Aquaman: tutti i segreti dal trailer del San Diego Comic-Con
Ecco tutti i segreti che potreste non aver notato nel trailer di Aquaman mostrato al San Diego Comic-Con.
Il Comic-Con di San Diego ha portato tante belle sorprese agli amanti del cinema e tra queste non poteva mancare il trailer di Aquaman. Il protagonista James Wan ha mantenuto la promessa, mostrandoci un primo e dettagliato sguardo al film con protagonista Jason Momoa, in uscita nelle sale italiane l’1 gennaio 2019 con Warner Bros.
Il filmato ci ha dato modo di sbirciare le origini dell’eroe DC, che si muove tra le onde e comanda eserciti di squali come se fossero cavalli, destreggiandosi nella sua casa, ovvero la mitica Atlantide.
Vedi qui il primo trailer di Aquaman mostrato al San Diego Comic-Con, anche in italiano!
Creato da Paul Norris e Mort Weisinger nel 1941, Aquaman appare nei DC Comics come uno dei fondatori della Justice League. D’altro canto, è stato proprio nel film di Zack Snyder del 2017 (Justice League) che il pubblico ha avuto modo di conoscerlo per la prima volta.
In attesa di vedere il film a lui dedicato cerchiamo di carpire tutte le informazioni possibili disseminate nel trailer. Vediamo quindi le 25 cose che potreste non aver notato!
Le origini di Aquaman
Proprio come il trailer, il film inizierà negli anni ’80, quando il guardiano del faro Tom Curry trova il corpo di Atlanna, la regina di Atlantide, finita sulla spiaggia dopo una tempesta a causa del forte vento e delle onde che l’hanno scagliata contro le rocce, lasciandola gravemente ferita. Come si vede nel trailer, Tom la salva e col tempo i due si innamorano. Una coppia improbabile, composta da due esseri appartenenti a mondi diversi. Tuttavia, dal frutto dle loro amore nasce Arthur e, come dice la coppia nel trailer, potrebbe essere questo loro figlio la congiunzione tra i due mondi.
Va notato che il trailer non mostra ulteriori scene con Atlanna, ma le visite sul set di Aquaman hanno confermato che gli atlantidei alla fine si ribellan proprio per l’assenza della regina, vedendo la sua scelta di rimanere in superficie come un tradimento. È stata portata via e Arthur crede che alla fine sia stata giustiziata per questo “crimine”.
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Arthur impara a comunicare con i pesci
In una scena del film, visibile a noi dal trailer, viene mostrato un piccolo Arthur intento a parlare con i pesci. Il bambino viene ritratto durante una gita scolastica presso l’Acquario di Boston in cui, avvicinandosi alle enormi vasche, rimane attratto dalla vita marina. Un atteggiamento che attira l’ira di alcuni bulletti, i quali iniziano a schernirlo.
Si tratta di un accenno divertente al fatto che Aquaman è generalmente deriso come un supereroe la cui superpotenza primaria è la capacità di dire al pesce cosa fare. C’è un divertente parallelo tra questa scena e Justice League, in cui in una delle prime battute tra Bruce Wayne e Aquaman, il cavaliere oscuro fa un’osservazione in merito alla sua capacità di dialogare con i pesci. Alla luce di ciò, non c’è da stupirsi dell’infastidimento di Aquaman: il tono mezzo canzonatorio di Wayne gli ricordava il momento in cui aveva appreso i suoi poteri e i bulli che lo perseguitavano.
Gli squali si precipitano in aiuto di Arthur
La scena di cui parliamo prende una svolta geniale quando Arthur chiama involontariamente uno squalo in suo aiuto. I volti dei bulli si sbiancano per lo shock e si allontanano, mentre lo squalo martella contro il vetro, nel disperato tentativo di raggiungere le persone che stanno attaccando il giovane Arthur. C’è una concentrazione momentanea sugli occhi di Arthur, che brillano di luce interiore, cambiando colore e divenendo luminosissimi. È con questo magnetico sguardo che si volta a osservare i suoi tormentatori, richiamando alla mente il Re degli Abissi, con le bestie del mare pronte a combattere in sua difesa.
La crepa sul vetro è meravigliosamente artistica e suggerisce la barriera tra il mondo terrestre – quello che vive in superficie – e il mondo sottomarino sta iniziando a crollare.
