Elvis: la storia vera dietro al film diretto da Buz Luhrmann
La storia vera alla base del nuovo film di Buz Luhrmann, Elvis, che racconta la vita e l'ascesa del Re del Rock and Roll Elvis Presley.
Elvis, biopic diretto da Baz Luhrmann, ben accolto dalla critica e uscito nelle sale il 22 giugno 2022, racconta, come suggerisce il titolo, la vita, l’ascesa e il successo mondiale di Elvis Presley. Icona del rock and roll, tra i più celebri cantanti della Storia e chiamato The King, Il Re, o Re del Rock and Roll, Elvis Presley ha avuto un’influenza mai vista sulla cultura statunitense e su quella internazionale, famoso anche per il suo modo di muoversi durante le numerosi esibizioni in tutto il mondo. Scomparso a soli 42 anni a causa di un arresto cardiaco, probabilmente dovuto all’assunzione di differenti medicinali, tra cui anche massicce dose di barbiturici, dall’artista utilizzati principalmente per combattere l’insonnia. Elvis Presley soffrì di depressione e col passare degli anni iniziò ad assumere stimolanti, anfetamine e tranquillanti cadendo in uno stato depressivo dopo il divorzio dalla moglie. Il film di Baz Luhrmann si concentra in gran parte sul complesso rapporto tra Elvis Presley, interpretato da Austin Butler, e il suo avido manager, il colonnello Tom Parker, volto di Tom Hanks.
Chi era Tom Parker
Tom Parker è nato nel 1909 nei Paesi Bassi. All’età di 19 anni è immigrato illegalmente negli Stati Uniti tramite una nave mercantile, passando probabilmente attraverso il Canada. Una volta giunto in America, prestò servizio nell’esercito americano. Ci sono state numerosi informazioni avute nel corso degli anni sulla figura del colonnello che comunque rimane tutt’ora un personaggio misterioso. Secondo un articolo dello Smithsosian Parker si rifiutò sempre di lasciare gli Stati Uniti, dicendo di essere originario dell’Huntington, nel West Virginia, e non era neanche un vero colonnello. Durante il suo periodo nell’esercito, prestò infatti servizio come soldato semplice e la sua carriera finì nell’ignominia con una condanna, dopo essersi assentato nel 1932; venne poi rilasciato dopo aver avuto un esaurimento nervoso. Anni dopo, quando la leva venne ripristinata durante la Seconda Guerra Mondiale, si dice che Parker mangiò fino a pesare più di 130 chili nel tentativo di essere giudicato inadatto a prestare nuovamente servizio.
Sempre secondo lo Smithsonian e alcune teorie sull’oscuro passato di Parker, l’uomo era fuggito dai Paesi Bassi dopo aver commesso un omicidio. Un giornalista ricevette una soffiata secondo cui Parker nel maggio del 1929 aveva lasciato il Paese senza informare la propria famiglia e una lettera anonima affermava che aveva ucciso la moglie di un fruttivendolo. Dopo alcuni scavi effettuati, il giornalista scoprì che l’omicidio era avvenuto proprio nel maggio 1929 e il punto in cui era avvenuto l’omicidio distava pochi metri da quella che era stata, nel 1929, la casa dei Parker. I membri della sua famiglia ricordarono che il figlio aveva lavorato facendo delle consegne per un fruttivendolo della zona, anche se non riuscivano più a ricordare di chi si trattasse esattamente. Nessuna solida prova è mai stata presentata a dimostrazione di questa teoria, ma secondo alcuni tra cui la giornalista Alanna Nash, che curò la biografia di Parker, il colonnello ha davvero commesso quel reato.
Il colonnello Tom Parker iniziò a gestire atti musicali alla fine degli anni ’30. A quel tempo, Parker era interessato a cantanti che si adattassero allo stile più in voga, e le star di quegli anni erano Bing Crosby, Ella Fitzgerald e Frank Sinatra. Tra le prime star di cui gestì parte della carriera ci fu Eddy Arnold. Parker si trasferì con il cantante a Nashville, dove iniziò a costruire la sua reputazione e immagine. Nel 1948 Parker ottenne, secondo il New York Times: “il titolo di colonnello onorario dal governatore della Louisiana Jimmie Davis ed è stato da quel momento in poi che ha chiesto di essere chiamato colonnello“. Fu solo nel 1955 che sentì parlare di un ragazzo di nome Elvis Presley, caratterizzato da uno stile e una melodia diversi che attirarono notevolmente l’attenzione di Parker. Le influenze di Presley includevano artisti come Sister Rosetta Tharpe, interpretata nel film Elvis da Yola, e Little Richard, interpretato da Alton Mason.
