Cinema e donne: 10 film di coraggio e forza
“Siamo donne, oltre le gambe c’è di più” cantavano Jo Squillo e Sabrina Salerno nel 1991. A vedere le protagoniste di questa speciale top 10, le due autrici di Siamo donne cantavano a ragione, perché pur bellissime, queste donne dimostrano di avere una loro forza, e soprattutto di farcela da sole.
Come Joy, nome della protagonista del film di David O. Russell (al cinema a partire da oggi) di cui veste i panni Jennifer Lawrence, le altre grandi donne del grande schermo sono state interpretate da attrici che hanno messo tutto il loro impegno per dare luce a personaggi pieni di carattere e di peso, resi ancora più celebri dal cinema.
Le protagoniste femminili del cinema: 10 donne maestre di forza e coraggio
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Donne sull’orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodóvar (1988)
Pedro Almodóvar è senza troppi dubbi un regista da sempre attento alla figura femminile e alla sua forza. In questo film il regista, pur esasperando la sua protagonista Pepa tra chiamate impossibili e continue visite, dimostra ancora una volta tutta la forza della donna capace di scegliere il giusto e di stare da sola. Un titolo diventato un cult.
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Evita di Alan Parker (1996)
Una ragazza di 18 anni arriva dalle campagna argentine a Buenos Aires, legata a un cantante di tango riuscirà a diventare first lady al fianco di Juan Domingo Perón, cambiando il volto del Paese e portandolo all’emancipazione nonostante le sue umili origini ostacolate dal resto dell’aristocrazia.
Madonna, non sempre a suo agio davanti alla macchina da presa, dimostra in questo caso di saper reggere un ruolo così importante e di essere più di una voce provocatoria.
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Elizabeth di Shekhar Kapur (1998 e 2007)
Essere regina non è certo un lavoro semplice, esserlo con la propria famiglia che rema contro e lunghi anni di guerra davanti, rendono il tutto ancora più problematico.
La regina Elisabetta ha però la forza interiore ed esteriore per tenere tutto sotto controllo, muovendo attacchi, scendendo lei stessa sul campo di battaglia, dimostrando che oltre agli abiti splendidi, c’è decisamente qualcosa di più.
Eterea e guerrigliera, Cate Blanchett impersona la regina al meglio.
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Mona Lisa Smile di Mike Newell (2003)
Idealista e sovversiva, Katherine Ann Watson, interpretata magistralmente da Julia Roberts, è l’insegnante di storia dell’arte che, pur inimicandosi tutto il corpo decenti del repressivo college femminile di Wellesley, decide di stravolgere la visione della vita delle proprie studentesse, le quali sembrerebbero destinate dalla società alla sola vita matrimoniale e a diventare mogli perfette.
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The Iron Lady di Phyllida Lloyd (2012)
Forte e indissolubile, amata e odiata dal popolo inglese, Margareth Thatcher, non si può non definire una donna con gli attributi, capace di tenere testa a un parlamento a maggioranza maschile e di governarlo.
Meryl Streep la ritrae alla perfezione, dai primi anni di battaglia per emergere nel mondo della politica agli ultimi in cui i problemi senili si fanno sentire, vincendo a ragione il terzo Oscar della sua carriera.
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Million Dollar Baby di Clint Eastwood (2004)
È letteralmente una ragazza da un milione di dollari quella che ritrae Clint Eastwood. Maggie Fitzgerald è una ragazza che mette tutta se stessa nella sua passione, la boxe, allenandosi giorno e notte e seguendo le regole dello scettico allenatore Frankie Dunn. Arriverà alla fama, arriverà alla riscossa, dimostrando che con il sudore pure lei può guadagnarsi il ring.
Intensa l’interpretazione di Hilary Swank, che le vale l’Oscar come miglior protagonista.
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Wild di Jean-Marc Vallée (2014)
Uscito lo scorso anno, è valso a Reese Witherspoon la sua seconda nomination agli Oscar grazie alla sua bravura nell’interpretare la vera storia di Cheryl Strayed, che nel 1995 decise di intraprendere il duro percorso del Pacific Crest Trail per espiare le sue colpe di un passato fatto di droghe ed errori. Impreparata e non allenata, Cheryl percorse a fatica più delle 100.000 miglia previste, dovendo far fronte a una natura infida, a compagni di viaggio poco piacevoli e soprattutto a tutte le sue paure e ansie.
Arrivando al traguardo, dimostrò di essere una donna migliore di quel che credeva, capace di grandi cose.
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The Help di Tate Taylor (2011)
È un ritratto tutto al femminile quello che ci propone Tate Taylor, un ritratto dove tra casalinghe meschine e svampite dal cuore d’oro, a rubare la scena è la forte e volenterosa Aibileen. Donna di servizio in un’America tristemente razzista, la protagonista dimostra che per farsi valere a volte basta anche una semplice torta, ma dall’ingrediente speciale!
A darle voce, un’altra giovane donna piena di grinta, la giornalista Skeeter che raccoglierà anche la sua storia in un libro che sostiene il movimento per i diritti civili.
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Erin Brockovich di Steven Soderbergh (2000)
L’indimenticabile interpretazione di Julia Roberts, premiata con un Oscar, ha fatto conoscere la storia vera di questa madre divorziata, la quale nel 1993 si batté affinché la ditta che inquinò le falde acquifere di Hinkley risarcisse le centinaia di persone malate di tumore a causa del cromo esavalente.
Partita dal basso, con le sue sole forze, Erin riuscì a coinvolgere una comunità spaventata e annichilita, arrivando a una vittoria quasi insperata contro i colossi dell’industria.
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Thelma & Louise di Ridley Scott (1991)
Dici donna, dici forza, dici Thelma e Louise. Emblema di un’amicizia che è riscatto, che è girl power, Geena Davis e Susan Sarandon fuggono dalla loro vita triste, fatta di matrimoni precari e di uomini violenti, verso una libertà che è anche libertà di scegliere quando finire.
Un film diventato di culto, un’icona simbolo di quella femminilità che chiede di più e ha la forza per farcela.