Le migliori commedie italiane degli anni ’70: 5 film da vedere

Una breve lista di titoli da rivedere o recuperare al più presto.

Gli anni ’70 sono stati un decennio fondamentale per la commedia italiana e non solo, segnato da un mix di ironia, satira sociale e nuove provocazioni. I cambiamenti culturali e sociali che caratterizzavano il paese si riflettevano anche nel cinema, dove la commedia si trasformava e diventava sempre più audace. Tra il divertimento e la riflessione, questi cinque titoli rappresentano il meglio di un’epoca che ha segnato la storia del cinema.

1. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), di Lina Wertmüller

Commedie anni '70 - Cinematographe.it

La regista Lina Wertmüller porta sullo schermo una commedia che unisce elementi di satira sociale e dinamiche di potere all’interno di una storia di passione e caos. Un vero e proprio mosaico cinematografico che esplora le relazioni umane, in un contesto che non smette mai di sorprenderci. Il film intreccia perfettamente momenti di comicità travolgente con riflessioni più complesse sul potere e sul desiderio. I protagonisti, Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, orchestrano un duo che trasmette un’energia contagiosa, rendendo ogni scena un viaggio affascinante e vivace in un labirinto di emozioni contrastanti.

2. La poliziotta (1974), di Steno

Il cinema italiano di quel periodo non temeva di affrontare anche temi più audaci e sexy, e La poliziotta è uno degli esempi più significativi. Questa commedia unisce l’ironia alla sensualità, portando in scena una protagonista che si ritrova a navigare tra situazioni comiche e un sottile erotismo. Nonostante l’apparente leggerezza, il film si distingue per la sua capacità di trattare con umorismo un argomento che in quel momento non era ancora così comune nel cinema popolare.

3. Lo scopone scientifico (1972), di Luigi Comencini

Commedie anni '70 - Cinematographe.it

Un film che gioca con il contrasto tra leggerezza e amarezza, Lo scopone scientifico è una delle commedie più raffinate e significative della sua epoca. Il gioco di carte che dà il titolo al film diventa il pretesto per esplorare le dinamiche sociali e familiari, con uno spunto critico che non manca di colpire la borghesia dell’epoca. Con un cast stellare e una regia impeccabile, il film è riuscito a mescolare intrattenimento e riflessione in modo ineguagliabile.

4. Il vizietto (1978), di Édouard Molinaro

Un titolo che ha sconvolto le convenzioni sociali e cinematografiche dell’epoca, Il vizietto affronta tematiche ancora tabù, come l’omosessualità, con una leggerezza sorprendente per l’epoca. Raccontando la vita di una coppia gay e dei suoi rapporti familiari, il film riesce a trattare argomenti delicati con una comicità elegante e mai forzata. Il risultato è una pellicola che, pur essendo una commedia, lascia spazio a riflessioni più profonde sulla società e sui pregiudizi dell’epoca.

5. Febbre da cavallo (1976), di Steno

In un periodo in cui il pubblico era sempre più attratto da temi popolari e leggeri, Febbre da cavallo emerge come una delle commedie più originali degli anni ’70. Ambientato nel mondo delle corse dei cavalli, il film racconta la storia di due protagonisti alle prese con scommesse e passioni sfrenate. Inizialmente non apprezzato, è diventato un cult negli anni ’80, grazie alla sua irresistibile comicità e ai suoi personaggi unici, interpretati da Gigi Proietti ed Enrico Montesano.

Leggi anche 5 commedie romantiche della Golden Age di Hollywood da vedere