Chi è Chloé Zhao, la regista di Nomadland ed Eternals
Chi è Chloe Zhao, regista del pluripremiato film Nomadland con Frances McDormand e dell'attesissimo Eternals della Marvel?
Casse 1982 e originaria di Pechino, Chloé Zhao, all’anagrafe Zhao Ting, è la prima regista di origine orientale ad aver collezionato ben 4 candidature agli Oscar 2021 (Miglior film, regia, sceneggiatura e regia) e una valanga di statuette fra le più prestigiosi premi cinematografici. Alla 93ª edizione dei Premi Oscar ha trionfato con due importanti riconoscimenti, l’Oscar come miglior film e come miglior regia per Nomadland. Grazie a questi premi Oscar Chloé è diventata la seconda donna a vincere le statuette di queste categorie dopo Kathryn Bigelow.
Gli esordi di Chloé Zhao dietro la macchina da presa
Dopo essersi trasferita a soli 15 anni a Londra per frequentare College, Chloé vola negli Usa a Los Angeles per completare gli studi superiori. Successivamente frequenta e porta a termine la Laurea in Scienze Politiche all’Università del Massachussets, ma nel mentre studia anche cinema alla New York University e si mantiene facendo dei lavoretti saltuari. Il suo lavoro da regista inizia nel 2008 quando si dedica a diversi cortometraggi che scrive, dirige e monta personalmente. Un controllo che Chloe riuscirà a tenere anche nei suoi lavori più grandi. Il 2015 è l’anno del primo lungometraggio intitolato Song My Brothers Taught Me, e prodotto da Forest Whitaker. Si tratta della storia di un fratello e una sorella appartenenti originari di riserva indiana del Sud Dakota, e di come affrontano la perdita del padre e una prospettiva futura instabile. Il film colpisce, tanto da essere presentato in 2 importanti festival, il Sundance e Cannes, oltre a ricevere una candidatura come miglior film d’esordio agli Independent Spirit Award del 2016.
The rider e la poetica del reale
Una delle caratteristiche dei film Chloe Zhao è quella di mettere in scena attori non professionisti, persone che fanno parte esattamente del mondo filmico che la regista racconta nei suoi film. Come accaduto per il suo film d’esordio, anche per il secondo lungometraggio, The Rider- Il sogno di un cowboy, la regista ha scelto attori non professionisti per raccontare la storia di un giovane mandriano che ripensa alla sua vita dopo che un grave incidente pone fine alla sua carriera nei rodei. Il protagonista, Brady Jandreau, è realmente un mandriano che Chloe ha conosciuto sul set del suo primo film e la cui vicenda personale, parzialmente ripresa nel film, l’aveva particolarmente colpita. Anche il suo secondo film viene presentato al Festival di Cannes alla Quinzane des Réalisateurs, dove viene apprezzato dalla critica.
Nomadland è il film che consacra il talento di Chloe Zhao
Il terzo lungometraggio di Chloe racconta la storia di una donna che dopo aver perso tutto decide di vivere la sua vita da nomade, a bordo di un van, viaggiando per le sconfinate terre statunitensi e abbracciando uno stile di vita anticonformistico. Nomadland viene presentato in Concorso al Festival di Venezia 2020, dove si aggiudica il premio maggiore, il Leone d’oro per il miglior film. Dopo la presentazione al Lido di Venezia il film viene acclamato su scala globale e conquista tantissimi premi tra cui il Golden Globe come miglior film drammatico. Ancora una volta Chloe Zhao sceglie attori non professionisti per inscenare una storia intima, senza alcun tipo di pietismo, unendo uno spirito osservatore ad una narrazione che in punta di piedi fa esplodere innumerevoli emozioni. Merito di una sensibilità visiva e narrativa di alto livello, come dell’interpretazione della veterana Frances McDormand.
Chloe Zhao: Eternals è la sua prossima sfida
Chloe Zhao ha poi conquistato un altro primato nella sua giovane carriera: essere la prima regista dell’Universo cinematografico Marvel. Ad inizio 2021 sono terminate le riprese di Eternals, film della Fase 4 del MCU, previsto per il 2022 e adattamento del celebre fumetto nato nel 1976 grazie alla sapiente penna di Jack Kirby. Una sfida grandissima per Chloe che necessariamente cambia registro e genere: il film della Marvel certamente si discosterà da quello che fino ad ora la regista ha mostrato, ma la cui riuscita darà prova della poliedricità del suo sguardo.