Demolition Man: 9 curiosità sul film con Sylvester Stallone
Demolition Man, il film futuristico con Sylvester Stallone e Wesley Snipes in uno scontro faccia a faccia. Ecco 9 curiosità sul film del 1996
Demolition Man, il film del 1933 diretto da Marco Brambilla che vede come protagonisti Sylvester Stallone, Wesley Snipes e Sandra Bullock Un classico di azione e fantascienza dell’esordiente regista milanese, che ha portato sullo schermo una pellicola ricca di caricature e ironia. Celebriamo questo film di Sylvester Stallone, che andrà in onda questa sera su Iris, con 9 curiosità interessanti che lo riguardano. Siete pronti a scoprirle? Intanto di seguito potete leggere la trama del film.
Los Angeles, 1996. Uno psicopatico che si chiama Simon Phoenix tiene in ostaggio più di trenta persone in un condominio. Il duro sergente John Spartan, conosciuto come Demolition Man, riesce ad arrestare il criminale. Durante la colluttazione il malvivente accusa Spartan di aver provocato la morte dei trenta ostaggi e il sergente viene condannato a una durissima “riabilitazione” che comporta la detenzione obbligata in un Criopenitenziario della California. Nel 2032 i due si troveranno ancora una volta faccia a faccia.
Demolition Man – le curiosità (che forse non sapevi) sul film e sul cast
Demolition Man – Un riferimento al passato
Tante sono le citazioni che possiamo divertirci a trovare in Demolition Man e una è sicuramente quella che vi abbiamo suggerito all’inizio di questo articolo. La più divertente e la più iconica, però, potrebbe essere un’altra e ci riferiamo ad un riferimento al passato. Ad un certo punto del film, il personaggio interpretato da Wesley Snipes, Simon Phoenix, dice questa battuta: “Scusami Rambo!“. Non vi sfuggirà sicuramente il riferimento ad uno dei film più famosi di cui Sylvester Stallone è stato protagonista: stiamo ovviamente parlando di Rambo.
Demolition Man – Omaggio al romanzo di Aldous Huxley
I veri appassionati di fantascienza potrebbero aver fatto caso ad un omaggio molto particolare a questo mondo: il nome assunto dall’attrice Sandra Bullock nel film, Lenina Huxley, è esplicitamente tratto dal romanzo fantascientifico di genere distopico di Aldous Huxley, che lo ha scritto nel 1932. L’opera in questione si intitola Il mondo nuovo (il titolo originale è Brave New World) e il nome del personaggio interpretato dalla Bullock deriva proprio dalla protagonista femminile del libro, per l’appunto Lenina, e il suo cognome è lo stesso dell’autore.
Demolition Man – La popolarità di Stallone sprecata
Durante quel periodo, Sylvester Stallone godeva di un ottimo riscontro da parte del pubblico americano, tanto da essere venerato dal popolo, e lo stesso successo spettava al collega Wesley Snipes, che veniva visto dal popolo afro come l’alter ego perfetto dell’ormai bisfrattato Eddie Murphy (specialmente dopo il flop di Beverly Hills Cop 3). Demolition Man, però, non riuscì a sfruttare l’onda del successo dei due attori, così come non riuscì a trarre vantaggio dall’ultima interpretazione di Stallone in Cliffhanger, che uscì nelle sale poco prima. Questo mix di poca attenzione al gusto americano e una trama e una sceneggiatura non proprio amate dal popolo, portarono il film a non incassare quanto sperato (senza considerare il trucco di Warner Bros. di cui vi parleremo dopo).
Demolition Man – Un genere morto ma buone performance
Terminator 2 di James Cameron è il primo film ad avere fatto un uso importante e intelligente degli effetti speciali in computer grafica ma, da quel momento, possiamo dire che il pubblico americano aveva cambiato i suoi gusti. Attori come Stallone, Schwarzenegger e Van Damme persero il primo posto per lasciarlo ad altri colleghi come Bruce Willis e Samuel Lee Jackson e il genere perse la sua attrattiva nel pubblico. Nonostante ciò, però, il film di Brambilla ha avuto un cast di tutto rispetto, con una Sandra Bullock perfetta nel ruolo dell’onesta e fedele alla legge Lenina, ma anche con attori come Nigel Hawthorne e Benjamin Bratt (Doctor Strange) perfetti per la parte del despota Dr. Raymond Cocteau e del voltagabbana Alfredo Garcia. Lo stesso Stallone è riuscito a dare una performance piuttosto comica, molto diversa dagli standard a cui aveva abituato il suo pubblico.
Demolition Man – SylvesterStallone contro Warner Bros.
