Disney+ | I migliori cortometraggi animati da vedere in streaming
Scopriamo alcuni dei corti più belli disponibili su Disney+, catalogati per voi in ordine cronologico.
Da un po’ di tempo Disney+ è arrivata anche in Italia, tenendoci in casa in compagnia anche con i bellissimi film d’animazione Disney, i film della Marvel e di Star Wars. Disney+ ci ha accontentati, con tantissimi prodotti che conosciamo a memoria e che non ci stanchiamo mai di vedere e con film originali che probabilmente verranno riprodotti fino alla nausea. Tra tutto ciò che la piattaforma streaming della Disney ci offre, ci sono anche i cortometraggi che hanno fatto la storia della casa di Walt Disney e della Pixar. Dei veri capolavori di pochissimi minuti, che hanno ricevuto sempre critiche positive e qualche volta anche alcune statuette d’oro. Abbiamo così deciso di catalogare e consigliarvi i migliori cortometraggi da vedere da soli o in compagnia dei vostri bimbi.
Steamboat Willie (1928)
Uscito il 18 novembre del 1928, Steamboat Willie è il terzo cortometraggio d’animazione della serie Mickey Mouse e il primo corto a essere distribuito, considerato come l’esordio dei personaggi Topolino e Minni. Oltre a questo è anche il primo cortometraggio ad avere una colonna sonora con musiche, effetti sonori e dialoghi, tutti sincronizzati.
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Topolino menestrello (1933)
Film diretto da Burt Gillett, anche Topolino menestrello fa parte della serie Mickey Mouse. Il film è un musical ambientato nell’Europa medievale e vede il menestrello Topolino dover salvare la principessa Minni dalla torre dov’è rinchiusa, dopo aver rifiutato di sposare Pippo, qui eccezionalmente nelle vesti di personaggio cattivo.
I tre porcellini (1933)
Diretto da Burt Gillett, I tre porcellini fa parte della serie Sinfonie allegre. Il corto racconta la celebre storia dei tre porcellini che devono scappare dal lupo cattivo e salvarsi la pelle. Il film ricevette una moderata accoglienza a New York, mentre spopolò in tutto il mondo, tanto da vincere l’Oscar al miglior cortometraggio d’animazione nel 1934 e partecipando al concorso della seconda Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
La lepre e la tartaruga (1935)
Diretto da Wilfred Jackson, La lepre e la tartaruga è un film d’animazione inserito nella serie Sinfonie allegre e basato sull’omonima favola di Esopo. Il corto è famoso soprattutto per aver introdotto all’interno del mondo dell’animazione il concetto della velocità, grazie all’animatore Hamilton Luske tramite delle linee dietro la figura disegnata, nel momento della corsa. Il corto vince – anche per questo motivi – l’Oscar al miglior cortometraggio d’animazione nel 1935.
I tre moschettieri ciechi (1936)
Diretto da David Hand, I tre moschettieri ciechi fa parte della serie Sinfonie allegre. Il corto non si basa su un soggetto preciso, ma prende ispirazione dal romanzo di Alexander Dumas, I tre moschettieri. Il corto è famoso per l’utilizzo per la prima volta dell’ombreggiatore, un dispositivo che espone alla luce dei volumi trasparenti, così da recuperare le ombre e disegnarle. L’uso di questa tecnica, da allora, ha aumentato il realismo delle figure.
Al vecchio mulino (1937)
Diretto da Wilfred Jackson e Graham Heid, anche Al vecchio mulino è un cortometraggio della serie Sinfonie allegre. Il film fu presentato e partecipò in concorso alla 5° mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il corto racconta la storia di un gruppo di animali che vivono all’interno di un vecchio mulino abbandonato, quasi distrutto da un grave temporale. Il corto è famoso soprattutto perché una sperimentazione per tecniche di animazione avanzate, come il comportamento realistico degli animali e gli effetti di illuminazione e colore. Il film vinse anche l’Oscar al miglior cortometraggio nel 1938.
Il brutto anatroccolo (1939)
Diretto da Jack Cutting, Il piccolo anatroccolo è l’ultimo corto della serie Sinfonie allegre. Anche questo corto vinse nella sua categoria l’Oscar nel 1940. Il corto si basa sull’omonima fiaba di Hans Christian Andersen.
Mr. Mouse takes a trip (1940)
Diretto da Clyde Geronimi, Mr. Mike takes a trip è uno dei corti della serie Mickey Mouse. Il cartone vede Topolino e Pluto viaggiare in treno, nonostante il divieto di portare cani. Questo film è particolare perché è l’unico corto di cui esista un video del doppiaggio di Walt Disney e Billy Blercher. Il video – lungo circa dieci minuti e in bianco e nero – riprende delle prove di doppiaggio del creatore di Topolino.
Topolino fa tardi (1947)
Diretto da Charles A. Nichols, Topolino fa tardi racconta la storia di Topolino che aveva completamente dimenticato l’appuntamento con Minni e che cerca di affaticarsi per arrivare in tempo, aiutato dall’amico Pluto. Il corto è noto soprattutto per essere l’ultimo della serie in cui la voce di Topolino è quella di Walt Disney, sostituito poi da James MacDonald.
