13 film di cui non vorremmo mai vedere un remake
13 titoli che ci fanno esclamare: “Questo remake non s'ha da fare!”
Abbiamo provato a creare una formula per capire se una pellicola è adatta o meno a essere riproposta e da lì abbiamo cercato di stilare una lista di film di cui non vorremmo mai vedere un remake. Ecco quali sono i titoli che secondo noi non andrebbero mai toccati.
Con la meravigliosa, e ben accolta, notizia che forse torneremo a vedere Jack Sparrow e che non ci sarà nessun cambio di protagonista, che Il Corvo sarà una serie TV, che Fuga da New York sarà un prequel e, infine, con questa bizzarra affermazione di un’idea di un rifacimento della saga di Harry Potter, ci siamo resi conto che tutti quanti noi abbiamo in testa determinati film che non vogliamo assolutamente che vengano toccati, rifatti o anche solo ridoppiati.
I film hanno una potenza emotiva che li lega all’immaginario collettivo e a quello soggettivo che va al pari di una canzone o di una ricetta preparata dalla vostra mamma o dalla nonna. Quante volte si dice: “Come faceva le lasagne mia nonna, o mia mamma, non le fa nemmeno Carlo Cracco”?
Giustissimo, ma tutto questo capita (sicuramente sono sempre ottimi i piatti delle nonne) perché si lega un gusto a un momento perfetto della nostra vita: infanzia, compleanno, incontro domenicale. Quindi la nostra percezione del momento va ad immagazzinarsi nella sfera dei ricordi nella parte “ricordi buoni e belli” e questo capita anche con canzoni, profumi e i film.
Per fortuna dei produttori cinematografaci è qualcosa che capita a milioni di persone e che fa incassare tanti dollari in quel preciso momento ma che per chi pensa successivamente di poterci fare soldi facili con un remake, spesso trova astio, rancore e soprattutto vendetta che fa rischiare il flop al botteghino.
Quindi abbiamo pensato di stilare una lista di film intoccabili per i quali, a nostro parere, non serve fare un remake perché i film in questione sono ancora buoni, sani e fondamentalmente irripetibili ma soprattutto abbiamo cercato di creare una formula per cercare di essere obiettivi e capire il perché non si dovrebbe fare un remake di un determinato film.
Andiamo con ordine: cos’è un remake?
Per remake si intende il rifacimento di una pellicola, realizzata in precedenza da altri e nemmeno troppo nel passato; aggiornata nel linguaggio, nella realizzazione grazie a nuove tecniche o tecnologie e logicamente rifatta con il cambio generazionale o geografico dei protagonisti.
Esempio: Il Pianeta delle scimmie o Wonka sono un remake generazionale perché sono stati realizzati a distanza di 30 anni dall’originale, The ring o Perfetti sconosciuti sono un remake geografico per adattare ed avvicinare meglio la storia del film alla cultura di una parte precisa del mondo.
La formula del remake
Attenzione quindi, non si parla solo di affezionarsi all’attore o alla storia ma piuttosto si vuole capire e analizzare un risultato di una formula formidabilmente azzeccata e complessa che è avvenuta – e difficilmente potrà ricapitare o cambiare – perché ha dato come risultato un’alchimia di elementi e quindi la perfezione del film, anche nei suoi errori o nelle sue trovate semplici dell’epoca o nei mezzi dell’area geografica in cui è stata girata.
La formula che noi abbiamo pensato è composta da cinque elementi: attori, regia, sceneggiatura, tempo storico in cui è stato realizzato il film e l’emozione che ha suscitato in quel periodo.
Se si riesce a cambiare un elemento senza disturbare il risultato del film allora il remake si può fare altrimenti no.
Si gioca facile dicendo che senza Depp o senza Robin Williams non si possono fare quei film, ma è inesatto perché anche il momento storico e la storia raccontata fanno la differenza.
Spesso si sente dire: “fosse uscito poco dopo avrebbe fatto più successo”, ed è vero! Ricordiamoci però che alcuni remake sono diventati meglio dell’originale, o sono stati magnificamente uguali, e sono entrati nella nostra sfera collettiva diventando dei cult. Il primo su tutti è La cosa di Carpenter, seguito da Old Boy e infine dalla Città degli Angeli (solo l’immagine di Meg in bicicletta e la canzone Iris fa venire le lacrime ancora oggi, senza dir nulla contro a Il cielo sopra Berlino di Wenders) .
Ecco quindi una breve lista del perché non si dovrebbe fare il remake di queste pellicole e ovviamente vi invitiamo ad inserirne o toglierne nei commenti, utilizzando la formula a vostro piacimento, per capire effettivamente quali film ci sono entrati nel cuore e devono stare così unici, irripetibili e fantastici come se fossero La Gioconda, la Lancia Stratos o i cappelleti in brodo nel giorno di Natale.