Notizia di alcuni mesi fa è quella che ha visto un adirato Sylvester Stallone contro Warner Bros. Pictures. L’attore di Rocky è sceso in campo (legale) citando in giudizio la nota casa di produzione definendola “avida e disonesta“. Tutto sembrerebbe essere nato dall’accusa di Stallone per un mancato versamento di una parte dei profitti di Demolition Man alla società di produzione proprietà dell’attore, Rogue Marble. Le clausole del film prevedevano infatti un 15% a favore di Sly in caso del raggiungimento di 125 milioni di dollari al box office e del 20% se la pellicola avesse superato i 200 milioni. Nel 2014, infatti, l’attore ha voluto chiarire la questione con Warner Bros., che pare abbia mostrato un falso incasso (circa 70 milioni di dollari), salvo poi fare marcia indietro inviando una lettera con un assegno da 2.820.000 di dollari a Rogue Marble. Stallone non ha creduto ancora una volta alla major e l’ha definita immorale e senza scrupoli.
Demolition Man – Una pistola ricorrente
Anche gli oggetti possono avere un ruolo importante e ricorrente tra diverse pellicole: nel film di Stallone, infatti, il protagonista da lui interpretato, John Spartan, utilizza la rinomata Beretta 92FS, una pistola semiautomatica già vista in numerosi lungometraggi come Independence day, Boogie Nights, Rush Hour, American History X, XXX, S.W.A.T., Hostel, I mercenari e molti altri. Conosciuta in tutto il mondo, la suddetta pistola è stata adottata dalle forze armate italiane sin dalla metà degli anni 70, per poi diventare un’arma di rilevanza internazionale quando i marine statunitensi la sostituirono all’oramai superata Colt. La sequenza con la pistola in Demolition Man è diventata così iconica da rendere la posa assunta da Stallone un classico di molti film action successivi e diventare il soggetto dell’ultima pellicola di Walter Hill, Jimmy Bobo – Bullett to the head.
Demolition Man – Un auto del futuro
In Demolition Man parliamo di un futuro distopico datato 2032, un tempo non così lontano dal nostro. All’epoca dell’uscita del film nelle sale, però, una delle cose che più incuriosì il pubblico furono le automobili molto avveniristiche. Nel 1991, per la pellicola vennero realizzati due prototipi dalla General Motors, la SAPD Cruiser “Ultralite”, un’auto che fece molto scalpore ai tempi per la sua forma elegante e per le soluzioni futuristiche che sarebbero poi state adottate dopo anche dalle altre auto. Il produttore del film rimase così impressionato dalla vettura che volle a tutti costi utilizzarla per la pellicola, ma trattandosi di un modello unico, dovettero utilizzare anche dei cloni che potessero essere distrutti durante le riprese. La GM non poteva certo rischiare di perdere un gioiellino del genere.
Demolition Man – Location particolari e futuristiche
Il film di Brambilla è stato ambientato per la maggior parte a Los Angeles e dintorni: la produzione ha anche utilizzato autostrade e cavalcavia attorno all’aeroporto di LAX per effettuare, in notturna, molte delle scene degli inseguimenti d’auto. L’appartamento decisamente futuristico dal personaggio interpretato dalla Bullock è il Pacific Design Center di Los Angeles. Ma non finisce qui: alcune scene sono state girate all’America Plaza Trolley Station di San Diego; il dipartimento di polizia “San Angeles Police Department HQ” è il Prudential Building di San Fernando Valley; altre location futuristiche furono attrezzate al New LA Convention Center di L.A., ai musei di Arte Contemporanea, il Park Place Office Campus e il Koll Center di Irvine, al Guggenheim Museum di New York per la gigante prigione a spirale.
Demolition Man – Attori differenti per i ruoli in Demolition Man
Come la maggior parte dei film, anche Demolition Man ha avuto il suo bel da fare per trovare il cast perfetto e le idee iniziali non erano proprio quelle che conosciamo oggi. Il ruolo dei due protagonisti venne offerto originariamente all’altra coppia action molto amata all’epoca: Jean-Claude Van Damme e Steven Seagal. I due attori, però, non avevano intenzione di fare la parte del villain e fu così che Stallone prese il loro posto. Proprio Sly chiese all’attore hongkonghese Jackie Chan di interpretare il personaggio di Simon Phoenix, ma lui era preoccupato dei risvolti che una parte del genere avrebbe avuto nella sua madrepatria e così declinò l’offerta. Per il ruolo definitivo di Phoenix si ripiegò su Wesley Snipes, l’unico attore in grado di fornire il giusto mix di humor, prestanza fisica e psicopatia al personaggio, e il ruolo di Spartan venne dato definitivamente a Sylvester. Dopo anche numerosi cambi di sceneggiatura, che venne scritta più e più volte, il film iniziò ad essere prodotto.