A quel tempo, Parker gestiva un cantante di nome Hank Snow, David Wenham nel film e chiese a Presley di aprirne alcuni concerti. Elvis Presley si esibì spesso in apertura per Hank Snow e il colonnello volle incontrare i genitori del Presley e il suo manager Bob Neal. Parker li convinse ad assumerlo come suo consigliere e guida professionale e nello stesso anno lo stesso Presley accettò l’offerta. A quel tempo, Presley stava registrando canzoni con la Sun Records, tra cui That’s When Your Heartaches Begin, e durante i quali incontrò pionieri come B.B. King, interpretato nel film da Kelvin Harrison Jr.. Una volta che Parker venne coinvolto, si occupò anche dell’interrompere la collaborazione tra Presley e la Sun Records. Nel novembre del 1955, la RCA Records firmò un contratto con Elvis Presley per l’allora scioccante cifra di 35.000 dollari.
La nascita del Re del Rock and Roll
La prima registrazione dell’artista per la RCA è stato il classico del 1956 Heartbreak Hotel, che ha raggiunto la vetta delle classifiche musicali per settimane e la RCA ha venduto milioni di dischi. Nel 1956, il contratto tra Elvis Presley e Bob Neal terminò del tutto e Elvis firmò con Parker, dando ufficialmente inizio al loro sodalizio. Il contratto, secondo il New York Times, affermava che Parker era “l’unico ed esclusivo consigliere, rappresentante personale e manager” di Presley. In breve tempo Elvis Presley era ovunque e sempre nel 1956, sulla scia dell’uscita di Heartbreak Hotel, Presley aveva riscontrato un successo mai visto in tutto il Paese, particolarmente adorato dal pubblico dei giovanissimi. Solo a Las Vegas, di fronte a una audience più avanti con l’età, Elvis incontrò qualche difficoltà. Las Vegas in quel periodo stava attraversando una transizione e forse non era pronta per Elvis, ma di certo quella prima volta non fu anche l’ultima. Quell’anno il cantante firmò un contratto di multi-immagine con la Paramount. E la canzone Love Me Tender e il film con lo stesso nome ebbero un grande successo.
Nel 1958 Elvis Presley si arruolò nell’esercito, e anche in questo Parker vide un’opportunità per fare in modo che la figura di Presley rimanesse interessante per il pubblico. Secondo History: “il colonnello Tom Parker ha continuato a pubblicare i singoli registrati da Presely prima della sua partenza, mantenendo i soldi in arrivo regolari e il suo cliente più famoso nell’immaginario collettivo“. Il servizio di Presley doveva durare due anni: iniziò a Fort Hood in Texas e si trasferì poi nella Germania occidentale. Avrebbe anche potuto prestare servizio come interprete, ma rifiutò, seguendo il consiglio di coloro che affermarono che sarebbe stato meglio completare il servizio tradizionale. Durante quegli anni Presley incontrò l’allora quattordicenne Priscilla Ann Wagner, interpretata nel film da Olivia DeJonge, con cui si sposò nel 1967.
Nel marzo del 1960, Presley fu congedato con onore e due mesi dopo fecea un delle sue più importanti apparizioni al The Frank Sinatra Times Show: Welcome Home Elvis. L’episodio venne poi ricordato negli anni come un momento culturale ineguagliabile, quando Sinatra e Presley cantarono insieme. Il duetto venne definito: “un ponte tra i rubacuori di due generazioni”. Elvis per apparire durante lo show venne 125.000 dollari, che oggi corrispondono a 1,17 milioni di dollari. Secondo il New York Times, nel 1964 il colonnello Tom Parker aveva trasformato Elvis Presley in “un impero commerciale che valeva 35 milioni di dollari“, guadagnando la metà dell’artista. A causa del controllo esercitato da Parker sulla carriera del giovane Re del Rock and Roll gli venne attribuito l’appellativo di “sorvegliante machiavellico“.