Tin Toy (1988)
Diretto da John Lasseter, Tin Toy racconta la storia di Tinny, un giocattolo che si accorge molto presto di essere in pericolo nelle mani del suo neonato padrone. Il corto è il primo film d’animazione computerizzata che vinse il premio Oscar. Il film gettò le basi di quello che sarebbe stato il primo lungometraggio in animazione computerizzata, che entrò nel cuore di tutti: Toy Story.
Il gioco di Geri (1997)
Diretto da Jan Pinkava, Il gioco di Geri è ambientato in autunno e vede Geri – il protagonista – iniziare una partita a scacchi contro se stesso, diventando a ogni mossa un Geri diverso. Anche questo è un corto sperimentale, in cui si studiò l’animazione umana, la simulazione dei vestiti e la modellazione per subdivision surface.
Pennuti spennati (2000)
Diretto da Ralph Eggleston, Pennuti spennati racconta la storia di un gruppo di uccellini che combatte per mantenere il proprio posto su un cavo dell’alta tensione. Un giorno le loro lotte vengono interrotte dall’arrivo di un grande pennuto. Il film vinse nel 2002 l’Oscar nella categoria miglior cortometraggio d’animazione.
Destino (2003)
Iniziato da Walt Disney e Salvador Dalì, Disney è stato completato nel 2003 da Walt Disney Company. I disegni del corto vennero realizzati dall’artista spagnolo in otto mesi, ma a causa di problemi finanziari il progetto fu abbandonato. Il film fu premiato nel 2003 al festival internazionale del film d’animazione di Annecy, in Francia e ricevette una nomination agli Oscar l’anno successivo.
One man band (2005)
Diretto da Andrew Jimenez e Mark Andrews, One man band è legato alla saga dei film Cars – motori ruggenti. Presenta la vicenda di due uomini d’orchestra che si contendono a colpi di musica l’offerta di una bambina. Il film ha vinto il Platinum Grand Prize al Future Film Festival di Bologna e ha ricevuto anche una nomination agli Oscar.
L’attacco di Jack Jack (2005)
Diretto da Brad Bird, L’attacco di Jack Jack nasce come spin off de Gli incredibili – un “normale” famiglia di supereroi. Il corto in questione è particolare soprattutto per le tante citazioni, come la palla presente già nel secondo corto della Pixar o il fatto che Jack Jack abbia molti poteri simili a quelli dei supereroi già noti, come la capacità di infiammarsi della Torcia Umana o la vista a raggi X di Superman.
Il tuo amico topo (2007)
Diretto da Jim Capobianco, Il tuo amico topo si basa sui personaggi di Ratatouille. Nel prodotto, il topo protagonista del film spiega come in realtà i topi e gli uomini siano destinati a essere amici. Il corto è il primo realizzato in gran parte in animazione tradizionale, con intermezzi di tecniche di animazioni come CGI, stop-motion e simulazione di videogame.
Quando il giorno incontra la notte (2010)
Diretto da Teddy Newton, Quando il giorno incontra la notte è un corto in CGI, in cui vengono uniti elementi disegni a mano con animazione a computer. Questo è il primo prodotto della Pixar a essere stato concepito con il 3D nativo, invece di essere applicato solo nella post-produzione.
La luna (2011)
Diretto da Enrico Casarosa, il corto – primo prodotto diretto da un regista italiano – racconta la storia di un bambino che viene portato sulla barca “La Luna” per vedere il lavoro di suo padre e del nonno. Per fare questo piccolo film, la Pixar si è ispirata a Massimo Troisi per realizzare le movenze dei personaggi.
Piper (2016)
Diretto da Alan Barillaro, Piper racconta la storia di un piovanello che deve imparare a vivere da solo e deve combattere contro la sua idrofobia, incoraggiato dalla propria madre. Il film, presentato prima del film Ribelle – The Brave, ha vinto il premio Oscar nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione nel 2017.
Purl (2018)
Diretto da Kristen Lester, Purl è il primo corto della categoria SparkShort e racconta la storia difficile di un gomitolo di lana che cerca di farsi strada nel mondo del lavoro. Il corto ha avuto tantissime critiche positive, soprattutto per il tema trattato, quello dell’affermazione nel mondo del lavoro.
Bao (2018)
Bao racconta la storia di una madre cinese-canadese, che sta soffrendo per la sindrome del nido vuoto e che ottiene ben presto la possibilità di essere di nuovo madre, nel momento in cui un baozi da lei cucinato diventa un bambino. Diretto da Domee Shi, il film ha vinto il premio Oscar come miglior cortometraggio.
Float (2020)
Diretto da Bobby Rubio, Float è uno dei primi corti realizzati direttamente per Disney+. Il film sensibilizza sul tema dell’autismo e ha avuto fin da subito un successo strepitoso. Nel corto, con grazia e dolcezza, un padre scopre che suo viglio è diverso dagli altri bambini e per sfuggire ai giudizi altrui, lo tiene lontano dagli occhi indiscreti. Quando però le capacità del figlio diventano pubbliche, deve decidere se continuare a nasconderle o accettare suo figlio.
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Corto circuito (2020)
Corto circuito è una serie di cortometraggi, in cui indipendenti lanciano le loro idee per un corto e lavorano con altri per realizzare il prodotto. La serie è composta da quattordici corti, il cui “obiettivo di questo programma innovativo è correre rischi sia nello stile visivo che nella narrativa, sia trovare nuove voci in studio e sperimentare nuove innovazioni tecniche”.