Codice: Swordfish – ecco qual è il significato del finale
Codice: Swordfish fu accolto in modo molto ostile dalla critica, che lo reputò un film superficiale, mal concepito e mal diretto. Tuttavia bisogna dare atto a Dominic Sena di aver concepito una sceneggiatura con colpi di scena continui, fantasiosa e che sulla carta poteva davvero funzionare. Ma andiamo con ordine!
Il finale di Codice: Swordfish è in realtà particolarmente complesso.
Durante il film Ginger (Halle Barry) si era rivelata a Stanley (Hugh Jackman) come un’agente infiltrata della DEA, che aveva come obiettivo quello di incastrare Gabriel (John Travolta). Quello che sembrava il super cattivo si rivela invece essere il capo di una Black Cell della CIA, creata a suo tempo da Edgar Hoover, incaricata di eseguire attacchi terroristici di rappresaglia contro nemici dell’America.
Proseguendo la visione apprendiamo di come il Senatore Reisman (Sam Shepard) sia il supervisore del gruppo, di come – spaventato dalle indagini dell’FBI – decida di far uccidere Gabriel senza successo. La sua morte, per mano di Gabriel, rivela al pubblico ciò che muove il misterioso personaggio: il patriottismo. Tuttavia il patriottismo ha un prezzo e per recuperare i fondi necessari è necessario compiere enormi rapine, ed ecco il perché della presenza di Stanley: deve aiutare Gabriel e gli altri a rapinare una banca sfruttando il worm da lui concepito.
Chi è Gabriel?
Gabriel è un personaggio ambiguo, animato da una determinazione di ferro e pronto a tutto per ottenere ciò che desidera, compreso uccidere l’ingombrante ex moglie di Stanley e usare come ostaggio sua figlia, oppure accettare la morte degli innocenti clienti della banca o di agenti della polizia. Il climax è raggiunto quando uccide Ginger, ben conscio del suo essere una talpa dentro la sua segretissima squadra.
Ed è qui che si inserisce il rocambolesco epilogo concepito da Sena. Nel finale di Codice: Swordfish, infatti, dopo che gli ostaggi della banca (imbottiti di esplosivo) e gli uomini di Gabriel sono a bordo del pullman, vengono tutti trasportati in elicottero non verso un aeroporto, ma sopra un grattacielo, dove un elicottero porterà al sicuro gli spietati agenti. Qui Gabriel lascia andare Stanley e gli altri ostaggi ma il protagonista, che reputa Gabriel un mostro, impugna un lanciarazzi e abbatte il velivolo.
Più tardi, di fronte al cadavere durante il riconoscimento richiesto dall’FBI, Stanley si rende conto che qualcosa non quadra…
Quello che ha di fronte sembra a tutti gli effetti Gabriel, ma sente alcuni agenti dell’FBI fare uno strano rapporto. Ginger, uccisa di fronte a Stanley nella banca, non è stata trovata. Il suo corpo non è in nessun obitorio o ospedale. Per di più la DEA ha comunicato che nessun agente era stato messo sotto copertura nel gruppo di Gabriel.
Spiegazione del finale di Codice: Swordfish – “Lo spietato agente non è mai salito sull’elicottero…”
Stanley si ricorda di quando aveva scoperto nei primi tempi Ginger affianco a un corpo che assomigliava a Gabriel, ma non aveva dato troppo peso alla cosa, con l’FBI che lo tallonava e i problemi di sua figlia. Ora capisce che è stato usato da Gabriel come alibi. Lo spietato agente non è mai salito sull’elicottero, ma si è infilato su una scala secondaria, scampando alla morte per mano di Stanley. Ginger era d’accordo con lui fin dall’inizio e non è morta. Probabilmente indossava un giubbotto antiproiettile quando Gabriel l’aveva “giustiziata”.
Gli ultimi minuti del film infatti ci mostrano Stanley felice con sua figlia e, sopratutto, Ginger che assieme a Gabriel prelevano i soldi che Stanley aveva trasferito su un conto protetto durante la rapina. Saliti su un fuoribordo assistono all’esplosione di un grande e lussuoso yacht.
La voce fuoricampo di un telegiornale rivela allo spettatore che a bordo vi era un famoso terrorista antiamericano, il terzo a morire in circostanze misteriose in quelle settimane. Gabriel e Ginger sono tornati a lavoro!!!
Esiste un finale alternativo di Codice: Swordfish,
Nel finale alternativo del film Gabriel e Ginger si allontanano a bordo di uno yacht. Non vi è alcuna traccia dello yacht del terrorista o del fatto che continuino la loro attività, si suggerisce che invece scappino in cerca di quella felicità che Stanley troverà con sua figlia.