13 film a cui non serve un remake perché sono perfetti così!
1. Pirati dei Caraibi
Di questa serie potranno fare sequel e spinoff per secoli ma non si può pensare di andare avanti, o men che mai ricominciare, senza tenere conto di quello che è e che ha dato all’immaginario mondiale Jack Sparrow… anzi Il Capitan Jack Sparrow.
2. I guerrieri della notte tra i film di cui non vorremmo mai vedere un remake
Un film d’azione considerato tra i film più duri e violenti anche dopo più di 40 anni. Un viaggio notturno che mostra una New York che, per fortuna, non esiste più. Sarebbe facile ricostruire quelle atmosfere ma la vera unicità di questo film è che è una foto nuda e cruda di un periodo storico realizzata in quel preciso momento.
3. Frankenstein Junior (1974)
Ecco il risultato comico perfetto tra tempo storico di realizzazione, regia, attori, scrittura e emozione. Non puoi toccare nulla altrimenti vien giù come la torre di Jenga.
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4. Gli Intoccabili (1987)
Non sappiamo se è capitato anche a voi, ma se un tempo si camminava in una strada in quattro affiancati occupando tutta la carreggiata, chi vi vedeva arrivare normalmente esclamava: Ecco gli Intoccabili! Kevin, Sean, Andy e Charles combattono contro De Niro (Al Capone) diretti da De palma con Musiche di Morricone. E come si fa ad arrivare a quel livello?
5. Prima dell’Alba (1995)
Una storia d’amore d’altri tempi, ma non così lontani. Nella sua semplicità si potrebbe pensare di poterlo rifare senza problemi, ma forse quella spensieratezza di quei viaggi in treno da soli senza essere connessi al mondo si è persa nel tempo e nei ricordi di chi l’ha vissuta a metà anni 90.
6. Quando l’amore è magia – Serendipity (2001)
Un paio di guanti e una dedica in un libro e una delle più belle storie d’amore incastonata di personaggi fantastici figli dei loro tempi. Non puoi rifare Serendipity perché, come è giusto che sia, poche volte accadono gli incidenti fortunati.
7. L’attimo fuggente (1989) tra i film di cui non vorremmo mai vedere un remake
Come si direbbe oggi: CIAOOONE! Ci potranno essere professori migliori e alunni ancor più motivati ma non ci si potrà mai avvicinare a quelle due ore di pura emozione cinematografica semplicemente salendo in piedi sopra un banco di scuola.
8. Un tranquillo weekend di paura (1972)
Quattro amici, due canoe, un fiume e una valle che sta per scomparire per sempre a causa di una diga. Avventure insidiose in un delirio americano tra amanti della sopravvivenza, cittadini annoiati ritornati in campagna e pericolosi “rednex” isolati dal mondo. Il country anni 70 americano in versione violenta. La scena del Duello tra chitarra e banjo è patrimonio dell’umanità.
9. La storia infinita (1984)
Il film, la storia, la colonna sonora, la scena del cavallo Artax e gli anni 80. Oggi sicuramente si potrebbe far di meglio grazie alla tecnologia, ma spesso non serve molto a far rendere magico quello che si vuol far vivere. E la storia infinta è magia pura così com’è.
10. Smoke (1995)
Una tabaccheria a Brooklyn e i personaggi che le ruotano attorno. Talmente così ben fatta e caratterizzata che il sequel fu girato quasi improvvisando dagli attori stessi. Se Clerks era il mondo in un sobborgo americano che ha raccontato come si viveva nelle videoteche, Smoke ha descritto la vita di quartiere di una Brooklyn in espasione a fine millennio.
11. The Blues Brothers (1980)
Già il sequel di inizio 2000 è stato a dir poco inutile, ma si può pensare di rifare una struttura simile basta sostituire la coppia dei fratelli Blues, il regista, i protagonisti, Ray Charles, Aretha Franklin, James Brown, la musica della colonna sonora, la Chicago anni 80, le iconiche automobili, i nazisti dell’Illinois… okay ci fremiamo qui se siete d’accordo.
12. I Goonies (1985)
Se un film di quarant’anni fa supera il giudizio di bambini e ragazzi dei tempi contemporanei che non lo ritengono lento e scontato, a parer nostro, non serve il remake. Coi Goonies è stato facile.
13. Stand By Me – Ricordo di un’estate (1986)
Stessa cosa dei Goonies coi protagonisti dodicenni e con l’estate che tutti vorremmo o avremmo voluto vivere.