Chiamami Col Tuo Nome: 13 curiosità e differenze tra il romanzo e il film
Dalle location alla scena della pesca, passando per i sensi di colpa, nuovi personaggi e differenti evoluzioni. Ecco le cose in cui il film si differenzia dal libro
Chiamami Col Tuo Nome è probabilmente il film che più sta facendo sognare il pubblico e la critica durante questa stagione cinematografica, grazie alla commovente storia d’amore che racconta e ai meravigliosi paesaggi che incorniciano la vicenda.
Diretto da Luca Guadagnino, il film racconta la storia del giovane Elio (Timothèe Chalamet, Hostiles, Lady Bird) che, durante una sonnacchiosa e assolata estate, si innamora di Oliver (Armie Hammer, Mine, Final Portrait), uno studente americano invitato a passare alcune settimane presso la famiglia Perlman per lavorare alla sua tesi di dottorato. Dopo una serie di incomprensioni, ripensamenti e approcci maldestri, i due ragazzi riusciranno a confessarsi l’affetto che nutrono l’uno nei confronti dell’altro, dando inizio a un rapporto che si trasforma velocemente in una profondissima comunione spirituale.
Chiamami Col Tuo Nome ha attirato fin da subito l’attenzione della critica, che ne ha elogiato la sensibilità, il talento del cast artistico, la magica ambientazione, quasi fuori dal tempo, e la sensuale messa in scena di Guadagnino, paragonato ad Almodovar per l’affascinante rappresentazione del desiderio tra i due giovani protagonisti.
Un aspetto che tuttavia viene spesso trascurato è l’origine letteraria del film: Chiamami Col Tuo Nome è infatti tratto dall’omonimo romanzo scritto da André Aciman, pubblicato per la prima volta nel 2007 e subito lodato per la sua acuta descrizione del tormento provocato da un desiderio ancora considerato anticonvenzionale e proibito. Sebbene il film segua in modo piuttosto pedissequo la narrazione del romanzo, si possono comunque trovare diverse differenze tra i due racconti e le due diverse modalità di espressione scelte da Aciman e Guadagnino, capaci di dare vita a due versioni piuttosto diverse della medesima storia.
Di seguito elenchiamo 13 curiosità e differenze tra il libro e il film, sia nel contenuto che nella forma, in modo da avere un quadro più preciso possibile dell’ottimo lavoro realizzato da James Ivory nella scrittura della sceneggiatura, candidata all’Oscar. Attenzione: l’ultimo punto contiene possibili spoiler sul finale del libro!
Chiamami Col Tuo Nome: tutte le differenze tra il romanzo di André Aciman e il film di Luca Guadagnino
Chiamami Col Tuo Nome: Il libro è scritto come un flusso di coscienza
Sia nel film che nel romanzo Elio è il protagonista assoluto della storia. Tuttavia, mentre nel film di Guadagnino il ragazzo si apre quasi con fatica con le persone che ha intorno e ci permette raramente di penetrare nei suoi pensieri, il romanzo è costruito interamente seguendo i suoi ragionamenti, i ricordi, i sogni e i desideri, mettendo spesso in secondo piano l’azione, quasi subordinata all’analisi psicologica del protagonista. Il libro assume così i tratti di una vera confessione di Elio a sé stesso, che riporta minuziosamente ogni più piccola riflessione e ogni dettaglio apparentemente insignificante, costruendo in questo modo un’ottima rappresentazione di una coscienza ancora in divenire e alla ricerca di sé stessa.
Chiamami Col Tuo Nome: un libro dallo stile molto elaborato
Sebbene anche la sceneggiatura utilizzi spesso uno stile molto elaborato nella scrittura dei dialoghi, il libro si spinge decisamente oltre. Elio è infatti un ragazzo insolitamente colto ed erudito per la sua età e questa caratteristica traspare nello stile con cui i suoi pensieri si traducono sulla carta: i periodi sono molto lunghi e complessi, arricchiti da un lessico decisamente ricercato, utilizzato però con grande naturalezza. Per questi motivi se ne sconsiglia la lettura in versione originale a chi non abbia già una buona dimestichezza con la lingua inglese.
