10 attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Quando la collaborazione tra attore e regista sfocia nell'odio. Di seguito alcune celebri inimicizie sui set cinematografici.
Non è strano sentire che nelle grandi produzioni cinematografiche ci siano malintesi, scontri o litigi, si tratta pur sempre di molte persone, con caratteri anche molto diversi, che devono lavorare insieme. È noto come alcuni registi siano molto controllanti, perfezionisti o, al contrario, caotici. Ed è altrettanto comune sentire anche di attori particolarmente difficili o presuntuosi e altezzosi. Alcune situazioni però non si fermano solo ai litigi, ma arrivano a situazioni più gravi.
Insomma, ci sono casi in cui la collaborazione tra attore e regista sfocia nell’odio.
Di seguito vi proponiamo alcuni conflitti tra attori e registi che hanno portato non solo a discussioni e astio, ma a volte anche a violenza fisica. Di seguito 10 set che sono stati luoghi di conflitti tra registi e attori.
10. Burt Reynolds e Paul Thomas Anderson nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Burt Reynolds, attore e icona degli anni Settanta, ha lavorato con il celebre regista Paul Thomas Anderson in Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997). Nonostante il film sia considerato un grande successo per i due, tanto che entrambi hanno ricevuto una nomina rispettivamente per miglior attore non protagonista e per miglior sceneggiatura originale, è noto come Reynolds abbia odiato lavorare con il giovane regista. Secondo quanto emerso in un’intervista per il magazine GQ, Reynolds aveva detto di Anderson: “dal punto di vista caratteriale, non combaciavamo.” Secondo Burt Ryenolds, l’allora 26enne Anderson era una testa calda e troppo pieno di sé: “Ogni scena che giravamo, era come se fosse la prima volta [che quel genere di scena fosse mai stato girato]. Ricordo la prima scena che abbiamo fatto in Boogie Nights, quando guido un auto verso il Grauman’s Theater. E dopo lui aveva detto ‘Non è spettacolare?’ E io gli ho elencato 5 film che avevano la stessa identica scena. Non era originale.”
9. Megan Fox e Michael Bay nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Quando Transformers 3 (Transformers – Il buio della luna) uscì nei cinema nel 2011, un noto personaggio era assente, quello di Mikaela Banes interpretato da Megan Fox. L’assenza di Fox era un chiaro risultato del conflitto tra l’attrice e il regista Michael Bay. Il regista americano è noto infatti per il suo carattere acceso e per avere dei set spesso caotici. Fox ai tempi aveva detto al riguardo: “vuole sentirsi come Hitler sui set, e lo è. Un vero incubo lavorare con lui.” I commenti non furono ben accetti da parte del regista, che sostituì l’attrice nel terzo film.
L’amarezza tra i due poi si risolse, e Megan Fox ha recitato in vari progetti prodotti da Michael Bay.
8. Bruce Willis e Kevin Smith
Dopo aver lavorato assieme in Die Hard – Vivere o morire (2007), in cui i due recitavano come attori, Bruce Willis e Kevin Smith collaborarono in Poliziotti fuori – Due sbirri a piede libero (2010). Smith, che questa volta era dietro la cinepresa, era emozionato di poter lavorare con una delle sue celebrità preferite. Ma l’entusiasmo non durò a lungo, Willis infatti non era rimasto colpito dall’atteggiamento da fanboy del regista, tanto da avergli detto in numerose occasioni: “smettila con questo questo comportamento, sei un adulto.” Inoltre, sempre secondo Smith, Bruce Willis era spesso di cattivo umore ed era rimasto contrariato dalla sua limitata conoscenza tecnica, in particolare dell’uso della cinepresa. Situazione che non migliorò durante il tour promozionale, a cui Willis si rifiutò di partecipare, Smith al contrario, aveva rilasciato numerose interviste in cui parlava del comportamento dell’attore.
Recentemente, a seguito del ritiro dalle scene di Bruce Willis a causa della sua grave malattia, Smith ha chiesto scusa su X (Twitter) all’attore per il suo comportamento infantile avvenuto nel 2010.
7. Christopher Plummer (e Adrien Brody) e Terrence Malick nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Terrence Malick (La sottile linea rossa; The Tree of Life; La vita nascosta – A hidden Life) è un regista noto per essere un perfezionista quasi maniacale che stravolge quasi completamente i suoi film dalla pagina al montaggio. E così è stato anche con La sottile linea rossa (1998), pellicola che ha visto cambi drastici durante la fase di montaggio, tanto che moltissimi attori come Adrien Brody, George Clooney e Christopher Plummer videro i loro ruoli, quasi totalmente diminuiti se non addirittura eliminati. Basti pensare a come Brody, che era il protagonista del film, venne quasi totalmente tolto dalla pellicola e scoprì la sua presenza drasticamente ridotta solo alla premiere del film.
Simile l’esperienza anche di Plummer, che in seguito disse di aver scritto una lettera a Terrence Malick in cui gli diceva che aveva assolutamente bisogno di un bravo sceneggiatore. L’attore ha poi detto che non aveva intenzione di lavorare mai più con il regista, ma che comunque lo rispettava molto e amava i suoi film.
6. Harrison Ford e Ridley Scott
La produzione di Blade Runner (1982) non fu semplice, tra ritardi nelle riprese e il perfezionismo di Ridley Scott, la relazione tra il regista e la sua star Harrison Ford non fu delle migliori. Tra i maggiori problemi tra i due vi era il personaggio di Ford: Deckard e il suo essere o non essere un replicante; Scott era dell’idea che il protagonista doveva essere necessariamente un replicante, mentre Ford ha sempre sostenuto che il suo personaggio fosse umano. Una diatriba di punti di vista tra i due che dura ancora oggi, tanto che Denis Villeneuve, che ha diretto il sequel Blade Runner 2049 (2017), ha detto riguardo alla questione: “stanno ancora litigando su quella storia. Se li metti nella stessa stanza, non sono d’accordo. E poi iniziano a discuterne a voce molto alta. È molto divertente.”
