Eternals: spiegazione del finale e delle scene post credits
Scopriamo insieme le due sequenze dopo i titoli di coda del cinecomic Marvel, dal 3 novembre nelle sale italiane, ma ovviamente occhio agli SPOILER!
Eternals è il film targato Marvel Studios diretto da Chloé Zhao (Nomadland, The Rider – Il sogno di un cowboy) che introduce, all’interno del Marvel Cinematic Universe, un gruppo di personaggi fondamentale per quello che andremo a vedere nel futuro dell’universo cinematografico de La Casa delle Idee. Gli Eterni, infatti, ideati da Jack Kirby nel 1976, sono dei potenti esseri creati dai Celestiali (immense divinità cosmiche) per proteggere la Terra dagli attacchi dei Devianti. Si possono vedere, in linea di massima, come dei custodi del nostro pianeta che per secoli lo hanno preservato da minacce esterne. Capite bene che il debutto di queste figure nell’MCU può cambiare realmente le sorti di tutto il sistema, considerando il loro importantissimo ruolo a livello mitologico per ciò che concerne le basi del mondo stesso che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni.
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Eternals, come gli altri lungometraggi appartenenti al Marvel Cinematic Universe, contiene ben due scene dopo i titoli di coda che sono entrambe importanti ai sensi dello sviluppo non solo dei personaggi che abbiamo visto nel cinecomic, ma anche di nuovi eventi che potrebbero accadere prossimamente nelle successive pellicole. Purtroppo, di recente, il mondo del web ha subito un’ondata di spoiler proprio riguardanti queste sequenze in particolare, rovinando la sorpresa a molti spettatori che non hanno avuto ancora la possibilità di vedere la pellicola. In occasione dell’uscita della realizzazione nelle sale italiane, il 3 novembre 2021 (il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma), ci teniamo particolarmente a parlarvi di queste scene (oltre del finale vero e proprio), ovviamente invitandovi a non proseguire se non avete ancora avuto modo di recuperare il lungometraggio.
Eternals: la spiegazione del finale del film e l’arrivo di un Eterno inaspettato
Cominciamo descrivendo brevemente il finale di Eternals che comunque pone le basi sulle scene che vediamo dopo i titoli di coda. In tutta la sezione conclusiva del film i vari Eterni scoprono la verità dietro Ikaris (Richard Madden): da secoli il leader del gruppo sapeva che il loro vero obiettivo era accompagnare la nascita di un nuovo Celestiale sulla Terra, Tiamut, come già accaduto in altri pianeti, ma al duro costo di sacrificare gli abitanti e non di salvaguardare la vita sulla Terra. L’Eterno, inoltre, ha ucciso Ajak (Salma Hayek) perché non era d’accordo con il piano di Arishem e anzi, voleva proteggere gli esseri umani. Un vero e proprio ciclo di genesi e distruzione che viene però appoggiato solo da Sprite (segretamente innamorata di Ikaris), mentre Kingo decide di rimanere neutrale.
Gli Eterni rimasti fedeli alla Terra si recano quindi nel luogo di nascita della divinità cosmica e, grazie all’ingegno di Phastos, sono in grado di unire, con un dispositivo, i loro poteri così da amplificare l’abilità di Druig di controllare le menti altrui, in modo da far addormentare il Celestiale stesso. Ma quest’ultimo viene stordito nel conflitto con Ikaris e colei che riesce, invece, ad incanalare l’Uni-Mente (così è chiamato questo stratagemma) è Sersi che blocca la venuta della creatura galattica congelando la parte dell’Oceano Indiano da dove stava emergendo. Con le abilità appena acquisite, Sersi trasforma Sprite in un essere umano (togliendoli l’immortalità, ma di fatto dandole la possibilità di crescere) e si incontra con Dane Whitman. Mentre sono insieme, Arishem il Celestiale la cattura insieme a Kingo e Phastos ed Ikaris, sconfitto, si reca vero il sole, forse autodistruggendosi. Gli eroi rimanenti si riuniscono per cercare altri loro simili e soccorrere anche i loro compagni imprigionati.
La prima scena dopo i titoli di coda è la perfetta prosecuzione di ciò che accade nel finale di Eternals: Sersi (Gemma Chan), Kingo (Kumail Nanjiani) e Phastos (Bryan Tyree Henry), infatti, sono stati catturati da il Celestiale sopramenzionato. Mentre gli Eterni rimasti, ovvero Thena (Angelina Jolie), Makkari (Lauren Ridloff) e Druig (Barry Keoghan) stanno cercando altri loro simili, provando a salvare i loro tre fratelli, vengono raggiunti da una coppia un po’ particolare. Nel loro mezzo si teletrasporta inizialmente Pip il Troll, ubriaco, che introduce l’arrivo di Starfox alias Eros, fratello di Thanos ed uno degli Eterni, figlio in particolare di A’Lars e Sui-San ed originario del pianeta Titano. In realtà anche lo stesso Titano Folle è uno degli Eterni, ma è nato con la Sindrome Deviante per questo motivo non è tecnicamente considerato uno di loro.