Chiamami Col Tuo Nome: location diverse nel passaggio dal libro al film
Nonostante la scelta di Luca Guadagnino di ambientare Chiamami Col Tuo Nome nella campagna lombarda si sia rivelata vincente, la cornice in cui si muovono i protagonisti del libro è molto diversa. La casa dei Perlman, infatti, si trova in prossimità del Mar Ligure, e sebbene il luogo esatto non sia specificato, si può supporre che si trovi vicino a Lerici (SP): durante una delle loro prime uscite in bicicletta, infatti, Elio indica un tratto di mare a Oliver descrivendolo come il punto in cui annegò il poeta Percy Shelley nel 1822.
Chiamami Col Tuo Nome: Elio racconta la prima volta in cui ha provato desideri omosessuali
Nel film come nel romanzo l’orientamento sessuale di Elio è rappresentato come ancora molto fluido, in divenire, tant’è vero che il ragazzo si divide tra Oliver e Marzia (interpretata da Esther Garrel, Marguerite & Julien – La Leggenda degli Amanti Impossibili) con uguale passione. Nel romanzo, tuttavia, è presente una scena che racconta la prima volta in cui Elio ha provato attrazione per un altro uomo: due anni prima dell’inizio della vicenda, mentre era in viaggio con il padre a Roma, Elio era stato avvicinato da un ragazzo chiaramente interessato a lui che l’aveva invitato al cinema. Spaventato e confuso da un desiderio mai provato in precedenza, Elio rifiuta l’invito e le avances del giovane, ma non dimentica mai quel momento, che considera centrale nella sua vita.
Nel romanzo Chiamami Col Tuo Nome il ruolo di Marzia è molto più marginale rispetto al film
In entrambe le versioni di Chiamami Col Tuo Nome, Marzia è il terzo polo del triangolo, il personaggio che contende inconsapevolmente a Oliver le attenzioni di Elio. Nel film tuttavia la sua presenza è molto maggiore e decisamente più problematizzata, mettendo Elio di fronte alla responsabilità di aver giocato con i sentimenti della ragazza mentre sognava di avere Oliver. Nel romanzo, invece, Marzia scompare del tutto dopo la notte d’amore tra Elio e Oliver, lasciando incompleta la sua linea narrativa.
Vimini: la bambina che Guadagnino non ci mostra nel suo Chiamami Col Tuo Nome
In maniera simile, esiste nel romanzo un personaggio che non è arrivato, probabilmente per motivi di minutaggio, nella versione cinematografica di Chiamami Col Tuo Nome: si tratta di Vimini, una bambina che abita in una villa nei pressi della dimora dei Perlman. Vimini è malata di leucemia e questo fa sì che abbia una prospettiva molto più ampia di quanto la sua età e la sua diretta esperienza del mondo potrebbero altrimenti offrirle su molti argomenti. Oliver stringe un’affettuosissima amicizia con Vimini, con la quale trascorre moltissimo del tempo che Elio immagina impieghi invece ad accumulare conquiste per la città. Alla fine del romanzo viene raccontato che Vimini è morta pochi anni dopo l’estate in cui è ambientata la vicenda, anni durante i quali ha mantenuto una fitta e vivace corrispondenza con Oliver.
Chiamami Col Tuo Nome e le differenze tra il libro e il film: c’è molto più sesso tra Elio e Oliver
Nel film i rapporti sessuali tra Elio e Oliver sono circoscritti a una sola notte, dopodiché la questione non viene più esplicitamente trattata, per quanto sia lecito immaginare che la cosa sia successa diverse altre volte. Nel libro, infatti, Elio accenna a molte notti in cui i due giovani si sono incontrati nella camera di Oliver per fare l’amore e, sebbene l’atto in sé non sia mai più descritto, il ragazzo indugia in continuazione a riflettere su questi avvenimenti.
Chiamami Col Tuo Nome: Elio desidera non aver fatto sesso con Oliver
Contrariamente a quanto avviene nel film, dopo il suo primo rapporto sessuale con Oliver Elio prova un insieme di sentimenti contrastanti e negativi che lo spingono a desiderare di non aver mai ceduto all’amore per lui. Inaspettatamente, infatti, Elio si vergogna di quanto ha appena fatto e il senso di colpa è tale da soffocare il piacere derivante dall’aver finalmente trovato il coraggio di soddisfare i suoi desideri. Elio considera brevemente anche il dolore fisico conseguente al rapporto come una punizione e un monito a non ripetere più questa azione.