La scena del sottomarino
Questa fantastica sequenza d’azione è l’occasione perfetta per dimostrare la forza di Aquaman, il quale lancia un attacco devastante contro un sottomarino pirata, colpendolo lateralmente con la velocità di un siluro. Una volta che il sottomarino è emerso, Arthur fa irruzione al suo interno, regalandoci una battuta sarcastica che è perfettamente in sintonia col personaggio che abbiamo conosciuto in Justice League e la stupefacente reazione dei due pirati che incontra è assolutamente perfetta.
Anche se non vi è nessuna allusione palese, questa scena potrebbe essere collegata all’origine del villain Black Manta.
Vedi qui un’anteprima del costume di Black Manta
Mera e il richiamo dell’avventura
Il film sembra seguire il tradizionale schema del viaggio dell’eroe e l’iconica scena con Mera è il classico richiamo dell’avventura. Mera (Amber Heard) arriva da Arthur (Jason Momoa) chiedendo il suo aiuto, credendo di essere l’unico che può impedire al suo fratellastro Orm di dichiarare guerra al mondo di superficie. Come si vede nel trailer, Arthur inizialmente rifiuta, insistendo sul fatto che non vuole avere nulla a che fare con Atlantide. Ma, ironia della sorte, andando avanti nella visione del trailer si apprende che è lo stesso Orm a persuadere Arthur, inducendolo a cambiare idea.
La guerra di Orm
Dopo tale persuasione vediamo il re Orm (Patrick Wilson) nella sua armatura, mentre si prepara a scatenare l’ira dei Sette Mari sul mondo di superficie. I motivi di Orm sono semplici: egli incolpa il popolo della superficie per aver inquinato i mari, distrutto le barriere coralline e acidificato gli oceani. Secondo Orm, è giunto il momento per il popolo di Atlantide di difendersi e rivendicare ciò che gli appartiene e vive al di sotto delle onde marine, dando una bella lezione al mondo e facendogli comprendere che i mari non sono la loro discarica.
Un’onda anomala colpisce la Baia di Amnesty
Re Orm considera Arthur una minaccia al suo regno. Ciò lo induce a lanciare un attacco devastante e distruttivo sulla Baia di Amnesty, generando in qualche modo uno tsunami che si diffonde nell’entroterra. In quel momento Arthur è alla guida di un camion insieme a suo padre, che in quel momento sembra essere incosciente. La scena è assolutamente sbalorditiva e il lavoro in CGI fa la sua impressionante figura.
Arthur non riesce a superare quell’onda anomala e le cose sembrano mettersi male; ma un attimo dopo abbiamo la conferma che padre e figlio sono riusciti a sopravvivere. La scena successiva, infatti, mostra i due mentre guardano ciò che accade, essendo stati salvati (almeno in apparenza) da Mera. L’atlantidea interpretata da Amber Heard è un’idrocinetica e ciò di certo giova alla situazione nella quale riversano.
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Re Atlan
Questa scena è particolarmente cruciale: mostra il trono di Atlantide, sul quale è seduto Re Atlan (Julian Lewis Jones), avente tra le mani il suo tridente.
Dal momento che la trama di Aquaman si concentra sulla ricerca del tridente di Atlan, questa scena del trailer fa sicuramente riferimento a un flashback, o una cosa del genere. Da notare anche l’armature che Aquaman indosserà alla fine e che sembra ispirarsi proprio al look di Atlan.
Le qualità di Aquaman
Aquaman è sia forte che veloce, e sembra avere una mossa che lo caratterizza. Quest’ultima viene a galla nella scena di combattimento all’interno del sottomarino, in cui Aquaman blocca una spada afferrandola a mani nude. La stessa cosa fa, verso la fine del trailer, con un tridente.
Le scene implicano che si è allenato duramente per padroneggiare questa mossa, quindi presumibilmente sarà il suo asso nella manica per tutta la durata del film.
Aquaman e il senso dell’humor
Il trailer di Aquaman sottolinea che il film di James Wan sarà caratterizzato da una bella dose di umorismo. La fa da padrone la scena in cui accusa Mera di aver fatto il peggior discorso di sempre.
Questo lato del cinecomic è molto importante dal momento che la maggior parte dei film dell’Universo Cinematografico DC sono stati criticati per il loro lato dark. Il sta dunque cercando di ammorbidire i toni, virando su un approccio più leggero e più umoristico.
Il primo sguardo ad Atlantide
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Probabilmente la scena in cui viene mostrata Atlantide è più importante del film dal momento che qualsiasi eroe diviene davvero interessante solo nel momento in cui veniamo a conoscenza di ogni tassello della sua identità, ricollegandolo in primo luogo alla sua terra d’origine. Se già il poster annunciava un ritorno a casa di Aquaman, il primo trailer ne è la consacrazione e la scena che ci mostra il regno sottomarino è davvero memorabile.