Ovviamente il personaggio, che è interpretato dal tanto chiacchierato Harry Styles, offre il suo aiuto al gruppo di protagonisti, spiegandogli che non c’è tempo da perdere. La sua apparizione è assolutamente interessante perché, se da un lato ricollega il mondo Marvel nuovamente al filone di Thanos, magari andando a spiegare in futuro un po’ di background dietro l’antagonista, dall’altro porta una ventata d’aria fresca nel MCU.
Il dio dell’Amore nei fumetti, infatti, ha un potere del tutto speciale, oltre ad una forza sovrumana e alla capacità di volare: riesce a stimolare i centri del piacere delle menti altrui, manipolando i sentimenti. Siamo ovviamente curiosi di scoprire come impiegherà tale abilità e soprattutto come interagirà con i Vendicatori rimanenti che hanno ucciso suo fratello (ma comunque nei fumetti si è sempre alleato con gli eroi più potenti della Terra proprio per sconfiggere il colosso viola). Se dobbiamo fare delle previsioni, Eros ci sembra il perfetto archetipo del trickster che con la sua imprevedibilità ci può regalare dei momenti emozionanti e inaspettati.
Eternals: cosa accade nella seconda scena post credits? Il segreto di Dane Whitman
La seconda scena dopo i titoli di coda di Eternals, che classicamente, negli altri lungometraggi Marvel è quella più leggera e meno impattante per l’universo cinematografico de La Casa delle Idee, questa volta ci regala più di una sorpresa, andando ad approfondire uno dei personaggi della pellicola, ovvero Dane Whitman (interpretato da Kit Harington). Ma andiamo con ordine. Nel corso del lungometraggio, la figura si limita ad una semplice comparsata come interesse amoroso di Sersi con la quale condivide la passione per l’insegnamento. Lo vediamo all’inizio del film quando, dopo un’uscita con la donna, viene attaccato da un Deviante anche alla presenza di Sprite (Lia McHugh). I due Eterni allontanano la minaccia e, per quanto scosso e sorpreso, Dane accetta questo lato di Sersi, spiegandole che Sprite per più di una volta gli aveva raccontato la verità.
Il personaggio ricompare anche prima del finale, quando sta per rivelare un segreto a Sersi, ma quest’ultima è risucchiata da Arishem in compagnia di Kingo e Phastos. Proprio nella scena dopo i titoli di coda, come già ampiamente si poteva immaginare considerando la sua versione fumettistica, vediamo Dane essere attratto da un artefatto mistico, una spada nera che sembra chiamarlo. Lui apre la teca che la contiene e viene interrotto da una voce fuori campo.
Il personaggio, nella versione cartacea, infatti, indossa l’armatura del Cavaliere Nero, imbracciando anche la temibile Spada D’Ebano. Inizialmente dalla parte dei cattivi per vendicare la morte dello zio Nathan Garrett (il precedente Cavaliere Nero), la figura si allea poi con i Vendicatori più volte, diventando un loro potente alleato, ma non senza qualche problema. L’arma che utilizza porta dietro una maledizione e lo avvicina sempre di più alla follia. Altro elemento importante è che in un ciclo narrativo degli anni ’90, il Cavaliere Nero ha una relazione amorosa proprio con Sersi, con la quale appartiene al gruppo di Avengers dell’epoca. Quest’ultima caratteristica è stata ovviamente mantenuta anche in Eternals, ma ovviamente non sappiamo se Whitman sarà dalla parte del bene o del male (anche se è lecito pensare che inizierà come villain). Fatto interessante è che nei fumetti il personaggio è molto serioso, mentre nel film è in bilico tra ironia e austerità, una duplicità che regalerà sicuramente tanti consensi dal pubblico, oltre a fornire una rilettura moderna del supereroe.
Possiamo dire che entrambe le scene di Eternals pongono delle basi solide per l’evoluzione dell’universo cinematografico Marvel, anche se lo stesso Kit Harington non è molto convinto della sopravvivenza del suo personaggio (probabilmente sta solo ragionando con i piedi per terra, niente è stabilito con fermezza dai Marvel Studios). Non vediamo l’ora di scoprire se entrambe le figure introdotte avranno un peso specifico all’interno di altri opere del mondo della Casa delle Idee o se, al contrario, saranno al centro di prodotti ad hoc che li vedranno come protagonisti. D’altronde questa galassia supereroistica è in continua espansione sia in modo orizzontale che verticale rispetto alla trama principale.
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