Buon compleanno Keira Knightley: un viaggio tra i migliori ruoli dell’attrice britannica
Ironica, educata e sempre sorridente, Keira Knightley è una delle attrici più richieste dallo star system grazie alla sua intensa caricatura espressiva. Figlia di madre commediografa e padre attore, la Knightley cresce a Teddington, una piccola cittadina a sud di Londra, in un contesto di artisti che fin da subito la influenza, tanto da richiedere come regalo di compleanno all’età di tre anni, un manager per permetterle di diventare un’attrice e seguire le orme del padre Will. Determinata a realizzare il proprio sogno, a soli sei anni firma il primo contratto iniziando una lunga carriera destinata ad esplodere in poco tempo.
Dalla dislessia ai primi esordi
Tuttavia gli inizi non sembrano molto promettenti. All’attrice britannica viene infatti diagnosticata la dislessia. Superato l’ostacolo, Keira Knightley inizia a partecipare in grandi film con piccole comparse come Star Wars Episodio 1- La minaccia fantasma (1999) di George Lucas, scelta per la sua somiglianza con la protagonista Natalie Portman, fino a conquistare il grande schermo con Sognando Beckam.
La commedia sportiva diretta da Gurinder Chadha si prospetta un trampolino di lancio per la Knightley, che pur non essendo una figura di rilievo, riesce a conquistare il pubblico inglese.
Buon compleanno Keira Knightley! – un viaggio attraverso i migliori ruoli dell’attrice britannica
La coraggiosa svolta con i Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna
A notarla non sono però solo i suoi connazionali, ma anche la Disney che la sceglie per il ruolo dell’avventurosa Elizabeth Swann in Pirati dei Caraibi, al fianco di Johnny Depp e Orlando Bloom. L’inizio della trilogia si mostra fin da subito un buon progetto e a confermarlo lo è sopratutto il box office d’oro che conta un incasso internazionale pari a 654.264.015 dollari assegnando a Pirati Dei Caraibi – La maledizione della prima luna il titolo di miglior film del 2003.
La prima commedia: Love Actually
Pirati dei Caraibi sembra essere il film che condurrà la Knightley a raggiungere l’obiettivo di diventare una vera e propria attrice. Infatti in quello stesso anno viene chiamata dal regista Richard Curtis per prendere parte alla sua commedia corale Love Actually insieme a colleghi più famosi come Hugh Grant, Colin Firth e Alan Rickman.
Adattamenti cinematografici da scoprire: King Arthur, La Duchessa, Orgoglio e Pregiudizio
Nel 2004 è la volta del primo adattamento storico: King Arthur in cui si ritrova nei panni della eroina Ginevra. E proprio qui, in posa per la foto locandina del film, l’attrice suscita scalpore a causa del suo seno modificato digitalmente. Un ritocco non particolarmente gradito dalla Knightley che a riguardo ha detto: “Appena ho visto la mia faccia su quel poster ho pensato “Bene se avete intenzione di rifare fantasiosamente il mio seno, almeno rendetelo pieno di vita”.
Caso analogo avviene anche sul set della Duchessa alcuni anni dopo, quando la produzione voleva rendere più prosperoso il suo petto. Questo ultimo episodio ha condotto l’attrice ad unirsi, insieme ad altre colleghe, alla campagna contro Photoshop.
Successivamente sarà Orgoglio e Pregiudizio, in cui ricopre il ruolo di Elizabeth Bennet, a far notare l’attrice ad Hollywood.
Non solo ottiene un ottima valutazione da parte della critica, ma si aggiudica anche le prime nomination ai Golden Globe e agli Oscar come migliore attrice protagonista, entrando così nella lista delle attrici più giovani ad essere candidate agli Academy.
Il caso clinico A Dangerous Method
Ottimo riscontro lo ottiene anche nel thriller di David Cronenberg, A Dangerous Method, basato sui rapporti turbolenti tra lo psichiatra Carl Gustav Jung, il suo maestro Sigmund Freud, il collega Otto Gross e Sabina Spielrein, una donna malata di sesso compulsivo. Insieme a Michael Fassbender, la Knightley mette a dura prova se stessa con esplicite scene sessuali.
Da Tutto può cambiare a The Imitation Game: un successo dopo l’altro
Ma a chi diceva che il punto di forza della Knightley sono i film drammatici, l’attrice dimostra di essere completa a trecentosessanta gradi, cambiando direzione con una commedia musicale, Tutto può cambiare, accanto a Mark Ruffalo.
A completare il curriculum, oltre ad altri adattamenti cinematografici come Anna Karenina (2012), tratto dall’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, la ritroviamo anche in The Imitation Game, biografia su Alan Turing, rappresentando la brillante matematica Joan Clarke. Quest’ultima pellicola permetterà all’attrice di tornare a competere agli Academy come miglior attrice non protagonista.
Progetti Futuri: Collateral Beauty
La mancata vittoria dell’Oscar non ha di certo abbassato il morale e la voglia di sperimentarsi ancora dell’attrice. La bella inglesina è già sul set insieme a Kate Winslet, Edward Norton e Will Smith per il nuovo lungometraggio di David Frankel: parliamo di Collateral Beauty.