Ecco perché non fare il sequel di Alien: Covenant sarebbe una follia
I rumor che circolano nell'ambiente parlano di una possibile chiusura anticipata del franchise di Alien, è possibile tuttavia che il sequel di Alien: Covenant non veda mai la luce? Forse, ma sarebbe una totale follia
In queste ore una fonte vicina a Disney e FOX avrebbe dichiarato che il franchise di Alien, così come lo conosciamo, sarebbe ufficialmente terminato con Alien: Covenant. Le motivazioni di tale scelta sarebbe additabili al fatto che il film diretto da Ridley Scott non ha particolarmente impressionato al box office USA (cosa che invece è stata fatta più che rapidamente a quello internazionale) e le recensioni particolarmente contrastati da parte della critica e dei fan.
Insomma, a quanto pare, “la bestia ha quasi esaurito le sue batterie” come aveva dichiarato lo stesso Scott in un’intervista di qualche settimana fa, in realtà i fatti sono ben altri. I rumor che circolano in questi giorni in casa 20th Century Fox sono una sorta di effetto naturale dell’acquisizione di Disney. Quando due modi differenti di lavorare e d’intendere il cinema si uniscono è naturale che vadano riconsiderate strategie aziendali e piani business, ma ovviamente senza distruggere ciò che è stato creato.
Alien: Covenant ha incassato 240 milioni di dollari a livello internazionale (secondo le stime di IMDB) a fronte di un budget di produzione di 97 milioni di dollari. Leggendo questi dati si può facilmente dedurre che il sequel di Prometheus non è andato bene come il predecessore ma lungi lontanamente dall’essere un flop al box office. L’errore forse che si può imputare a Ridley Scott è quello di aver “accontentato” i fan, deviando dal percorso iniziale di Prometheus e rientrando bruscamente in un contesto molto più familiare alla quadrilogia originale, ma questo non significa che Alien: Covenant sia un film inguardabile, sia chiaro, poi ciascuno ha la sua idea.
Dunque scartata la teoria che il film sia stato un flop commerciale ora vediamo altre possibili cause che potrebbero portare alla chiusura del franchise di Alien. Tra quelle elencate nei giorni scorsi il fatto che l’acquisizione di Disney potrebbe avere ripercussioni sui possibili film R-Rated (e Alien: Covenant era una di questi) ma anche qui non è del tutto esatta come ipotesi. FOX detiene i diritti (ora sotto Disney) di film R-Rated come Deadpool, di serie TV come American Horror Story (non R-Rated ma R15+ che comunque vuol significare contenuti a sfondo sessuale e violento abbastanza forti) e altre proprietà che hanno comunque un taglio thrilling e violento, pensate davvero che il controllo di Disney voglia dire edulcorare e annacquare tutti i prodotti FOX? Ma assolutamente no, vedreste mai un film come Deadpool senza il lato R-Rated? Ovviamente no! Anche qui le strategie aziendali sono ancora in fase di definizione e risulta tuttavia veramente difficile pensare a un futuro per 20th Century Fox senza film R-Rated.
Tuttavia se proprio dovesse avverarsi un futuro catastrofista che vedrà il tramonto anticipato sulla saga di Alien, questo non può che essere una vera follia. Sarebbe un danno per i fan che si aspettano di vedere come finirà l’epopea spaziale di Daniels e di Tennessee ma soprattutto che ruolo avrà David nell’universo di Alien. Insomma non fare il sequel di Alien: Covenant sarebbe una follia sotto tutti i punti di vista anche perché la saga di Prometheus rimarrebbe clamorosamente monca e priva di finale con un gap temporale tra il primo Alien e altri eventi precedenti ancora tutto da chiarire. FOX si ritroverebbe con un’opera incompiuta e lacunosa sotto tanti punti di vista.
Ridley Scott è ora impegnato nel press tour di Tutti i soldi del mondo, a breve sapremo sicuramente ulteriori notizie sul futuro di Alien.