5. Ray Fisher e Joss Whedon nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Passiamo a Ray Fisher e Joss Whedon, che hanno avuto una relazione difficile durante le riprese aggiuntive di Justice League (2017), a seguito dell’abbandono di Zack Snyder. In seguito all’uscita nei cinema del film, Fisher è stato tra i primi a portare alla luce la cattiva condotta di Whedon durante la sostituzione di Snyder. Fisher non solo ha evidenziato la riduzione del suo personaggio, ma ha anche denunciato il cattivo comportamento con l’intero cast. In un tweet Fisher aveva scritto di Whedon: “il suo comportamento con il cast e la crew di Justice League è stato volgare, abusivo, non professionale, e totalmente inaccettabile.” Altri membri del cast, come Gal Gadot e Ben Affleck hanno espresso opinioni simili.
4. Edward Norton e Tony Kaye
Edward Norton, celebre attore di numerosi film, tra cui Fight Club (1999), è noto per essere molto attivo nei progetti e nella fase di produzione. Durante le riprese di American History X (1998) questo suo carattere controllante si è scontrato con quello del regista Tony Kaye. Secondo varie fonti Norton era costantemente controllante della sceneggiatura, dando spesso suggerimenti o cambi di dialogo al regista in modo da seguire la sua visione della storia. I due spesso così entravano in conflitto, tanto da chiedere l’opinione dello Studio, che spesso stava dalla parte dell’attore, in quanto star del film. La situazione divenne tanto grave che Kaye chiese addirittura che il suo nome fosse tolto dalla pellicola, in quanto non rispecchiava più il suo lavoro.
Nel 2007 il regista ha poi ammesso che il suo ego aveva avuto la meglio in quella situazione e che “quando posso, prendo l’opportunità per chiedere scusa.”
3. Harvey Keitel e Stanley Kubrick nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Anche Stanley Kubrick è rinomato per essere un regista fortemente controllante e perfezionista, chiedendo agli attori di girare la scena ripetute, se non diverse decine, di volte finché non ne era del tutto soddisfatto. Harvey Keitel aveva abbandonato la produzione di Eyes Wide Shut (1999) proprio per questo motivo. L’attore aveva raccontato al collega Gary Oldman il motivo: “stavamo facendo questa scena, e stavamo solo camminando attraverso una porta, e dopo la 68esima volta – di camminare per una porta avevo detto ‘Me ne vado da qui, sei completamente pazzo. Sei totalmente fuori di testa’.” E se ne era andato. Keitel venne sostituito poi da Sydney Pollack.
2. George Clooney e David O’Russell
David O’Russell (Il lato positivo; American Hustle) è noto per essere un regista difficile con cui lavorare a causa del suo atteggiamento aggressivo e controllante. Sono numerose le celebrità che hanno espresso il loro dispiacere per l’atteggiamento del regista nei loro confronti, tra cui Amy Adams – che O’Russell aveva preso di mira durante le riprese di American Hustle (2014); la storia di nessuno però si avvicina a quanto successo tra Clooney e O’Russell. Durante le riprese di Three Kings (1999) pare che Clooney fosse particolarmente contrariato dal modo in cui O’Russell si comportasse non solo con il cast, ma con tutta la crew, tanto da portare i due a litigare spesso sul set a causa di questi comportamenti. Durante gli ultimi giorni di produzione i due arrivarono addirittura ad un vero e proprio scontro fisico, tanto che in seguito Clooney disse in varie occasioni di non voler mai più vedere il regista.
Nel 2012 George Clooney ha rivelato che i due avevano fatto pace.
1. Klaus Kinski e Werner Herzog nella classifica degli attori che hanno odiato i registi con cui hanno lavorato
Klaus Kinski e Werner Herzog sono stati a lungo amici, e i due hanno lavorato in numerosi progetti assieme. Ma questa amicizia era spesso sul baratro a causa dei loro caratteri molto diversi, in particolare la loro relazione venne messa a dura prova durante le riprese di Aguirre, furore di Dio (1972), girato in Sud America. Nonostante il budget di produzione fosse molto limitato, un terzo di esso venne dato a Kinski, che comunque faceva ulteriori richieste. Il budget ridotto, le riprese difficili in un ambiente ostile come le foreste amazzoniche, portarono Herzog a dover costantemente ricordare a Kinski che il suo comportamento poco professionale minacciavano le riprese e il successo del film. Herzog aveva detto a riguardo: “Gli ho detto, se lasci il set adesso, raggiungerai il limite, al prossimo ti sparo, ti ficcherò 8 pallottole in testa, e l’ultima sarà per me. Quindi il bastardo finalmente aveva realizzato che quello non era più uno scherzo. […] Lui aveva iniziato ad urlare alla crew di aiutarlo, aiutarlo contro questo pazzo – intendeva me. Urlava di chiamare la polizia. Ma ovviamente, la stazione di polizia più vicina era a 450 miglia di distanza. Il risultato è stato che durante gli ultimi 11 giorni di riprese era molto docile, e abbiamo finito il film.“
In seguito si è scoperto che Klaus Kinski soffriva di un disturbo di personalità antisociale, e nel corso della sua vita ha continuato a mostrare comportamenti violenti, anche contro la sua famiglia. La rivalità tra i due è stata anche il soggetto di un documentario chiamato Kinski, il mio nemico più caro (1999).