El Patron del mal: la vera storia di Pablo Escobar, tra film e serie tv
Un viaggio tra i film e le serie tv che hanno raccontato la vita e i crimini del celeberrimo narcotrafficante colombiano Pablo Escobar.
Fra i più conosciuti criminali del dopoguerra merita sicuramente una menzione Il Re della cocaina Pablo Escobar, narcotrafficante colombiano che fra gli anni ’80 e i primi ’90 è stato l’indiscusso Numero 1 del traffico di droga mondiale, esportando attraverso il suo Cartello di Medellín la stragrande maggioranza della cocaina circolante nel Nord America e in Europa. Nel corso della sua lunga carriera malavitosa, cominciata nel 1975 e terminata con la sua morte (per uccisione) il 2 dicembre del 1993, Pablo Escobar si è confrontato con gli Stati Uniti, perennemente a caccia della sua estradizione per fermare il traffico di droga verso il suolo americano, con i rivali del Cartello di Cali e ovviamente con le autorità colombiane, con le quali raggiunse uno storico e grottesco accordo per la sua carcerazione ne La Catedral da lui costruita, più somigliante a una prigione di lusso che a una vera e propria cella.
Una vita da film, fatta di violenza verso tutti i principali oppositori, dei più sfrenati eccessi e di tante amanti più o meno illustri, come la giornalista colombiana Virginia Vallejo, conclusasi inevitabilmente con una sparatoria durante un’operazione congiunta fra autorità colombiane, intelligence statunitense e la DEA.
Inevitabile quindi, con i tempi necessari a metabolizzare quanto avvenuto e a mettere in piedi produzioni degne della storia, l’interesse dell’industria audiovisiva per questo personaggio tanto spregevole quanto affascinante, che ha portato a una recente esplosione di film e serie tv a lui dedicate. Noi di Cinematographe abbiamo quindi tracciato un bilancio delle pellicole e delle serie televisive legate a Pablo Escobar, in modo da avere un quadro generale di quanto prodotto finora su questo controverso personaggio.
Pablo Escobar: film e serie tv sul narcotrafficante più famoso del mondo
I film più celebri legati a Pablo Escobar: Blow ed Escobar: Paradise Lost
Fra le prime pellicole a trasporre sul grande schermo le vicende di Pablo Escobar c’è Blow, film del 2001 con protagonisti Johnny Depp e Penelope Cruz. Il film racconta la triste vicenda di George Jung, narcotrafficante americano attivo nell’esportazione di droga da Colombia a Stati Uniti nel momento dell’apice del Cartello di Medellín, al punto da diventare un uomo fidato dello stesso Escobar, interpretato da Cliff Curtis. Anche se il capo del Cartello rimane sullo sfondo della vicenda, è possibile percepire la sua inquietante capacità comunicativa e tutta la potenza economica e dissuasiva del suo impero, che l’hanno portato a diventare uno degli uomini più ricchi del mondo e a controllare parte delle istituzioni colombiane.
Un’altra pellicola particolarmente apprezzabile è Escobar: Paradise Lost, opera prima del regista italiano Andrea Di Stefano. Il Re della cocaina trova in questo caso uno dei migliori interpreti possibili, ovvero il formidabile attore portoricano Benicio del Toro, capace di rendere con i suoi fulminanti sguardi e la sua inimitabile presenza scenica tutta la pericolosità e la spregiudicata follia di Pablo Escobar. Pur non essendo completamente aderente alla realtà, Escobar: Paradise Lost ha il merito di gettare la luce sul concetto di onore e famiglia del criminale e di raccontare con sguardo cinico e disincantato il lasso di tempo immediatamente precedente alla carcerazione volontaria di Escobar, con i conseguenti regolamenti di conti e la frenetica attività volta a nascondere e salvaguardare il suo immenso patrimonio.
Le serie televisive: Narcos e Pablo Escobar: El Patrón del Mal
A riportare alla ribalta la figura di Pablo Escobar negli ultimi anni è stata la serie televisiva Netflix Narcos (2015), le cui prime due stagioni sono incentrate proprio sulla repentina ascesa e sul lento e inesorabile declino del criminale. Con una prova strepitosamente immersiva, Wagner Moura dà corpo, volto e anima a un Escobar tanto disprezzabile tanto ammaliante, tanto arrogante con i nemici quanto premuroso con la famiglia, tanto apparentemente invincibile quanto sempre più umano con l’avvicinarsi dell’inevitabile fine. La ricostruzione storica delle vicende è esemplare, e la molteplicità dei punti di vista conferisce profondità, ritmo e sostanza alla narrazione. Un viaggio esaltante e doloroso nella parabola del criminale e nel suo conseguente vortice distruttivo, indispensabile per chi desidera indagare la figura di Pablo Escobar in ogni sua sfaccettatura, da quella più feroce a quella più intima.
Prima di Narcos, a raccontare la storia del più celebre criminale colombiano era stata la fiction colombiana del 2012 Pablo Escobar: El Patrón del Mal, anch’essa disponibile per tutti gli abbonati al servizio di Netflix. Uno sforzo produttivo enorme per il paese sudamericano, con ben 74 episodi dal budget di circa 150.000 dollari l’uno realizzati, 1300 attori impiegati e più di 400 location sfruttate. Uno show non esente da difetti, ma che racconta con un grado di dettaglio ancora maggiore e senza mai indorare la pillola un decennio fondamentale della recente storia della Colombia.
Le produzioni più recenti: Loving Pablo e Barry Seal – Una storia americana
Gli ultimi mesi hanno visto una vera e propria esplosione di titoli legati a Pablo Escobar. A inaugurare la successione è stato The Infiltrator, in cui Bryan Cranston, universalmente conosciuto per il ruolo di Walter White in Breaking Bad, interpreta Robert Mazur, un agente della U.S. Customs and Border Protection infiltratosi sotto copertura nell’organizzazione malavitosa di Escobar. Anche se la figura di Escobar è assente, la pellicola riesce a mettere abilmente in scena i meccanismi più subdoli e controversi del nacrotraffico da lui gestito, anche grazie a un eccellente cast e a un’ottima fotografia, che diventa un vero e proprio valore aggiunto del film.
Arriviamo quindi alla stretta attualità con Barry Seal – Una storia americana, spumeggiante pellicola interpretata da Tom Cruise sulla vita dell’aviatore americano Barry Seal. Il protagonista è celebre per avere messo in piedi un vero e proprio commercio sulle nuvole, trafficando armi, droga, foto e informazioni per chiunque lo pagasse, dal governo americano ai narcotrafficanti. Barry Seal interagisce con un Pablo Escobar (interpretato da Mauricio Mejía) non ancora al suo apice, ma già capillarmente inserito nel traffico di droga.
Dopo la presentazione a Venezia 74, arriverà prossimamente in sala Loving Pablo, in cui Javier Bardem e Penélope Cruz mettono in scena la torbida e perversa relazione fra Pablo Escobar e Virginia Vallejo, giornalista colombiana sua amante per anni. Una pellicola non particolarmente originale e rischiosa, che ha però il merito di mostrare da un punto di vista alternativo, intimo e tutto al femminile, vicende già note agli appassionati di questo folle, ignobile ma carismatico criminale, che sicuramente il mondo del cinema continuerà a raccontare anche negli anni a venire.