Cocktail: 10 irresistibili curiosità sul film con Tom Cruise

Ecco 10 curiosità sul film con Tom Cruise che (forse) non conoscevate.

Il film Cocktail è un simbolo degli anni 80, con Tom Cruise che incarna il giovane barista Brian Flanagan, il cui talento nel flair bartending lo porta da New York alla Giamaica. Questo film, pur non avendo ricevuto unanime approvazione della critica, rimane un cult per molti. Ecco quindi 10 curiosità sul film.

Cocktail - cinematographe.it

1. Il Brian Flanagan del Libro era più anziano

Il film Cocktail si basa sul romanzo omonimo di Heywood Gould, che esplora la vita di un barista quarantenne. Nel libro, Brian Flanagan è un uomo di trentotto anni, ben lontano dall’interpretazione giovane e dinamica di Tom Cruise. Gould, che aveva trascorso anni a lavorare come barista per finanziare la sua carriera di scrittore, ha descritto il suo personaggio come un uomo “usurato” e “disilluso”. Tuttavia, per il film, Disney ha insistito per ringiovanire il protagonista, portando Gould a cedere e adattare la storia per adattarsi all’immagine più fresca di Cruise.

2. La sceneggiatura di Cocktail era in continua evoluzione

La sceneggiatura di Cocktail ha subito numerose revisioni, con almeno 40 bozze prima dell’inizio delle riprese. Inizialmente sviluppato con Universal, il progetto è stato successivamente acquisito dalla Disney, che ha richiesto ulteriori modifiche. Le battaglie tra Gould e i produttori riguardavano la rappresentazione del personaggio e il tono del film, portando a un film finale molto diverso dall’idea originale. Bryan Brown, che interpretava Doug Coughlin, ha notato che le modifiche erano principalmente volte a proteggere la star Tom Cruise, rendendo il film più leggero rispetto alla versione iniziale.

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3. I dubbi iniziali sulla scelta di Tom Cruise

Nel processo di pre-produzione, c’erano dubbi sulla capacità di Tom Cruise di interpretare il ruolo principale in Cocktail. Durante un incontro con i dirigenti della Disney, Michael Eisner inizialmente era scettico sulla scelta di Cruise, mentre Jeffrey Katzenberg era favorevole. La decisione finale di ingaggiarlo è stata presa dopo una rapida rivalutazione.

4. Il provino di Bryan Brown

Il casting di Bryan Brown per il ruolo di Doug Coughlin è un’altra curiosità del film. Brown, stanco e affaticato dopo un lungo viaggio aereo, ha dato una performance insoddisfacente durante il provino per Cocktail. Tuttavia, il regista Roger Donaldson è rimasto colpito dal lavoro di Brown in F/X e ha deciso di proseguire con lui per il ruolo, nonostante la performance iniziale deludente.

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5. Cruise e Brown hanno usato vere bottiglie sul set di Cocktail

Per rendere autentiche le spettacolari esibizioni di flair bartending nel film, Cruise e Brown sono stati addestrati da John Bandy, un barista esperto di Los Angeles. Il training è stato intenso, e le bottiglie utilizzate sul set di Cocktail erano vere, il che ha portato a qualche incidente e rottura durante le riprese.

6. Problemi di clima

Le riprese in Giamaica, progettate per catturare la bellezza tropicale, si sono rivelate tutt’altro che piacevoli per Tom Cruise. Le condizioni climatiche estreme e le scene d’amore in una cascata hanno reso l’esperienza piuttosto sgradevole per l’attore sul set di Cocktail. Quest’ultimo ha ricordato che le riprese erano molto meno romantiche di quanto apparissero sullo schermo, con il freddo e la fatica visibili nelle sue espressioni.

7. Una colonna sonora riscritta in fretta

Maurice Jarre, un compositore vincitore di tre premi Oscar, era inizialmente incaricato di comporre la colonna sonora di Cocktail. Tuttavia, i produttori non erano soddisfatti del risultato e chiamarono J. Peter Robinson per riscrivere la musica. Robinson ha avuto solo un fine settimana per completare il lavoro, portando a una maratona di scrittura che ha visto la colonna sonora completata e pronta per la masterizzazione in tempo per la release.

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8. Il successo di Kokomo

La canzone Kokomo dei Beach Boys è diventata un grande successo grazie al film Cocktail. Scritto da John Phillips, Scott McKenzie, Terry Melcher e Mike Love, il brano è stato creato specificamente per il film, con l’intento di accompagnare la transizione del protagonista da New York alla Giamaica. La canzone è diventata un grande successo, aiutando a riportare i Beach Boys alla ribalta.

9. I rimpianti sul brano di Bobby McFerrin nella colonna sonora di Cocktail

Don’t Worry, Be Happy di Bobby McFerrin, incluso nella colonna sonora di Cocktail, ha ottenuto un grande successo, ma il regista Roger Donaldson ha espresso rimpianto per la scelta del brano. Dopo aver sentito la canzone alla radio, ha deciso di includerla nel film, ma l’enorme popolarità del brano ha causato un sovraccarico di esposizione che Donaldson ha trovato eccessivo.

10. Tom Cruise non aveva un’ottima opinione di Cocktail

Cocktail ha ricevuto recensioni critiche miste, con critici come Roger Ebert e Richard Corliss che hanno espresso opinioni negative sul film. Tom Cruise stesso ha ammesso che Cocktail non rappresenta uno dei punti migliori della sua carriera cinematografica. Anche Heywood Gould, l’autore del romanzo, ha espresso delusione iniziale per come il film ha trasformato la sua visione originale.

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