Cosa ne pensiamo di Beyond Alien: H.R. Giger, la mostra da vedere a Torino
La mostra realizzata presso il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito - Mastio della Cittadella di Torino, è aperta al pubblico dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025
Il surrealismo contemporaneo, il realismo fantastico, la fascinazione estetica dell’orrorifico che da opera scultorea e pittorica diviene cinema; Beyond Alien: H.R. Giger è la mostra che ricorda ed omaggia Hans Ruedi Giger, celebre artista poliedrico del secondo novecento, noto ai più per aver dato i natali allo Xenomorfo, il sanguinario extraterrestre protagonista della saga fantascientifica iniziata nel 1979 con Alien, primo capitolo diretto da Ridley Scott, e portata poi avanti da altri cineasti d’eccezione, quali James Cameron (Aliens – Scontro finale) e David Fincher (Alien³), fino al più recente Alien: romulus di Fede Álvarez (nono capitolo se si considerano tutti i film della serie principale, i prequel, i midquel e i crossover). Realizzata a 10 anni dalla scomparsa di Giger, presso il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito – Mastio della Cittadella di Torino, curata dal massimo esperto internazionale dell’artista, Marco Witzig, e prodotta da Navigare s.r.l, in coproduzione con Glocal Project e ONO arte contemporanea, la mostra presenta la più ricca collezione di opere del maestro mai esposta in Italia, aperta al pubblico dal 5 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025.
Leggi anche Alien: tutti i film della saga, dal peggiore al migliore
Chi è Hans Ruedi Giger
Nato a Coira, in Svizzera, nel 1940, Hans Ruedi Giger vive un’infanzia segnata dalla profonda fascinazione per il laboratorio farmaceutico del padre, attratto in particolare dallo studio del teschio umano; trasferitosi a Zurigo nel 1962, inizia a studiare architettura e design industriale presso la Scuola di Arti Applicate e, nel 1964, produce i primi disegni a inchiostro e dipinti a olio che, due anni più tardi, vengono raccolti all’interno della sua prima mostra personale. Sul finire degli anni ’60 Giger scopre l’aerografo, che gli permette di affinare ulteriormente la sua tecnica a mano libera, portandolo alla creazione delle sue opere più note, i Biomechanical dreamscapes.
Tra gli oltre 20 libri dedicati all’arte di Giger primeggia per importanza Necronomicon, del 1977, che fu di grande ispirazione visiva per il primo capitolo della saga Alien e che gli valse l’Oscar per i Migliori effetti speciali nel 1980. Il suo lavoro per il cinema non si è però fermato alla pellicola diretta da Ridley Scott ma è stato fondamentale per la realizzazione di altre opere come il sequel di Poltergeist, Alien³, Species e per la prima trasposizione cinematografica di Dune, di Alejandro Jodorowsky, infine mai realizzata.
Anche la scultura e l’architettura sono parti integranti dell’operato dell’artista svizzero che, nel 1988, ebbe l’opportunità di progettare un Giger Bar a Tokyo. 10 anni più tardi ha invece visto i natali il Museo HR Giger, oggi diretto dalla vedova Carmen, nella storica città medievale di Gruyères, in Svizzera.
L’artista è morto il 12 maggio 2014, a 74 anni.
Beyond Alien: la mostra dal cinema all’orrore cosmico
Beyond Alien si suddivide in quattro differenti sezioni che riprendono alcune delle fondamentali tematiche sviluppate da Giger: il cinema, la musica, il surrealismo e l’orrore cosmico. Per il cinema sono esposte tutte le opere che hanno contribuito al realizzarsi dello spaventoso immaginario di Alien, icona oggi divenuta mitologica, dalle prime bozze del volto dello Xenomorfo, alla conformazione scultorea del cranio, passando per l’aguzzata dentatura e altri piccoli ma accurati dettagli; oltre ad esse però, come anticipato, l’allestimento conta diversi pezzi d’arte creati per altre pellicole ed, in particolare, per il mai realizzato primo adattamento di Dune: opere suggestive e caratterizzate da una rivoluzionaria commistione tra elementi organici e meccanici.
