Chi era davvero Marlon Brando? Le ragioni dietro la personalità tormentata di un geniale narcisista
Marlon Brando e la personalità tormentata e difficile che si celava dietro la figura di uno dei più grandi attori nella Storia del Cinema.
Marlon Brando, attore e regista statunitense, è stato una delle più grandi star nella Storia del Cinema. Dotato di un talento e un carisma ineguagliabili, ha rivoluzionato il mondo della recitazione ed è stato uno dei primi interpreti del così detto metodo Stanislavskij, oggi famosissimo e insegnato in ogni scuola di cinema. Marlon Brando viene ricordato come uno di quegli attori capaci di calarsi ed entrare in sintonia con il proprio personaggio come nessuno era mai riuscito a fare prima: il suo approccio psicologico al ruolo da rivestire hanno dato vita a personaggi iconici, protagonisti di film considerati pietre miliari del cinema mondiale. Da Un tram che si chiama Desiderio a Il padrino, da Il selvaggio a Ultimo tango a Parigi, da Fronte del porto a Superman, annoverando tra i suoi capolavori anche Bulli e pupe, I due volti della vendetta, La caccia, La contessa di Hong Kong, Giulio Cesare, Gli ammutinati del Bounty, Apocalypse Now e moltissimi altri, Marlon Brando è stato anche un sex symbol del cinema statunitense e internazionale, al quarto posto secondo la classifica dell’AFI tra i più grandi attori cinematografici di tutti i tempi.
Marlon Brando attore tormentato
Marlon Brando è sempre stato definito un uomo dalla personalità complessa, un attore con il quale era difficile lavorare, anche se questo non ha mai rischiato di arrestare il suo successo. Giovane ribelle, attivista e dalla vita sentimentale movimentata, Marlon Brando è stato candidato all’Oscar 8 volte, vincendone 2, tra cui, il secondo, per Il padrino. Questo Academy Award è passato alla Storia per esser stato rifiutato dall’attore stesso per protesta contro l’ambiente di Hollywood, e a favore dei nativi americani.
Padre di 11 figli, di cui 3 adottati, l’attore ebbe numerose storie d’amore, sia con partner maschili che femminili, situazione che non cercò mai di tenere nascosta; si sposò 3 volte e tra le donne con cui ebbe delle relazioni ci furono anche Grace Kelly, Marlene Dietrich, Rita Hayworth, Marilyn Monroe, Ingrid Bergman e Ava Gardner. Marlon Brando era un attore tormentato e un uomo complicato, come lui stesso ha dichiarato in alcune interviste, si sentiva “incapace di amare” e una volta affermò che “le persone sensibili non riescono ad evolversi, terrorizzate come sono dalle ferite. Non si permettono mai di sentire perché sentono sempre troppo“. Quel velo di tristezza e malinconia che ha sempre contraddistinto il suo sguardo è stato spesso considerato un valore aggiunto ad ogni personaggio interpretato, capace di aumentarne la profondità e l’empatia. Di Marlon Brando sono state scritte innumerevoli biografie, così come molti documentari, ma fare luce su quei tormenti interiori che, chi l’aveva conosciuto, sosteneva che l’attore vivesse da tempo, è quasi impossibile.
Un’esistenza travagliata
Anche prima delle tragedie che colpirono la sua vita: la morte per suicidio dell’amata figlia Cheyenne e l’arresto del figlio Christian per omicidio, che uccise il fidanzato di Cheyenne, Marlon Brando è sempre stata una figura controversa. Si dice che dietro i suoi conflitti interni ci furono episodi legati alla sua infanzia, tra cui il rapporto con entrambi i genitori. Il padre non credette mai nel talento nel figlio e fu infedele nei confronti della moglie passando molto tempo lontano da casa, mentre alcune storie che la madre ebbe dopo la separazione, con uomini violenti, la fecero cadere vittima dell’alcool e della depressione. Si dice anche che la madre fosse bipolare, mentre è accertato dallo stesso Marlon Brando che iniziò a recitare per lei, alla quale era molto legato e che era stata in passato un’attrice e aveva lavorato in alcuni teatri locali. Secondo alcuni, prima di trasferirsi a New York, il giovane futuro attore fece di tutto per salvare la madre dal vortice dell’alcolismo: passava intere notti a cercarla nei locali, una volta la trovò nuda e priva di sensi senza sapere cosa fosse accaduto.
Lo stesso fascino e la bellezza definita disarmante dell’attore, ebbero un impatto negativo sul giovane Marlon Brando. Si dice infatti che, sin da bambino, tendeva a non curare il proprio aspetto, arrivando ad alcuni episodi di autolesionismo, come rifiuto del proprio fascino, o come conseguenza del senso di rifiuto che sentiva da parte di suo padre. Da adolescente Marlon Brando fu inoltre espulso da più di una scuola e iniziò a recitare per pura passione, spesso non accettando compensi eccessivamente alti o al di sopra del salario minimo. Un comportamento che invece divenne l’opposto verso la fine della sua carriera, quando decise che non sarebbe sceso al di sotto dei 2 milioni di dollari anche per piccole parti.
L’antidivo che conquistò innumerevoli successi cinematografici
Antidivo e riservato su quella che era la sua vita lontano dai riflettori, Marlon Brando perse sua madre quando era già una star di fama mondiale e fu in seguito che iniziò a trascurare se stesso, ad avere problemi di salute arrivando a pesare fino a 140 chili. Nonostante avesse precedentemente annunciato il suo ritiro dalle scene continuò a lavorare e a prendere parti a numerosi film come cameo. Durante gli ultimi anni della sua vita soffriva di un enfisema polmonare che si rivelò poi una delle cause della morte, dovuta a una crisi respiratoria. Scomparso il 1º luglio a Los Angeles, Marlon Brando ha avuto un forte impatto nella cultura di massa, dal cinema alla musica, dalla letteratura all’arte fino ai fumetti, e fino a quei filmati e a quegli 11 documentari postumi che hanno cercato di dare un ritratto completo e veritiero di un grande misterioso attore.