Le differenze tra il film e il libro Chiamami Col Tuo Nome: Oliver mangia la pesca
Sia nel libro che nel film, Oliver sorprende Elio con la pesca con la quale il ragazzo si è appena masturbato ed esprime l’intenzione di mangiarla ma, mentre nel film cede alle preghiere di Elio e rinuncia, nel romanzo procede e mangia tutto il frutto. Questo fa parte di un discorso, appena accennato nel film ma molto più esteso nel libro, di dissoluzione dell’uno nel corpo dell’altro fino a diventare una cosa sola, l’unico modo in cui Elio e Oliver pensano possibile vivere appieno l’intensità del sentimento che provano. A questo si collega anche il fatto di chiamare l’altro con il proprio nome, a voler simboleggiare il fatto che ormai i due giovani condividono un’unica identità, indivisibile.
Chiamami Col Tuo Nome: nel libro Elio e Oliver fanno un viaggio a Roma, mentre nel film sono nei pressi di Bergamo
Mentre nel film Elio e Oliver trascorrono alcuni giorni in montagna, nel libro i due compiono un breve viaggio a Roma. Questo fatto è molto più legato all’intreccio del romanzo di quanto avvenga nel film, ed è l’occasione per sviluppare un lungo e interessante discorso sull’assenza, la nostalgia per qualcosa che non abbiamo ancora perso e il desiderio di essere sempre in un altrove rispetto alla nostra vita, in un’anticipazione di quello che aspetta i due protagonisti nelle ultime pagine del romanzo. È anche il momento in cui Elio entra in contatto, attraverso aneddoti raccontati da uno scrittore, con modelli di sessualità più fluidi e ambigui rispetto a quelli che aveva conosciuto fino a quel momento, sentendo quasi legittimato il suo amore per Oliver.
Chiamami Col Tuo Nome: il monologo del signor Perlman
Come nel film, anche nel romanzo Oliver torna negli Stati Uniti lasciando in Italia Elio con il cuore spezzato e, come nel film, il padre del ragazzo si esibisce in un bellissimo monologo sull’importanza dei sentimenti e sulla necessità di non negarsi nessun tipo di esperienza per paura di essere feriti. È l’unico brano del libro a entrare a far parte della sceneggiatura senza alcun cambiamento o manipolazione, a riprova dell’importanza fondamentale delle parole del signor Perlman.
Chiamami Col Tuo Nome: la storia continua
Mentre il film si chiude pochi mesi dopo l’addio di Oliver, il libro prosegue mostrando i due protagonisti diverso tempo dopo. Nell’ultima parte del romanzo, Elio e Oliver si ritrovano diverse volte, sebbene sempre più saltuariamente, fino al loro ultimo incontro, vent’anni dopo i fatti narrati. Qui Elio e Oliver riconoscono che, sebbene entrambi abbiano avuto la propria vita, abbiano comunque vissuto come in un coma, o la vita di qualcun’altro, in attesa di qualcosa che in realtà era già passato, vissuto per pochi giorni nell’estate del 1983. I due protagonisti ritrovano non solo immutato il loro affetto, ma anche la sensazione di essere prigionieri di esso, incapaci di vivere se non in funzione dell’altro nonostante gli anni di separazione e silenzio che hanno superato. Il finale non conclude definitivamente la vicenda, terminando con il desiderio di Elio di sentire nuovamente Oliver chiamarlo con il suo nome, come a volere una prova che davvero anche lui sia rimasto fermo all’estate in cui si sono conosciuti.
Chiamami Col Tuo Nome e il potenziale sequel
L’epilogo del romanzo ha dato l’ispirazione a Luca Guadagnino di realizzare un sequel del suo film, in modo da seguire la crescita di Elio e Oliver e l’evolversi del loro rapporto. Sia Timothèe Chalamet che Armie Hammer hanno espresso entusiasmo all’idea di lavorare a un nuovo capitolo di Chiamami Col Tuo Nome.