Protagonisti in incognito: da Robert De Niro a Matt Damon, 15 attori che (clamorosamente) non compaiono nei crediti dei loro film!
Star di Hollywood e volti iconici del mondo del cinema, ecco 15 attori che non compaiono dei titoli di coda di film che hanno interpretato.
La carriera d’attore è spesso associata all’essere una celebrità, soprattutto se si tratta di film di Hollywood, dove tra divismo e star, molti interpreti hanno problemi a farsi vedere in pubblico, rischiando di venir assaltati da folle in visibilio. Ma che si sia un attore premio Oscar, un ottimo interprete o uno di quegli attori senza tempo, a volte bisogna ancora combattere per promuovere se stessi, ogni volta che sia possibile. Una situazione normale quando si è all’inizio del proprio percorso, ma in realtà non solo. Lo star system americano, in particolare quello statunitense, è noto per essere dominato da una serie di fattori, capaci di aumentare la fama di un attore, così come di relegarlo ai margini o sottolineare performance non proprio esemplari, basti pensare all’esistenza dei Razzie Awards. Quando ormai popolarità e successo possono essere considerarti assodati, molti attori decidono di partecipare ad alcuni progetti per motivi legati a gusto e interesse personale, consapevoli della propria significativa presenza, anche se non dovessero apparire nei titoli di cosa. Tra volti riconoscibili e identità impossibili da attribuire a qualcuno, ecco 15 attori famosi che non sono stati accreditati nei successi cinematografici ai quali hanno preso parte.
15. Cate Blanchett in Hot Fuzz
Cate Blanchett al tempo di Hot Fuzz di Edgar Wright, era già un’attrice affermata e amata dal grande pubblico. Nei panni della ragazza di Nicholas Angel, volto di Simon Pegg, è presente sulla scena solo per pochi minuti. Il suo personaggio gioca però un ruolo abbastanza importante nel viaggio del personaggio Angel. Se non avesse messo la parola fine alla storia con lui, rivelando un tradimento, forse Angel non si sarebbe mai sentito pronto ad essere trasferito in un altro dipartimento di polizia dando vita alla storia che poi costituisce il film. L’unica caratteristica che tradisce la Blanchett è la sua voce, e i suoi occhi, per gli spettatori più attenti, ma questo è merito di quanto un’industria cinematografica possa far funzionare la presenza di un cameo non accreditato. In questo caso Cate Blanchett, dopo 2 Oscar, avrà accettato o richiesto il ruolo non per necessità, ma per divertimento. Potrebbe anche esserle stato offerto, e lei ha accettato.
14. Will Ferrell nel film 2 single a nozze
A questo punto della sua carriera, Will Ferrell potrebbe facilmente abbandonare qualsiasi credits in ogni film e questo non farebbe alcuna differenza. Per molti fan della commedia basta intravedere il suo volto sul poster di un film per decidere di andare a vederlo al cinema. Iconico interprete del genere comedy, è molto spesso l’attore distintivo di una pellicola anche se non si tratta del personaggio principale. Ferrell è così rimasto MIA nei titoli di coda di 2 single a nozze, permettendo a Owen Wilson e Vince Vaughn di avere il proprio e giusto tempo per brillare sullo schermo. Considerando la sorpresa nel vedere Ferrell apparire nella seconda metà del film, in questo caso, un attore “segreto” si è rivelata una scelta vincente.
13. Jason Statham in Collateral
Capita spesso che un personaggio interpretato da un attore poco conosciuto, in termini di riconoscimento da parte del grande pubblico, corra il rischio di togliere significato e forza a una scena, o anche all’intero film, a seconda di quanto tempo quella persona occupi sullo schermo. Ecco perché dietro ogni cameo c’è spesso una ragione ben precisa e che porta i registi a dove assumere un volto più familiare, anche se si tratta di un solo minuto o di poche battute. In Collateral, Jason Statham ha il compito di consegnare a Tom Cruise una valigetta. E viene riconosciuto per questo: è infatti incredibile cosa possa fare la presenza di un volto riconoscibile per pochi secondi; il nome di Statham non viene però comunque accreditato nel thriller di Michael Mann.
