie di Bronzo e altre tre dal Corpo dei Marine degli Stati Uniti.
È stato uno dei grandi successi della stagione cinematografica del 2015 ed è considerato uno dei migliori film da regista di Clint Eastwood. Tuttora è il suo più grande successo a livello di incassi, visto che nessun suo film è riuscito a raggiungere la soglia dei 550 milioni di dollari al box-office. Stiamo parlando naturalmente di American Sniper, film con protagonista Bradley Cooper e vincitore della statuetta Miglior Montaggio Sonoro agli Oscar 2015. La storia che viene raccontata nel film è una storia realmente accaduta
La vera storia dietro American Sniper
American Sniper è basato sull’omonima autobiografia del cecchino dei Navy Seals Christopher Scott “Chris” Kyle. Pubblicata dalla William Morrow and Company il 2 gennaio 2012, l’autobiografia è apparso sulla lista della New York Times Best Seller per 37 settimane e ha venduto oltre un milione di copie, 700.000 copie solo nel 2015.
Il libro ripercorre tutte le tappe della missione in Iraq di Chris Kyle. Qui divenne ben presto una leggenda tra i cecchini delle Forze Armate statunitensi e anche dalle milizie irachene, tant’è che quest’ultime gli attribuirono il soprannome di Al-Shaiṭān, ovvero Il Diavolo, e misero una taglia sulla sua testa di 20.000 dollari. Nel corso della sua missione, Kyle ha ucciso più di 255 guerriglieri iracheni, di cui 160 confermati dal Pentagono, diventando il miglior cecchino degli U.S. Navy SEAL. Azioni che sono state riconosciute dal governo americano con una Medaglia d’Argento, cinque Medaglie di Bronzo e altre tre dal Corpo dei Marine degli Stati Uniti.
Christopher Kyle nacque l’8 aprile 1974 a Odessa, in Texas, da Deby Lynn Mercer e Wayne Kenneth Kyle, rispettivamente un’insegnante domenicale e un diacono. All’età di otto anni ricevette dal padre un fucile calibro 30-06 Springfield in regalo e successivamente un fucile a pompa Ithaca 37, che usò per soprattutto per cacciare. Dopo aver frequentato la Midlothian High School dal 1988 al 1992, si iscrisse alla Tarleton State University di Stephenville studiando management agricolo, diventando contemporaneamente un professionista del rodeo e lavorando come cowboy in un ranch. Due attività che dovette abbandonare nel 1993 per un grave incidente.
Nel 1994, Chris Kyle decise di abbandonare il college e due anni dopo si recò in un centro di reclutamento militare per arruolarsi volontario nei Marine degli Stati Uniti, ma venne rifiutato a causa dei danni subiti al suo braccio nell’incidente di qualche anno prima. Nel febbraio del 1999, riuscì finalmente ad addestrarsi al Basic Underwater Demolition/SEAL per poi arruolarsi nei Navy SEAL dopo 24 settimane di addestramento.
Kyle fu subito assegnato come cecchino del Plotone “Charlie” all’interno del SEAL Team Three di guarnigione a Coronado, in California. Dopo gli orribili attentati dell’11 settembre 2001, fu inviato in Kuwait in vista dell’invasione angloamericana in Iraq. Allo scoppio della guerra – avvenuto nel marzo 2003 – Kyle, mentre era appostato sul tetto di un edificio nei pressi di Nāṣiriya con l’incarico di proteggere una pattuglia di marine, uccise la sua prima vittima, una giovane donna irachena che stava per lanciare una granata contro i soldati.
Il 7 novembre 2004, con il grado di 2º capo, Chris “American Sniper” Kyle fu assegnato per la seconda volta a Fallujah e, nel corso di un periodo sabbatico per addestrare altri cecchini SEAL, divenne famoso tra i marine e i fanti con il soprannome di “Leggenda“, nato tra i commilitoni di Chris che spesso lo chiamavano sarcasticamente il “Mito“. Il 15 aprile 2006, il cecchino, promosso con il rango di 2º capo scelto, prese parte al suo terzo turno con destinazione a Ramadi, per poi partecipare, agli inizi di aprile 2008, al suo quarto e ultimo turno di combattimento a Baghdad, dove uccise un cecchino ribelle a una distanza di circa 1920 metri.
Con il grado di capo di 3ª classe, si congedò con onore dalla Marina il 4 novembre 2009 e, due giorni dopo, si trasferì insieme a sua moglie Taya Renae Studebaker – conosciuta nell’aprile del 2001 e con cui si sposò il 16 marzo 2002 – e a i loro due figli, Colton e McKenna – a Midlothian, in Texas. Il 2 febbraio 2013, insieme al suo amico trentacinquenne Chad Littlefield, Kyle fu assassinato dal venticinquenne Eddie Ray Routh presso il poligono di tiro accanto al “Rough Creek Ranch-Lodge-Resort” della contea di Erath, Texas, dove era solito allenarsi.
Routh era un suo commilitone marine che soffriva di stress da combattimento e Kyle e Littlefield lo avevano invitato al poligono per distrarlo, per socializzare e per aiutarlo per i suoi disturbi dovuti al ritorno dal fronte. Al momento dell’assassinio, sia Kyle che Littlefield erano armati con pistole Colt M1911, ma nessuna delle due era stata ricaricata o aveva sparato, e le sicure erano ancora attivate. I due furono uccisi con due armi appartenenti a Kyle: Routh sparò in tutto tredici colpi. Kyle fu ucciso con una pistola calibro 45, mentre Littlefield con una SIG Sauer P226 calibro 9. Il 12 febbraio fu seppellito al Texas State Cemetery di Austin, dopo un corteo funebre di 320 chilometri da Midlothian ad Austin.