Il design è davvero intrigante: un mix tra stile fumettistico e la reale vita marina che alberga nei paraggi delle barriere coralline. Atlantide sembra essere stata costruita sul lato di una scogliera. Questo potrebbe spiegare perché Atlantide si sente minacciata dall’inquinamento dell’umanità; l’innalzamento delle temperature del mare e l’acidificazione degli oceani. È possibile che l’inquinamento stia letteralmente distruggendo la città di Atlantide.
La tecnologia atlantidea
Il trailer tende a concentrarsi sulle tradizionali armi di Atlantide, ovvero spade e tridenti. Tuttavia, ci sono piccoli ma chiari segnali che la tecnologia di Atlantide è molto più sviluppata della scienza umana. L’esempio più visibile si realizza nel momento dell’arrivo di Aquaman e Mera ad Atlantide. Qui si nota un apparato che sembra quasi organico, progettato per assomigliare a un pesce – e quindi probabilmente non rilevabile all’occhio umano. La nave è presumibilmente alimentata da una sorta di fonte di energia rispettosa dell’ambiente.
La battaglia per il trono
Questa sequenza sembra essere stata programmata già l’anno scorso e a quanto pare è una di quelle di cui James Wan va molto orgoglioso. Si tratta della scena che vede combattere Arthur Curry contro Re Orm impegnarsi in un combattimento per il trono di Atlantide.
La scena vi farà certamente venire in mente il marveliano Black Panther, solo che in questo caso il duello si svolge in una sorta di collasso vulcanico, presumibilmente parte della dorsale medio oceanica.
Nonostante sia abbastanza raro, è possibile che la lava fluisca in quel modo sul fondo del mare; il che rende l’area in cui Arthur e Orm stanno combattendo estremamente ostile: la temperatura dell’acqua in casi come quelli presentati nel trailer sarebbe davvero molto alta. Detto questo, in Aquaman un atlantideo è potente mediamente quasi come un kryptoniano, quindi senza dubbio queste condizioni inospitali non risultano troppo problematiche per i combattenti.
Il popolo di Atlantide in Aquaman
Al combattimento si affianca anche una folla atta ad applaudire il proprio re trionfante. È difficile calcolare la sequenza esatta, ma sembrano esserci due grandi battaglie tra Arthur e Orm e sembra probabile che Arthur perda il primo scontro per poi avere la rivincita.
In questa scena abbiamo la possibilità di dare uno sguardo ravvicinato al popolo atlantideo, che di fatto è molto più umano della maggior parte degli altri abitanti sottomarini.
Aquaman porta il sottomarino in superficie
La scena che vedete sopra fa certamente parte dell’attacco di Aquaman al sottomarino, dandoci un’idea di come appare esternamente e del fatto che l’eroe abbia realmente prima colpito il mezzo per poi condurlo fuori dall’acqua. Un’azione che fa notare quanto sia forte Arthur.
Il dovere di Aquaman
Alla fine Arthur è destinato a prendere il trono di Atlantide. Fortunatamente, non è solo; il film sottolinea la relazione tra Aquaman e Mera e, nonostante si notino tracce di romanticismo, è chiaro che non si tratta di un semplice interesse amoroso. Mera è ritratta come un essere simile ad Arthur, partner essenziale nella sua missione. Senza dubbio la loro storia d’amore fiorirà nel corso di possibili sequel, che esploreranno la lotta di Arthur per guidare gli Atlantidei e fare pace con il mondo di superficie.
Vulko
Nel trailer ci viene mostrato anche Vulko, interpretato da Willem Dafoe. Si tratta del principale consulente scientifico di Atlantide, originariamente destinato ad apparire in Justice League, ma tutte quelle scene sono state tagliate durante il montaggio finale. Vulko è il classico personaggio di supporto e nei fumetti sarebbe diventato il reggente di Aquaman. Nella continuità del New 52, la madre di Vulko fu assassinata da Orm e fu cacciato via da Atlantide. Dato che Aquaman sembra fortemente influenzato da ciò è probabile che diventi uno dei più importanti alleati di Arthur.