12. Kurt Russell nel film Forrest Gump
La voce di Kurt Russell in Forrest Gump è definibile una delle presenze meno riconoscibili nella Storia del Cinema. Senza contare il fatto che si tratta di una delle scene più belle. Kurt Russell non era fisicamente nel film, ma la sua voce ha dato vita ad un momento iconico di Forrest Gump. Nel 1979, Kurt Russell ha recitato nel film per la TV Elvis, venendo così “associato” al Re del Rock. Quindi, quando Robert Zemeckis ha iniziato a lavorare all’adattamento cinematografico di Forrest Gump, ha cercato il talento vocale di Russell, non per il suo canto, ma per la breve scena in cui Elvis Presley si presenta mentre passava alcuni giorni a casa dei Gump, insegnando il rock al giovane Forrest, inconsapevole di star insegnando lui qualcosa ad Elvis Presley.
11. Rebecca Romijn in X-Men: First Class
Prima che giovani attori iniziassero a venir coinvolti nel franchise di X-Men: First Class di Matthew Vaughn, i personaggi appartenevano a un cast diverso di attori. Gli originali, se così di possono definire erano, Famke Janssen nei panni di Jean Grey, James Marsden nel ruolo di Ciclope e, naturalmente, Rebecca Romijn nei panni di Mystique. Dopo 3 film, Romijn ha passato il testimone a Jennifer Lawrence che, per altre 3 pellicole ha interpretato il personaggio diventandone il nuovo iconico volto. Al suo primo tentativo, c’è stato comunque un voluto accenno alla Mystique originale, trasformandola in una versione di se stessa più avanti con l’età, come la Romijn, anche se solo per un momento. Che sia o no un omaggio o un elemento nostalgico, la Romijn non viene accreditata, e l’effetto sorpresa sul pubblico non è stato indifferente.
10. Sean Connery nel film Robin Hood: Il principe dei ladri
Quando per anni si sono vestiti i panni di un personaggio come James Bond, facendo tremare un Walther PPK mentre combatteva contro artisti del calibro di Goldfinger e Blofeld, non c’è bisogno di presentazioni né ci potranno essere dubbi. Sean Connery, scomparso il 31 ottobre del 2020, appare alla fine di Robin Hood: Il principe dei ladri per un breve tempo sullo schermo, ma nei panni di Re Riccardo Cuor di Leone, un personaggio fondamentale. Qualunque attore nel film avrebbe dovuto essere riconoscibile e avere il giusto impatto. Il fatto che non venga accreditato non ha fatto che aumentare proprio l’impatto che si cercava di creare.
9. Bridget Fonda in Easy Rider
La carriera di attrice di Bridget Fonda non è decollata fino agli anni ’90, ma la sua prima volta davanti a una macchina da presa risale al 1969. Per un momento Bridget Fonda appare in Easy Rider, insieme a suo padre, Peter, da bambina. Sebbene non abbia una grande rilevanza per la trama, non è indifferente quando il primo ruolo di un attore è in un cult come Easy Rider. Bridget Fonda da allora si è ritirata dalla recitazione, anche se era una sorta di punto fermo a Hollywood, recitando in film come Single White Female e A Simple Plan.
8. Henry Winkler in Scream
Prima che arrivassero gli anni ’90, Henry Winkler era per tutti solo l’iconico Fonz di Happy Days. Tuttavia, dopo esser apparso in Scream come il preside del liceo, lui stesso ha deciso che non essere accreditato fosse la mossa migliore da fare. Non per se stesso, ma per i giovani emergenti che cercavano una chance per diventare delle celebrità. Secondo la storia, il gesto di Winkler di non apparire nei titoli di cosa fu nobile. Indipendentemente dal fatto che stesse facendo del sarcasmo o meno, Winkler ha insistito sul fatto che, se il suo nome fosse apparso nei titoli di coda, gli attori più giovani non avrebbero mai avuto il giusto tempo per brillare. La sua semplice presenza poteva rubare i riflettori a tutto il cast, e chiaramente Winkler non lo considerava giusto.
7. Daniel Craig in Star Wars: Il risveglio della forza
In Il risveglio della Forza, Rey inizia finalmente ad abbracciare la propria sensibilità verso la Forza quando si ritrova faccia a faccia con uno dei più fedeli servitori del Primo Ordine. Tenuta prigioniera, legata e mai lasciata senza sorveglianza, Rey decide di testare alcune della abilità della Forza che potrebbero funzionare o meno. Il soldato che le fa la guardia, e che finisce per ingannare la mente dei Jedi, non è altro che Daniel Craig. Non appare nei titoli di coda, ma Craig ha riferito che era entusiasta di presenziare nell’universo di Star Wars, anche se la sua identità era davvero nascosta.
