Dumbo: il live-action di Tim Burton è adatto all’età dei vostri bambini?
Dumbo è un film che indubbiamente attrae tutta la famiglia, ma i cui contenuti potrebbero non essere adatti a un pubblico di piccolissimi. Vediamo insieme perché!
L’attesa versione live-action firmata Tim Burton del classico Disney strappalacrime – Dumbo – è finalmente nelle sale dal 28 marzo, ma sarà adatto all’età dei vostri bambini? Una domanda lecita, dal momento che – al di là dell’indiscutibile tenerezza e simpatia che il piccolo elefantino dalle orecchie giganti suscita – già la trama del film d’animazione del 1941 conteneva elementi piuttosto duri e drammatici, tali da aver “traumatizzato” intere generazioni di fruitori di cartoni animati.
Ma come ha approcciato Tim Burton il materiale di partenza? Quali sono gli elementi che potrebbero rendere il suo Dumbo più o meno adatto, a seconda dell’età dei piccoli spettatori? Cerchiamo di capirlo insieme!
Dumbo: quali sono i temi positivi del live-action di Tim Burton?
I temi positivi del live-action dedicato a Dumbo sono molti, alcuni dei quali ancor maggiormente sottolineati nella versione di Tim Burton, rispetto a quella del classico Disney. Dumbo è un film che parla di valori importanti e fondamentali, primo fra tutti quello della famiglia, reso attraverso il rapporto indissolubile e imprescindibile che lega il cucciolo alla propria mamma, crudelmente allontanata dal circo solo per aver difeso istintivamente il suo piccolo dallo schernimento del pubblico, per via delle grandi orecchie, ed evidente anche nel rapporto fra i protagonisti umani, uniti non solo da legami di sangue ma anche di profondo affetto ed empatica collaborazione, per raggiungere un nobile fine comune.
C’è poi il tema positivo di come un’effettiva disabilità (come quella di nascere con orecchie enormi, tali da impedire addirittura di camminare agevolmente) possa celare importanti risorse (come quella di saper volare), precluse a chi beneficia della “normalità”.
Dumbo, inoltre, sottolinea il valore sacrosanto della libertà, soprattutto in un mondo votato al consumismo spregiudicato, capace di calpestare senza alcuno scrupolo i diritti di chi viene sfruttato a vantaggio del guadagno dei suoi aguzzini.
Dumbo: ci sono scene di violenza?
La realtà del circo è – ahimè – crudele, ed era inevitabile mostrarla in Dumbo, dato il messaggio del film. Tuttavia, il modo violento e coercitivo in cui gli animali vengono trattati, è reso visivamente in modo piuttosto edulcorato, tale da non essere troppo disturbante per la sensibilità dei bambini. L’elemento potenzialmente più inquietante sono invece le atmosfere cupe che il regista costruisce attorno alla realtà del circo e alle sue dinamiche, in particolore nell’utilizzo del trucco degli artisti e nella rappresentazione dell’isola in cui vengono tenuti in cattività gli animali feroci, le cui ombre assumono una dimensione spettrale che potrebbe spaventare i più piccoli.
Dumbo: il live-action mostra scene di sesso e amore?
Come ci si potrebbe aspettare, Dumbo è un film privo di elementi sessuali inappropriati per la tenera età degli spettatori, mostrando come unica forma d’amore quello familiare (se escludiamo l’intesa mai esplicitata fra Holt e Colette), esaltando il potere di un abbraccio e del profondo rispetto per l’altro ma anche del ricordo, che permette di sopportare l’assenza dei propri cari rivolgendo loro il proprio pensiero, e restando così ugualmente connessi.
Dumbo: il film presenta parolacce o linguaggio inappropriato?
Dumbo non presenta controindicazioni per quanto riguarda il tipo di linguaggio utilizzato, mai scurrile o non adatto ai più piccoli.
Dumbo: da che età portare i vostri bambini al cinema
Per concludere, Dumbo è un film alla portata dei bambini a partire da circa 7 anni di età, non solo per via degli elementi che potrebbero impressionare i più piccoli, ma soprattutto perché il significato profondo della storia può essere difficilmente colto ad un’età inferiore. Inoltre, la scarsità di scene buffe, in grado di suscitare una diretta ilarità, al di là delle dinamiche della trama, lo renderebbero piuttosto noioso ad un pubblico di piccolissimi, la cui attenzione e curiosità si esaurirebbero una volta soddisfatte dall’aver visto i volteggi dell’elefantino volante.