Il fondamentale rapporto di Giger con la musica, che lo ha visto realizzare le copertine di numerosi dischi, viene esaltato nel rapporto tra l’artista e Debbie Harry, da lui rappresentata in forma fascinosa quanto inquietante. Musa delle sezioni restanti – che analizzano l’apporto dato da Giger al surrealismo, da lui ridefinito in termini contemporanei, e la connessione di esso con l’orrore cosimo – è invece Li, compagna dell’artista morta suicida nel 1975. In queste parti finali la mostra indaga lo straniamento dato dalle atmosfere perturbanti e dalle angosciose situazioni ricreate dal maestro, in un immaginario visivo che poggia sulla filosofia letteraria sviluppata dallo scrittore H.P. Lovecraft, tra i più importanti autori di letteratura horror di sempre.
Marco Witzig su H.R. Giger: “È stato uno dei creatori più suggestivi e attraenti degli ultimi tempi”
Di seguito le parole del curatore dell’allestimento, nonché massimo esperto riguardo all’operato dell’artista, Marco Witzig.
“H.R. Giger è stato uno dei creatori più suggestivi e attraenti degli ultimi tempi, la cui opera suscita un enorme fascino nei diversi settori artistici dell’underground. È stato un artista dalla personalità contrastante, che ha sviluppato negli ultimi quattro decenni un’opera artistica molto personale e di grande impatto visivo e simbolico. Il suo universo è interamente oscuro, grazie a un particolare surrealismo, abietto e sontuoso, meccanico e anatomico, capace di incutere terrore e ammirazione allo stesso tempo. Giger, con il suo stile unico, è diventato uno dei maggiori rappresentanti dell’arte visionaria e fantastica del XX secolo e, nonostante il riconoscimento nella cultura pop, la sua opera ha avuto una scarsa approvazione negli ambienti istituzionali ed è significativamente assente dai libri di storia dell’arte. Questa importante retrospettiva è quindi un’occasione per interrogarsi sul posto che dovrebbe avere l’opera di un artista che ha influenzato e influenzerà ancora a lungo la cultura contemporanea tutta“.
Beyond Alien: Navigare S.r.l. con Glocal Project e ONO arte contemporanea
Azienda italiana leader per la produzione, l’organizzazione e l’allestimento di mostre d’arte e multimediali, Navigare srl collabora da diversi anni con importanti istituzioni nazionali e internazionali, coordinando attività dirette ad un pubblico vasto ma esigente e promuovendo la conoscenza del patrimonio artistico e culturale; da qui deriva la coraggiosa proposta di promuovere un artista come H.R. Giger, con la prima mostra antologica a lui dedicata in Italia.
Glocal Project Consulting srl, fondata nel 2003, ha sempre considerato l’arte un linguaggio universale in grado di superare barriere geografiche, linguistiche e sociali e, negli ultimi 20 anni, ha allestito mostre in svariate parti mondo, attraendo grandi fette di pubblico e stimolandone la fruizione e l’interazione con realtà artistiche più o meno note.
ONO arte contemporanea è invece la più giovane delle tre realtà e nasce nel 2011 con l’obbiettivo di raccontare – attraverso la fotografia, la pittura, la grafica, la scultura e la letteratura – la cultura popolare dagli inizi del ‘900 sino ai giorni nostri.
L’unione di forze di tutte queste componenti, assieme all’indispensabile contributo di Marco Witzig e del suo team, ha permesso di realizzare Beyond Alien, una mostra mai vista prima, dedicata ad un artista straordinario, che ha segnato indelebilmente l’arte e la cultura popolare degli ultimi 50 anni e di cui, sicuramente, non si è ancora parlato abbastanza.
Leggi anche Alien: Ridley Scott ammette di aver pensato che il franchise fosse morto