La formazione del giovane Arthur
Nei fumetti, Atlanna ha addestrato nel combattimento il giovane Arthur prima di essere presa dalle forze di Atlantide. Questa scena suggerisce che sia successo qualcosa di simile, anche se non è chiaro chi stia lanciando questo tridente all’adolescente Arthur – potrebbe essere probabilmente suo padre. Si noti che questo sembra essere il luogo in cui si è allenato nell’arte di afferrare una lama con le mani. L’arma in questione è il tridente della Justice League, che apparteneva alla madre di Arthur e rappresenta dunque un costante ricordo del suo amore.
Trench
Trench è una delle sette tribù di Atlantide, una razza brutale che vive nelle profondità della Fossa delle Marianne. Il regista James Wan è meglio conosciuto per aver lavorato nel genere horror e ha usato questa tribù per portare lo stile a lui caro in Aquaman. Trench è la più potente delle tribù, i loro corpi si sono evoluti per sopravvivere alle pressioni dell’acqua che avrebbero schiacciato persino un atlantideo. In questa scena, Orm manda la tribù a sciamare su una barca; hanno intenzione di uccidere e mangiare tutti a bordo. Chiaramente, Aquaman interviene usando una specie di bagliore o faro per attirarli.
Black Manta
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Il trailer offre solo alcuni brevi scorci di Black Manta, il villian secondario di Aquaman. Il cattivo interpretato da Yahya Abdul-Mateen II inizia il suo “percorso” come un pirata per poi proseguire alla ricerca della vendetta.
L’attore che veste i panni del villain ha suggerito in un’intervista che il primo incontro tra Black Manta e Aquaman porta alla morte di suo padre (probabilmente nella sequenza sottomarina), e Black Manta incolpa Arthur Curry per questo. Reclutato da Re Orm per lavorare contro Aquaman, insegue senza sosta l’aspirante re di Atlantide.
Le rovine di Atlantide
In una sequenza Mera e Arthur esplorano alcune rovine e qualcosa ci fa pensare che potrebbe trattarsi dell’antica Atlantide, con la coppia che va lì a cercare il tridente di Re Atlan. Secoli fa il livello del mare era più alto e di certo non serve il film DC per saperlo, quindi è chiaro che Atlantide si trovava in una posizione diversa.
L’armatura e gli attacchi da parte di Black Manta
La tecnologia e l’armatura di Black Manta sono fornite da Orm, e come tale è una minaccia formidabile anche per personaggi come Aquaman e Mera. Il più grande vantaggio di Manta, però, è che è ugualmente pericoloso sia sulla terra che sott’acqua, il che significa che può inseguire Aquaman ovunque egli vada. In questa scena, Black Manta lancia un attacco omicida contro Arthur, proiettando devastanti raggi di energia dai suoi occhi. La colorazione di queste travi suggerisce che hanno una forte componente di calore, che sarebbe particolarmente pericolosa per gli esseri la cui forza e vita stessa dipende dall’acqua.
Il Re dei Pescatori
Il Re dei Pescatore è stato rivelato poco prima del Comic-Con ed è interpretato da Djimon Hounsou. È il capo di uno dei sette regni, anche se non è chiaro quanto sia importante la sua presenza all’interno della trama. Ciò che questo momento mostra sono i vari disegni delle diverse specie che vivono sotto il mare.
La grande battaglia
Re Orm mira a unire le sette tribù di Atlantide sotto il suo dominio, usando, se necessario, anche la forza. Di conseguenza, verso la fine del trailer vediamo i Xebelliani prepararsi alla guerra, cavalcando i loro cavallucci marini per sfidare Orm e il suo esercito. Segue una scena d’azione frenetica, con gli Xebellian e la tribù Trench che combattono l’un l’altro. Questo dà la sensazione di quanto siano formidabili entrambe le Tribù, con la Trench che si dimostra fisicamente potente, mentre gli Xebelliani usano le armi per sparare colpi d’acqua pressurizzata contro i loro nemici.
Mera non crede nei parchi
Il trailer termina con una bella dose di umorismo dal momento che Aquaman e Mera si dirigono verso un posto per loro inospitale: il deserto. Mera è chiaramente ancora fiduciosa della sua soprannaturale resistenza e sceglie di saltare fuori dall’aereo senza paracadute. Quando il pilota urla per lo shock, Aquaman fa solo una battuta sarcastica dicendo che “le rosse le devi amare” e così, abbastanza euforico, le va dietro.
C’è da dire però che i due eroi peccano d’incoscienza poiché, se è vero che gli atlantidei godono di molte qualità che per certi versi li rendono migliori dei comuni mortali, c’è anche da sottolineare che la loro forza diminuisce quando si trovano lontani dal loro ambiente naturale e cosa c’è di più dissimile del mare se non il deserto?