Da Everest a Il Mistero di Donald C. – 5 film per raccontare il coraggio e l’ambizione
Cosa sarebbe l’uomo senza i propri sogni? In occasione dell’uscita al cinema de Il Mistero di Donald C. scopriamo insieme alcune pellicole che raccontano di imprese coraggiose, alcune anche reali!
Da Ulisse a Phileas Fogg de Il giro del mondo in 80 giorni, la letteratura è ricca di eroi pronti a rinunciare ad ogni certezza in nome di qualcosa di più grande. Con il viaggio nel sangue e dotati di grande ingegno, questi uomini parlano il linguaggio universale dell’avventura e dell’ambizione. Che tornino verso casa o che facciano di tutto per allontanarcisi, sono l’emblema dell’uomo in movimento e della necessità dell’esplorazione all’interno dell’evoluzione della specie. Il cinema è sempre stato affascinato da queste illustri personalità e Il mistero di Donald C. rappresenta un magnifico esempio di una tendenza ben consolidata nella settima arte.
Il film, nelle sale italiane a partire dal 5 aprile, racconta la storia di Donald Crowhurst (Colin Firth), brillante imprenditore inglese che si imbarca per una navigazione attorno al mondo, cambiando per sempre il corso della sua vita. Lo spirito di avventura che muove le azioni del protagonista, così come il suo innato entusiasmo, sono alla base di una scelta fuori dal comune che lo allontana dall’amatissima famiglia e da una vita tutto sommato serena e soddisfacente. Eppure, il desiderio di andare oltre i propri limiti e di dimostrare a se stesso e agli altri di potercela fare, diventano per Donald delle sirene irresistibili, a cui è impossibile dire di no.
Una pellicola che sa lasciar trasparire il bisogno d’avventura e che si inserisce tra i migliori film che trattano di imprese straordinarie. Quali sono gli altri film che trattano di donne e uomini straordinari? Vediamone alcuni.
Everest (2015)
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2015, Everest racconta il pericoloso percorso di un gruppo di esploratori decisi a scalare il monte più alto del mondo. Il film, la cui regia è firmata dall’islandese Baltasar Kormákur, vanta un cast di primissimo piano che comprende star come Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Keira Knightley e Robin Wright. Con avvincente realismo, il film mostra il lato umano della spedizione e i terribili rischi a cui si sottopongono gli scalatori in nome della loro ambizione.
Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007)
Capolavoro di Sean Penn, Into the wild è diventato per molti un manifesto esistenziale. Il film racconta la storia vera di Christopher McCandless (Emile Hirsch), un giovane americano che decide di lasciare gli agi e le sicurezze della vita borghese per esplorare le terre selvagge del Nuovo mondo. Durante il suo viaggio il protagonista entrerà in contatto con la natura, l’umanità e se stesso, toccando con mano la vera essenza della vita.
Civiltà perduta (2017)
Civiltà perduta di James Gray è la biografia romanzata di Percy Fawcett, esploratore inglese che – tra il 1906 e il 1925 – si addentrò nell’inferno verde dell’Amazzonia, entrando in contatto con i suoi abitanti. Al contrario di molte pellicole ambientate in queste lande misteriose, Città perduta indaga sul rapporto tra il protagonista e gli indigeni e sulla sconfinata sete di conoscenza che ha spinto Fawcett a compiere la sua mirabile impresa.
Annientamento (2018)
Salutato come una vera e propria rivelazione, Annientamento di Alex Garland è l’ultima proposta sci-fi distribuita sul mercato internazionale da Netflix. Nel caso della protagonista del film, Lena (Natalie Portman), lo spirito di avventura è indotto dalla necessità: dopo aver pianto invano la scomparsa del marito, l’uomo ritorna a casa presentando – tuttavia – sintomi preoccupanti di un misterioso malessere. Per scoprire la causa di queste stranezze, Lena decide di imbarcarsi in una missione esplorativa all’interno dello Shimmer, il Bagliore, in compagnia di altre quattro donne coraggiose.
Fitzcarraldo (1982)
Brian Sweeny Fitzgerald (Klaus Kinski), a tutti noto come Fitzcarraldo, ha un grande sogno: aprire un teatro dell’opera nel villaggio di Iquitos, nel cuore della Foresta Amazzonica. Premiato per la migliore regia al Festival di Cannes del 1982, il capolavoro di Werner Herzog è entrato a far parte della storia del cinema grazie alla grande lezione che il suo protagonista dispensa al pubblico, condensata nella frase: Chi sogna può muovere le montagne. Così, il magnate del caucciù che sfida la natura più impervia in nome della musica riesce a trasformare l’impossibile in possibile, diventando un dio per gli indios e insegnando loro che la bellezza può condurre in paradiso.