6. Glenn Close in Hook
Anche se si trattava di un film per i bambini, Hook di Steven Spielberg non è esente da scene capaci di spaventare il pubblico di giovanissimi al quale era rivolto. Tra gli elementi che avrebbero potuto avere una reazione di paura c’è lo stesso Capitan Uncino, interpretato da Dustin Hoffman, insieme a uno dei pirati della sua ciurma. Far rinchiudere l’uomo in una cassa delle dimensioni di una bara, insieme ad alcuni scorpioni velenosi è uno dei momenti più crudeli del film, difficile da dimenticare. L’uomo in questione è interpretato da Glenn Close che, mentre urla in quella piccola bara dove va incontro a morte certa, avrebbe potuto facilmente trasformare la sala cinematografica in una valle di lacrime. Per quanto riguarda critica, e pubblico meno giovane, è stata definita una scelta vincente vedere una tra le attrici più talentuose di Hollywood nei panni di un personaggio che verrà ricordato per la sua triste sorte dopo un breve tempo sullo schermo.
5. Robert De Niro nel film American Hustle
Tra pietre miliari del cinema, Oscar, film che hanno fatto la Storia e molto altro, nel tempo che intercorre tra Silver Linings Playbook e Joy, Robert De Niro è anche stato un breve cameo in American Hustle. Il motivo per cui ha funzionato così bene è dovuto anche alla carriera di De Niro, attore non estraneo ad interpretare personaggi della malavita. Certo è che non avrebbe suscitato la stessa reazione nel pubblico se si fosse saputo che De Niro sarebbe apparso nel film nei panni del reale boss Vincent Alo alias Jimmy Blue Eyes. Il nome del suo personaggio è stato comunque cambiato in Victor Tellegio e il nome di De Niro non è apparso nei titoli di coda.
4. Natalie Portman in Quel treno per il Darjeeling
Tre fratelli alle prese con un viaggio spirituale attraverso l’India e uno dei film più deliziosi realizzati da Wes Anderson. Ognuno di loro porta con sé il proprio bagaglio sia fisicamente che metaforicamente, e un terzo di quel bagaglio appartiene a Jack, interpretato da Jason Schwartzman, che non riesce a smettere di pensare alla donna che si è lasciato alle spalle, una donna che non compare fino alla fine. La donna è interpretata da Natalie Portman, e, nei pochi secondi sullo schermo, la si vede semplicemente sdraiarsi sul letto, ma non si può comunque non riconoscerla.
3. Jim Parsons in I Muppets
Sebbene la maggior parte del pubblico non si sia mai veramente innamorata dei Muppets, il loro impatto sociale non è più quello di una volta. Quando però Jason Segel ha riportato in vita i personaggi di Jim Henson con una sceneggiatura sospesa tra nostalgia e umorismo, i Muppets sono tornati alla ribalta. Innumerevoli le celebrità che hanno realizzato un cameo in I Muppets: Mickey Rooney, Zach Galifianakis, Emily Blunt e Neil Patrick Harris, solo per citarne alcuni. Il cameo più significativo è stato però quello di Jim Parsons, all’apice del successo, che interpreta la “versione umana” del fratello Muppet di Segel, Walter.
2. Gary Oldman nel film Hannibal
Gary Oldman non è estraneo ad essere difficilmente riconoscibile, basti pensare alla pellicola che gli è valsa l’Oscar, L’ora più buia, dove interpreta Winston Churchill. Ma era nell’inquietante Hannibal di Ridley Scott che riconoscerlo sarebbe stato davvero impossibile. Un ruolo complesso che non l’ha comunque visto apparire nei titoli di coda. Pare che, essendo già abituato a interpretare “l’uomo dalle molte facce”, pensò lui stesso che diventare una persona senza volto sarebbe stato appropriato.
1. Matt Damon in Interstellar
Che lo sia come attore o come regista, Matt Damon è uno dei tanti re di Hollywood. E questo è esattamente il motivo per cui inserire il suo nome in un film avrebbe attirato sicuramente l’attenzione, anche se non l’avrebbe distolta dai suoi co-protagonisti. Quindi, in Interstellar di Christopher Nolan, l’identità di Damon è stata coscienziosamente tenuta segreta. Una volta che finalmente si arriva all’atto finale del film, il pubblico avrà così un doppio colpo di scena, rendendo la presenza, nascosta, di Matt Damon ancora più efficace.