Buon compleanno Chloé Zhao! I 3 film imperdibili della regista premio Oscar per Nomadland
I tre film da non perdere di Chloé Zhao, giovane regista già premio Oscar con Nomadland
Kathryn Bigelow era stata l’unica donna ad aggiudicarsi l’Oscar come miglior regista: correva il 2010. Undici anni dopo è toccato a Chloé Zhao l’onore di entrare nell’albo d’oro degli Academy Awards.
La cineasta – nata il 31 marzo 1982 ma cresciuta in Gran Bretagna – ha messo in bacheca pure il premio di miglior film grazie a Nomadland, il suo terzo lungometraggio assoluto, dove Frances McDormand interpreta una sessantenne che intraprende un viaggio attraverso gli Stati Uniti occidentali in cerca di un’occupazione.
La premessa è simile all’essenza e all’anima dei due acclamati lavori precedenti: ritraggono persone tenute ai margini della società, in aree trascurate e povere nella parte ovest d’America, fedelmente rappresentate grazie alla collaborazione con persone veramente del lungo, a partire dalla sua opera prima, Songs My Brothers Taught Me. Indipendentemente dal fatto che se ne conosca o meno il nome, Chloé Zhao è una delle registe di maggior successo oggi. Di seguito, andremo a trattare tre film imperdibili da lei realizzati.
Songs My Brother Taught Me (2015): il debutto di Chloé Zhao
Il brillante debutto segue le vicende di due fratelli, un maschio (John Reddy) e una femmina (Jashuan St John), i quali abitano con la loro madre single nella remota riserva indiana di Pine Ridge nel South Dakota, afflitta da alcolismo, problemi di dipendenza, povertà e disoccupazione. Le loro esistenze vengono improvvisamente sconvolte in seguito alla morte del padre, una figura totalmente assente. L’evento costringe Johnny a partire verso Los Angeles accompagnato dalla fidanzata Aurelia (Taysha Fuller), nonostante le preoccupazioni di lasciare la sorella minore.
La pellicola ha riscosso gli ampi favori degli spettatori per via della corretta rappresentazione della vita dei giovani nella riserva e per aver reclutato attori non professionisti nei ruoli principali, ciascuno dei quali porta fondamentalmente in scena una versione di sé stesso. La presentazione è avvenuta nella prestigiosa cornice del Sundance Film Festival ed è valsa a Chloé Zhao una nomination all’Independent Spirit Award e una alla Caméra d’Or, sempre nella categoria miglior opera prima.
The Rider – Il sogno di un cowboy (2017)
Zhao è stata accreditata per aver reinventato il western con il suo dramma contemporaneo e viscerale The Rider – Il sogno di un cowboy, che ha scritto, diretto e prodotto. Il titolo si sofferma su un vero cowboy, Brady Jandreau, intento a rimettersi in piedi dopo un grave incidente in un rodeo. Chloé Zhao ha rivelato che, nel momento di visitare la riserva di Pine Ridge, dove era ambientato Songs My Brothers Taught Me, si è imbattuta in Brady ed ha provato subito il desiderio di lavorarci insieme.
Rimase folgorata dalla sua presenza ed era sicura avrebbe bucato lo schermo, ha confidato a The Guardian. Poi l’ha ammirato mentre addestrava i capelli e ha capito che doveva fare un film con lui. The Rider ha ottenuto il plauso della critica all’uscita nel 2017 ed è stato in lizza per due Independent Spirit Awards.
Nomadland (2021): il film premio Oscar di Chloé Zhao
Frances McDormand veste i panni di una donna sulla sessantina costretta a lasciare la propria terra in cerca di lavoro dopo aver perso tutto durante la Grande Recessione. Rappresenta una generazione di americani tra i 60 e i 70 anni le cui sorti sono state segnate indelebilmente dalla crisi finanziaria del 2008, descritta libro di saggistica di Jessica Bruder del 2017, Nomadland: Surviving America in the Twenty-First Century. McDormand è Fern, una vedova ed ex supplente di una città del Nevada caduta in disgrazia successivamente alla chiusura di uno stabilimento. Così parte col suo furgone alla ricerca di un modo per sopravvivere.