Il primo declino di Elvis Presley e la rinascita
Durante anni ’60, secondo il Rolling Stone: “Elvis ha recitato in scadenti film di serie B scadenti, realizzando colonne sonore senza vita, mentre nuovi artisti come i Beatles e Bob Dylan lo facevano sembrare una vera e propria reliquia“. Molti accusano Parker dell’iniziale declino di Presley: il colonnello volle correre pochi rischi e rifiutò opportunità che si sarebbero potuto rivelare un successo. Si dice che rifiutò l’offerta per Presley di interpretare Tony in West Side Story. Presumibilmente non pensava che essere un membro di una banda sarebbe stato un bene per l’immagine di Presley. Ma poi, nel 1968, Elvis iniziò quello che viene spesso definito il suo “ritorno”, registrando uno speciale televisivo, anch’esso intitolato semplicemente Elvis, che comprendeva una serie di successi, tra cui Suspicious Minds, considerato il suo brano migliore.
A seguito del successo dello speciale Presley iniziò a preferire le esibizioni dal vivo. Nel 1969 tentò nuovamente uno spettacolo a Las Vegas. Questa volta, di fronte a 2.000 persone, realizzò quella che venne definita “la performance di una vita“. Indossando il suo iconico costume di karate, diede alla folla tutto ciò che voleva. Lo spettacolo di Las Vegas segnò così una rinascita per Elvis Presley. Ha ripreso ad andare tournée, anche in luoghi importanti come al Madison Square Garden, e il colonnello Tom Parker ha ricominciato a negoziare tariffe più elevate. Il 14 gennai del 1973, Presley fu protagonista di quello che si rivelò essere uno degli ultimi momenti salienti della sua carriera. Si trattò dell’Aloha dalle Hawaii via Satellite, un concerto dal vivo che ha utilizzato la tecnologia satellitare per trasmettere la sua esibizione in tutto il mondo.
Presley prese ispirazione dal viaggio trasmesso in Cina del presidente Richard Nixon, durante il quale Nixon ripristinò le relazioni diplomatiche con la nazione. Più tardi, quello stesso anno, le cose iniziarono a cambiare. Parker negoziò un affare vendendo, secondo Billboard, l’intero catalogo di Elvis Presley, una raccolta di oltre 1.000 registrazioni, alla cifra di 5,4 milioni di dollari. La raccolta diventò poi uno degli archivi più preziosi della musica di Presley. Ma secondo l’affare Elvis non avrebbe ricevuto royalties per il suo lavoro registrato prima della sua morte. Venne poi intentata una causa contro la RCA e Parker stesso successiva alla morte di Presley. Alla fine fu raggiunto un accordo nel 1983. Nella prima metà degli anni ’70, Presley faceva già uso di droghe e soffriva di depressione.
Gli ultimi anni e le ultime offerte per Elvis Presley
Gli venne offerta la grande opportunità di recitare nel film A Star is Born, da parte di Barbara Streisand. Secondo quando riferito Presley non vedeva l’ora di interpretare il ruolo, che considerava una possibilità di dare una svolta alla sua carriera. Ma Parker chiese che Presley venisse pagato 1 milione di dollari per recitare nel ruolo, pretendo inoltre il 50% dei profitti del film. La Streisand decise così di declinare l’offerta. Negli ultimi anni di vita di Elvis Presley, gli venne poi data la possibilità di suonare all’estero in vari Paesi per milioni di dollari, ma il colonnello Parker rifiutò sempre. Il 16 agosto del 1977, Presley morì per un arresto cardiaco, e Parker continuò ad esercitare il controllo sulla carriera postuma dell’artista.
Secondo un articolo del 1997 del Washington Post: “Quando il cantante morì nell’agosto del 1977, la prima cosa che Parker disse a un collaboratore fu che non sarebbe cambiato nulla“. Negli anni successivi, Parker continuò a gestire l’eredità di Presley, tra numerose battaglie legali. Il 21 gennaio 1997 Parker morì all’età di 87 anni. L’articolo del Washington Post dichiarava anche: “la stretta sulla carriera di Elvis Presley da parte di Tom Parker ha fatto guadagnare al colonnello un sacco di soldi, ma ha rovinato uno dei più grandi eventi del secolo“.