I 5 film migliori di Bong Joon-ho
Il regista sudcoreano, vincitore di 3 premi Oscar per il suo film Parasite, è considerato non solo uno dei migliori registi sudcoreani, ma anche uno dei migliori del XXI secolo.
Bong Joon-ho, noto e pluripremiato regista sudcoreano, oggi considerato uno dei più rispettati registi del momento, oltre che uno dei migliori autori del cinema internazionale del XXI secolo, ha avuto la prima notorietà all’inizio degli anni 2000 con il grande successo di Memories of Murder (2003). Dopo aver realizzato numerosi altri successi, il regista raggiunge l’apice della sua carriera grazie a Parasite (2019), ultimo capolavoro dell’autore che gli ha portato nuovamente fama internazionale.
Parasite, dopo il grande successo al Festival di Cannes – dove ha vinto la Palma d’oro -, ha continuato a vincere non solo premi ma anche il consenso della critica internazionale e del pubblico. Il film è stato nominato a 6 premi Oscar, vincendone 4: miglior film internazionale, miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura originale – gli ultimi 3 proprio a Bong Joon-ho.
Di seguito vi proponiamo 5 film del regista premio Oscar, oltre al già super conosciuto Parasite, che vi faranno scoprire le varie sfaccettature di Joon-ho e apprezzare l’eterogeneità dei generi e dei temi trattati dal regista sudcoreano.
Ecco i nostri film preferiti di Bong Joon-ho oltre a Parasite.
1. Memories of Murder (2003)
Memories of Murder è il primo grande film di successo di Bong Joon-ho, adattamento cinematografico dell’opera teatrale Come to See Me di Kim Kwang-lim, ispirato alla storia vera del primo assassino seriale coreano conosciuto, attivo fra il 1986 e il 1991. Protagonista del film è Song Kang-ho, celebre attore sudcoreano, con cui Boon-ho lavorerà in altri 3 film.
Il film segue le vicende di due detective di provincia: Park Doo-man e Cho Yong-gu, mentre investigano una serie di omicidi avvenuti nella provincia di Hawseong nel Sud Corea al termine degli anni Ottanta. Dopo l’arrivo da Seul del giovane e moderno investigatore Seo Tae-yoon, i tre detective cercano di entrare nella mente del killer, iniziando però a perdere la cognizione tra giusto e sbagliato. Il film in Sud Corea fu il terzo film più visto della stagione nell’anno della sua uscita, diventando nel corso degli anni anche uno dei film più apprezzati e amati del regista.
Curiosità: l’uscita del film nei cinema sudcoreani portò le autorità del paese a re-interessarsi al caso, senza però portare a nuovi risultati. Nel 2019, un carcerato di nome Lee Choon-jae, condannato all’ergastolo nel 1994 per l’uccisione della cognata, ha confessato di aver commesso nove dei dieci omicidi avvenuti a Hwaseong, chiudendo così il caso rimasto a lungo senza un colpevole.
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2. Snowpiercer (2013)
Snowpiercer rappresenta un grande traguardo per il regista sudcoreano, infatti, è il suo primo film in lingua inglese e con un cast internazionale. La pellicola – tratta dalla graphic novel Le Transperceneige, fumetto di fantascienza post-apocalittica, ideato da Jacques Lob e Jean-Marc Rochette – vanta un cast stellare: il già citato Song Kang-ho, ma anche Chris Evans, Tilda Swinton, Octavia Spencer, Jamie Bell, Go Ah-sung e Ed Harris. Il film è considerato uno dei film più interessanti del regista sudcoreano, oltre ad essere uno dei suoi progetti più popolari e internazionalmente conosciuti.
Trama: 2031 – in un mondo decimato da una nuova era glaciale, causata da esperimenti falliti per fermare il riscaldamento globale, un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all’interno di un treno, lo “Snowpiercer”, che continua a spostarsi intorno alla Terra e si procura l’energia necessaria attraverso un apparente motore perpetuo.
3. Madre (2009)
Yoon Do-joon è un giovane con un deficit mentale, che vive con la madre in una piccola cittadina della Corea del Sud; la donna pratica illegalmente agopuntura pur di sostentare sé e suo figlio. Un giorno, a seguito del brutale omicidio di una ragazza, Yoon viene accusato di aver assassinato la ragazza. La madre è però convinta dell’innocenza del figlio e farà di tutto per scoprire il vero colpevole.
Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes durante l’edizione del 2009 della kermesse. A decretare il successo de film è stata la solida recitazione del cast, capitanata dall’attrice sudcoreana Kim Hye-ja, che interpreta appunto la madre, oltre all’eccellente sceneggiatura e direzione a cura di Bong Joon-ho. La pellicola inoltre ha vinto numerosi premi tra critici e circoli di premiazioni coreani e internazionali.
4. Okja (2017)
Okja è il secondo film in lingua inglese e con cast internazionale del regista, che comprende Ahn Seo-hyun, Lily Collins, Paul Dano, Jake Gyllenhaal, Steven Yeun, Giancarlo Esposito, e la seconda collaborazione con l’eclettica Tilda Swinton.
Il film segue le vicende di Mija, una ragazzina di provincia, che rischia tutto per prevenire il rapimento del suo migliore amico, un animale enorme dal nome Okja (un super maiale geneticamente modificato), da parte di una potente multinazionale. La pellicola, descritta dal regista come una risposta al capitalismo, e in parte come una denuncia della crudeltà sugli animali, è stata selezionata nella competizione ufficiale del Festival di Cannes del 2017.
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5. The Host (2006)
The Host rappresenta la seconda collaborazione del regista con l’attore Song Kang-ho (poi protagonista anche in Parasite). A seguito dello scaricamento di rifiuti tossici nel fiume Han, una creatura aquatica mutaforme emerge dalle acque e inizia ad attaccare la popolazione. Dopo il rapimento della figlia Hyun-seo da parte del mostro, Gang-du assieme alla sua famiglia si mette alla ricerca della figlia scomparsa.
Il film, alla sua uscita nel 2006, divenne il film con i maggiori incassi di sempre in Sud Corea, e oggi rimane ancora nel top 20 nella classifica del paese. Inoltre, oltre al successo al botteghino il film è stato premiato a numerosi circoli di premiazioni, tra cui agli Asian Film Awards e ai Blue Dragon Film Awards.
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