Drive: la spiegazione del finale del film con Ryan Gosling

Drive è un film con un finale molto amaro, quasi inaspettato, viste le premesse delle prime scene...

Drive è un dramma-thriller del 2011 diretto da Nicolas Winding Refn (Solo Dio perdona, The Neon Demon) e interpretato da Ryan GoslingCarey MulliganBryan Cranston.

Drive Cinematographe.it

Un intreccio mafioso e sentimentale quello raccontato nel capolavoro di Refn, Drive,  dove un uomo misterioso (Ryan Gosling) oltre ad essere un pilota (Driver), svolge diversi altri lavori tra cui anche quello di autista di rapinatori seriali. Il ragazzo dello scorpione, ha un passato di cui non parla mai, un presente fin troppo frenetico e un futuro incerto: l’unica cosa sicura – ad un certo punto della sua vita – è Irene, la vicina di casa del suo capo. Una donna con un bambino che ha un marito in carcere e che vive la propria esistenza come ogni ragazza madre riesce a fare. Tra conti in sospeso e desiderio di cambiare vita, il pilota si troverà a dover affrontare un impegno molto grosso e dal quale sarà difficile estraniarsi, per il resto della vita.

Drive: la spiegazione del finale

Drive Cinematographe.it

Lui (Ryan Gosling) è un uomo multitasking con più di un lavoro: dal pilota allo stuntman, fino all’autista per rapinatori. Lei è la bella e dolce Irene (Carey Mulligan) una ragazza che ha praticamente un solo difetto, il marito. E poi ci sono gli altri, bugiardi, mafiosi e senza scrupoli. L’amore è il vero protagonista di questa pellicola-capolavoro degli ultimi anni: il pilota, innamorato di Irene, arriverà ad aiutare anche il marito di lei, Standard (Oscar Isaac) a compiere una rapina, affinché possa ripagare i propri debiti e tornare a vivere una vita serena accanto a moglie e figlio.

La sceneggiatura è stata scritta da Hossein Amini (Le ali dell’amore), e per certi aspetti la parte poi vista sul grande schermo si discosta dallo script originale. Dirver, il personaggio interpretato da Ryan Gosling è un uomo complicato con la tendenza ad arrabbiarsi e a “scattare” improvvisamente, causando anche non pochi problemi. Il desiderio di riscattarsi e cambiare vita lo riversa su altri, arrivando anche al punto di sacrificare la propria libertà, aiutando il nemico in amore. Sembra che dietro Dirver esista la voglia irrefrenabile di cambiare vita e il suo punto fermo è rappresentato da Irene e da suo figlio, due persone che, di fatto, non potrà mai avere. Per questo motivo nella scena finale in cui si scontra con Bernie che muore in seguito ad una pugnalata, Driver non solo non prende i soldi (che avrebbero potuto aiutarlo a ricominciare, ricordandogli però ogni giorno come sono stati “guadagnati”), ma abbandona Bernie sull’asfalto, sale sulla sua automobile e dopo un paio di minuti di riflessione, mette in moto e se ne va.

Il pilota guida verso una destinazione sconosciuta, mentre poi la scena si sposta su Irene che bussa alla porta di Driver, senza però ricevere risposta. Il finale dunque è molto amaro per chi si aspettava che Irene e il pilota potessero vivere insieme felici e contenti. Lui prende la decisione più saggia: quella di sparire per non avere ripercussioni, ma soprattutto per proteggere, ancora una volta, Irene e il piccolo Benicio.