Disney: quali saranno le nuove coppie omosessuali?
Dal cinema di genere ai film d’animazione Disney: come è cambiato il mondo di concepire i rapporti omosessuali e quali saranno le nuove frontiere di una delle industrie cinematografiche più influenti?
I Moti di Stonewall di New York del 1969 (dai quali è stato tratto recentemente un film) hanno segnato l’inizio del movimento di liberazione omosessuale, largamente rappresentato anche dall’industria cinematografica.
Vi abbiamo già parlato in altre occasioni delle pellicole a sfondo LGTB (vedesi I 10 film LGBT che vi scalderanno di più il cuore) ma adesso vogliamo affrontare l’argomento omosessualità in rapporto al cinema d’animazione e in particolar modo al mondo Disney.
Sappiamo bene che in passato il cinema ha censurato o reso oggetto di schernimento i personaggi gay, presenti spesso solo in commedie o in film horror, dove venivano dipinti come orchi perversi e assassini.
Oggi invece finalmente la Fierezza Gay si mostra in tutte le sue forme, anche se purtroppo, per il riconoscimento dei diritti la strada sembra essere ancora lunga. Il cinema, però, puà sensibilizzare e denunciare la mancanza di rispetto e recentemente l’ha fatto con pellicole quali Pride (2014) e Carol (2015).
Sotto l’acronimo LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) si sono inseriti però anche personaggi appartenenti ai film d’animazione, si veda in tal caso ParaNorman (2012), cartone di genere horror realizzato tramite la tecnica dello stop-motion e candidato ai Premi Oscar. In una delle scene finali Mitch, il ragazzino dal corpo atletico, fa il primo “coming out” nella storia del cinema d’animazione rispondendo ad una ragazza (la sorella di Norman) che gli aveva timidamente chiesto un appuntamento:
Courtney: «Pensavo che una volta potremmo andarcene al cinema – non un film dell’orrore»
Mitch: «Che una bella idea Cathy. Credo che ti piacerà il mio fidanzato. È un assoluto maniaco del cinema!»
Disney: quali saranno le nuove coppie omosessuali? Ecco i possibili scenari LGBT
La Walt Disney Company, dal canto suo, non ha ancora fatto questo “grande” passo, ma tutto sembra pronto per introdurlo. La Casa di Topolino ha infatti nell’ultimo periodo prestato molta attenzione ai tempi che corrono, ed è probabilmente questo il motivo per cui gli ultimi suoi film d’animazione girano attorno al tema del femminismo: da Ribelle – The Brave (2012), prodotto Pixar che vede come protagonista Merida, una giovanissima principessa che vive di tiro con l’arco e che rifiuta ogni promessa di matrimonio forzato, a Frozen (2013), la cui regina Elsa trova la propria forza non nell’amore per l’altro sesso, ma nel legame familiare.
Dato che Elsa non ha espresso nessun apprezzamento sessuale, è diventata oggetto di una campagna social che ha sommerso (e che continua a farlo) i maggiori Network: #GiveElsaAGirlfriend è hashtag sin da subito rientrato nella top trend di Twitter. Esso rivendica il desiderio da parte dei fan di vedere per la prima volta una principessa lesbica che possa fungere da icona per le giovani ragazze che hanno rivalutato il proprio orientamento sessuale e che si sentono così incomprese in un mondo che guarda e giudica. La campagna è stata recentemente sostenuta pure da Idina Menzel, la doppiatrice originale di Elsa e cantante vincitrice del Premio Oscar per la Miglior Canzone con Let it Go, inno peraltro LGBT. Idina stessa ha risposto così ad un’intervista al Billboard Music Awards in cui le si chiedeva cosa pensasse della possibile omosessualità della regina del ghiaccio che potrebbe venir fuori nell’annunciato Frozen 2:
Penso sia fantastico. Disney deve farci i conti. Penso che troveranno una soluzione!
L’hashtag per Elsa non è stato l’unico: è stato infatti creato sullo stesso format l’hashtag #GiveCaptainAmericaABoyfriend, ideato dai fan desiderosi di poter assistere ad un “coming out” di Captain America (Chris Evans) nei confronti dell’amico Bucky Barnes (Sebastian Stan) all’interno del media-franchise Marvel Cinematic Universe.
Steve Rogers mostra infatti una passione incondizionata per suo miglior amico, tanto che i più attenti notano quanto questa non possa essere una semplice e pura amicizia, ma un qualcosa in più che va ben oltre l’affettuosità “fraterna”. Si sono scatenate così sul web fan artist di tutto il mondo con lo scopo di creare una divertente fan fiction sulla love story “Stucky”, appellativo creato dall’unione dei nomi dei due personaggi.
Ma la vera speranza prossima alla realizzazione perviene da Alla ricerca di Dory, sequel del Premio Oscar del 2004 per il miglior film d’animazione Alla ricerca di Nemo (2003). La pellicola uscirà nel nostro Paese il prossimo settembre mentre negli USA è già sbarcata nei cinema lo scorso 17 giugno con grande successo. L’omosessualità qui sembra provenire da un frame del film in cui vengono mostrate due donne accanto ad un passeggino: sarà la prima coppia lesbo del mondo Disney? Ed il fatto che la presentatrice Ellen DeGeneres, icona della comunità LGBT, sia la doppiatrice di Dory significherà qualcosa?
Comunque vadano le cose, siamo in trepidante attesa di scoprire il primo film d’animazione che contenga questa seria tematica. Così tanto che la nota rivista Cosmopolitan ha pure pubblicato lo scorso 31 maggio un articolo della geniale artista Isaiah Stephens dal titolo “12 Disney Princesses Who Fell In Love With Each Other” (12 Principesse Disney innamorate le une delle altre) in cui vengono mostrate alcune fan art tanto shockanti quanto intelligenti. Stravolgendo l’immagine canonica che noi tutti abbiamo in testa riguardo all’eterosessualità delle Principesse per eccellenza, Isaiah ha creato delle coppie lesbo e crossover all’interno del mondo dei Classici Disney. Dandoci un occhio in qualità di veri Disneyani, capiamo quanto queste coppie non siano affatto improvvisate, ma piuttosto frutto di una scelta accurata alla cui base ci sarà sicuramente stata una ricerca sulle introspezioni e comportamenti di ogni singola principessa.
Quali sono le coppie che hanno scaldato e agitato il web? Vediamole insieme!
Testo di Manuela Pernpruner