Another End: la spiegazione del finale del film di Piero Messina
Le sequenze finali del film Another End, diretto da Piero Messina, regalano al pubblico una serie di colpi di scena: ecco la spiegazione!
Diretto da Piero Messina, regista del film L’attesa e della seconda stagione della serie tv Suburra, Another End è un’emozionante dramma sci-fi con protagonisti la star de I diari della motocicletta e di Y tu mamá también Gael García Bernal, della candidata agli Oscar per The Artist Bérénice Bejo, della vincitrice del Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes 2021 per La persona peggiore del mondo Renata Reinsve e della star di Dune: Prophecy Olivia Williams. Il film è stato presentato in concorso alla 74ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, concorrendo per il prestigioso Orso d’Oro.
La spiegazione del finale pieno di colpi di scena del dramma sci-fi Another End
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Il dramma sci-fi Another End è ambientato in un futuro prossimo, nel quale viene data alle persone in lutto la possibilità di salutare chi non c’è più. Il protagonista della storia è Sal (Gael Garcia Bernal), il quale non riesce più a vivere da quando ha perso l’amore della sua vita Zoe (Renate Reinsve) in un incidente stradale. Sentendosi il responsabile diretto della morte della sua amata, visto che era proprio lui a guidare la macchina, Sal sprofonda in una forte depressione, arrivando addirittura a tentare un suicidio. Per provare a dargli un poì di sua sorella, sua sorella Ebe (Bérénice Bejo) gli consiglia di provare Another End, un programma elaborato da Aeterna,- l’azienda per la quale lei lavora – che promette di alleviare il dolore della persona colpita dal lutto (vale a dire il Cliente) riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato (vale a dire l’Assente) attraverso il corpo di un’altra donna (il Locatario).
Sal decide cosi di prendere parte all’esperimento, che i tecnici dell’azienda chiamano “Simulazione”. Il programma prevede un numero limitato di incontri e per far sì che funzioni il Cliente non deve mai far al Locatario che la sua anima è morta. Nel corso dell’ultimo incontro, il Cliente ha il compito di dire all’Assente ciò che non è riuscito a dirgli quando era ancora in vita in modo da alleviare il proprio dolore e tornare a vivere. Non a caso, Sal – durante un ultimo bagno nella vasca con la sua amata Zoe – riconosce indirettamente di non aver mai voluto diventare padre. Nelle sequenze finali, il film Another End regala al pubblico una serie di colpi di scena.
Gli spettatori scoprono infatti che Zoe non è l’unica persona ad aver perso la vita nell’incidente stradale. Attraverso il corpo di Ava, la donna comunica a Sal che anche lui è stato risvegliato nel corpo di un’altra persona. In altre parole, nell’incidente anche lui ha perso la vita. Considerando quindi che nessuno dei due è riuscito a sopravvivere, il senso di colpa non ha nessun modo di esistere. Ma allora chi è stato a risvegliare più di una volta l’anima di Sal? La risposta è semplice: è stata sua sorella Ebe, servendosi di più “corpi ospite” grazie alla tecnologia dell’azienda per cui lavora. La donna, di conseguenza, non è riuscita a superare la tragica scomparsa di suo fratello e di sua cognata Zoe. Quest’ultimi decidono di porre fine alle loro esistenze, addormentandosi insieme. I due corpi ospitanti successivamente si risvegliano e si guardano senza sapere chi hanno di fronte, perché ormai entrambi sono altrove.