Biancaneve (2025) vs Biancaneve (1937): 5 differenze che non hai notato

ALLERTA SPOILER! Il film di Biancaneve con Rachel Zegler ricalca a grandi linee la trama del classico d'animazione Disney ma con delle differenze: scopriamo quali.

Biancaneve, il film Disney del 2025 con Rachel Zegler, è il remake live-action dell’omonimo classico d’animazione del 1937, anche se presenta qualche differenza. La trama di base rimane la stessa: la giovane principessa, rimasta orfana dopo la morte dei suoi genitori, fugge dalle grinfie della matrigna, la Regina Cattiva (interpretata da Gal Gadot), e si ritrova in un bosco. Qui incontra i sette nani che lavorano nella miniera, i quali diventano i suoi più fedeli amici, ma anche un ladro, Jonathan (Andrew Burnap), a capo di una banda di criminali: insieme la aiuteranno a liberare il regno dalla Regina Cattiva, che brama di essere la più bella del reame. Come già si evince dalla trama ci sono delle differenze sostanziali tra il film del 2025 e il cartone Disney originale del ’37: andiamo a scoprire quali sono.

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1. Le origini di Biancaneve

Le origini di Biancaneve nel film del 2025 differiscono da quelle raccontate nell’omonimo classico d’animazione del ’37 e si avvicinano di più a quelle della fiaba dei fratelli Grimm. Una regina si punse con l’ago, e tre gocce di sangue caddero sul davanzale della finestra aperta: fuori stava nevicando. La sovrana quindi espresse il desiderio di avere una figlia con “la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l’ebano.” L’aspetto fisico di Biancaneve è proprio questo. Nella pellicola del 2025, si racconta che la principessa è nata durante uno degli inverni più rigidi del Regno. I genitori erano rimasti bloccati con la loro carrozza in una tempesta di neve; la madre, incinta, partorì la futura sovrana proprio in questa circostanza, e decise di chiamarla Biancaneve.

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2. La principessa Biancaneve è una giovane donna forte

Come già anticipato, la Biancaneve interpretata da Rachel Zegler è diversa da quella del lungometraggio animato della Walt Disney. La protagonista è una giovane donna forte che fin da bambina, rimasta orfana, coltiva il sogno di salvare il suo popolo e liberare il Regno dalla Regina Cattiva, sua matrigna. Questa versione di Biancaneve non sogna il Principe Azzurro, né desidera sposarsi e vivere felice e contenta come avviene nelle favole. Il personaggio della Zegler è una ragazza coraggiosa che tiene testa alla Regina Cattiva, la sfida senza provare paura, pur mantenendo il suo spirito gentile e altruistico. Insomma, Biancaneve è un’eroina a tutti gli effetti.

3. Non c’è il personaggio del Principe Azzurro

In riflesso alla versione moderna di Biancaneve, il film del 2025 elimina il personaggio del Principe Azzurro. La giovane principessa non viene salvata da nessuno, anzi è lei che si prodiga per salvare la sua gente dalle grinfie della matrigna. Eliminando la componente romantica, Biancaneve non cerca l’amore, ma è un’eroina in fuga dalla Regina Cattiva che vuole ucciderla perché invidiosa della sua bellezza – non solo esteriore, ma anche interiore. Nessun Principe Azzurro, ma c’è comunque un interesse amoroso: è Jonathan, un ladruncolo dei boschi, leader di una gang, che lentamente conquista il suo cuore. I due si incontrano per la prima volta nella cucina del castello, dove lui sta rubando delle patate di nascosto. Scoperto, viene punito, ma Biancaneve riesce a farlo evadere, regalandogli un po’ di cibo: questo gesto colpisce Jonathan, che capisce di essere di fronte a una ragazza diversa da quelle che aveva incontrato.

4. Il film aggiunge canzoni che non c’erano nel classico del 1937

Il classico motivetto “Ehi-Ho!” cantato dai nani mentre stanno lavorando in maniera rimane fedele all’originale (e non poteva essere altrimenti), però il remake live action diretto da Marc Webb aggiunge qualche nuovo brano. Sfruttando le doti canore di Rachel Zegler, Biancaneve canta e balla diverse canzoni, esibendosi da sola, in coppia con il ladro interpretato da Andrew Burnap, o in gruppo. Anche Gal Gadot si ritaglia il suo spazio, dando voce ai malefici propositi della Regina Cattiva.

5. Il nano Cucciolo parla nel film di Biancaneve

Un’ultima differenza degna di nota riguarda uno dei nani. Cucciolo è il più giovane tra i sette e nel classico d’animazione del 1937 non emette alcun suono. Nel live action del 2025, però, il personaggio parla per la prima volta: Biancaneve capisce che il piccolo nano ha paura ad esprimere la sua opinione perché teme di essere giudicato dagli altri sei amici. Così lo aiuta cominciando dalle piccole cose e imparandogli a fischiettare. Cucciolo prende finalmente parola intorno alla metà del film quando trova il coraggio di sostenere Biancaneve nella sua lotta contro la Regina Cattiva. Alla fine scopriamo che il giovane nano è anche la voce narrante che ascoltiamo all’inizio della pellicola, poichè è colui che sta raccontando la storia di Biancaneve.

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