I 20 film horror italiani che hanno incassato di più nella storia del cinema
Scopriamo quali sono i 20 film horror italiani con i maggiori incassi. Tra questi, Suspiria di Guadagnino, The Nest di Roberto De Feo e Il signor Diavolo di Pupi Avati.
Se negli ultimi anni si sta assistendo a una rinascita del cinema di genere e – in particolare – del genere horror, va anche detto che l’Italia ha sempre messo in campo dei grandi Maestri. Tra Dario Argento, Pupi Avanti, Ruggero Deodato e Mario Bava, l’horror italiano ha fatto scuola, affermandosi tra il pubblico più attento anche a livello internazionale.
Questi grandi nomi sono (spesso) garanzia di un successo al botteghino, non stupisce, dunque, trovare La terza madre di Dario Argento in testa alla classifica dei film horror italiani che hanno incassato di più nella storia del cinema. Una sorpresa, però, sta nell’opera prima dell’esordiente Roberto De Feo che con il suo The Nest si piazza in classifica, subito dopo E tu vivrai nel terrore, l’aldilà di Lucio Fulci.
Anche in questo si può osservare un dato importante: di tutta la top 20, ben tre film (The Nest, Suspiria e Il signor Diavolo di Pupi Avati) sono usciti nel 2018-19. È davvero un segnale di una rinnovata attenzione sul genere, che si è aperto – anche in Italia – a declinazioni sempre nuove, dal folk horror di Avati, di forte respiro locale, alle visioni immaginifiche di Guadagnino fino alla spiccata vocazione internazionale di De Feo.
Ma quali sono i venti film horror italiani che hanno incassato di più nella storia del cinema? Ecco una classifica, che abbiamo diposto in ordine crescente (quindi dal minore al maggiore incasso). Prima di leggere la top 20, è bene sottolineare che si può avere la certezza sui dati di incasso solo a partire dal 1995, ovvero anno in cui è stato istituito Cinetel. Per i film precedenti, ci si è rifatti ai dati riportati singolarmente, facendo la conversione dagli incassi in lire a quelli in euro.
Ecco quali sono i 20 film horror italiani che hanno incassato di più al box office.
Terrore Nello Spazio (1965) di Mario Bava, incasso in euro circa 226,000 (in lire circa 420 milioni)
Due astronavi ricevono un SOS da una terza, che le conduce su un pianeta isolato e apparentemente deserto. Qui, l’equipaggio sarà posseduto da una specie di strana forza demoniaca che li porta a uccidersi brutalmente a vicenda. Mario Bava firma questo cult dell’horror fantascientifico che ha ispirato in parte anche capolavori successivi come Alien. Nel cast, l’attore americano Barry Sullivan e l’attrice greca Evi Marandi.
Shadow (2010) di Federico Zampaglione. Incasso: 304.958 euro
Anche Shadow, opera seconda di Federico Zampaglione, è stato girato totalmente in inglese. Il cantante dei Tiromancino, che si era già proposto come regista in Nero Bifamiliare, torna dietro la macchina da presa con un horror piuttosto apprezzato dagli appassionati del genere. La storia segue David (Jake Muxworthy), un ex soldato, nel suo viaggio in centro Europa, dove incontrerà in un primo momento Angeline (Karina Testa) e poi due cacciatori (Nuot Arquint e Ottaviano Blitch) che li inseguiranno fino a spingerli in una zona infestata dai fantasmi.
Dracula 3D (2012) di Dario Argento. Incasso: 320.463 euro
Con Dracula 3D Dario Argento affronta una delle pietre miliari della letteratura horror e, probabilmente, il personaggio più iconico del genere sperimentando la tecnica del 3D. Nel cast, per raccontare lo scontro tra il vampiro e il suo cacciatore Van Helsing (interpretato qui da Rutger Hauer) anche la figlia Asia Argento che, invece, veste i mitici panni di Lucy Kisslinger. Anche in questo caso, il film è stato girato interamente in inglese.
The Nest (2019) di Roberto De Feo. Incasso: 344.337 euro
Ambientato nella suggestiva location di Villa dei Laghi, The Nest è un horror accurato, dove ogni elemento è necessario per arrivare al sorprendente plot twist finale. Tutto il film gioca sull’ambiguità della figura materna, interpretata da Francesca Cavallin, e del suo morboso senso di protezione nei confronti del figlio Samuel (Justin Alexander Korovkin). La routine, inquietante e opprimente, sarà sconvolta dall’arrivo di Denise (Ginevra Francesconi), una ragazza dal temperamento irrequieto. L’ottima fotografia di Emanuele Pasquet e una colonna sonora intelligente donano valore aggiunto all’opera, già di per sé decisamente meritevole di attenzione.
The Nest (Il Nido) – Roberto De Feo, Francesca Cavallin e il resto del cast sull’horror [VIDEO]
E tu vivrai nel terrore, l’aldilà (1981) di Lucio Fulci, incasso euro circa 386,111 (in lire circa 747 milioni)
Questo film di Lucio Fulci è il secondo di una triologia, completata da Paura nella città dei morti viventi e Quella villa accanto al cimitero. La pellicola, particolarmente apprezzata dagli amanti del sotto-genere splatter, è stata ri-editata per altre due volte, nel 1987 e nel 1988 con il titolo de L’aldilà. Tra i suoi fan più accaniti, Quentin Tarantino che nel 1998 restaurò e distribuì il film in America.
Demoni 2 (1986) di Lamberto Bava, incasso euro circa 571,200 (in lire circa 1 miliardo e 106 milioni)
Il giorno del suo compleanno, Sally (Coralina Cataldi Tassoni) si chiude in camera per guardare un video in dei ragazzi scoperchiano un feretro. Dalla tomba fuoriesce un demone, che oltrepassa lo schermo e si impossessa della ragazza. Così, lei stessa diventerà un demone assassino che si scaglierà contro i suoi ospiti. In questo sequel di Demoni, del 1985, anche una giovane Nancy Brilli.
Demoni (1985) di Lamberto Bava, incasso euro circa 633,000 (in lire circa 1 miliardo e 225 milioni)
Questo horror firmato da Lamberto Bava (figlio di Mario Bava) è ambientato a Berlino, dove una ragazza, Cheryl (Natasha Hovey), si trova coinvolta in una sorta di risveglio collettivo di demoni assetati di sangue. Il tutto tra le quattro mura buie e claustrofobiche di un cinema. Demoni è stato sceneggiato da Dario Argento, da un soggetto di Dardano Sacchetti.
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Inferno (1980) di Dario Argento, incasso euro circa 689,000 (in lire circa 1 miliardo e 332 milioni)
Con Inferno del 1980, Argento prosegue la sua arcinota triologia delle Tre Madri, iniziata con Suspiria e che si concluderà diversi anni dopo con La terza madre. In questo secondo capitolo la protagonista è Rose (Irene Miracle), una poetessa newyorkese che scoprirà l’esistenza delle Tre Madri, ognuna residente in una città diversa: una a New York, una a Friburgo, l’altra a Roma. Nel cast, anche Alida Valli, Daria Nicolodi, Gabriele Lavia e Eleonora Giorgi.
Quella Villa Accanto al Cimitero (1981) di Lucio Fulci, incasso euro circa 727,160 (in lire circa 1 miliardo 408 milioni)
Terza parte della triologia della morte di Lucio Fulci (dopo Paura nella città dei morti viventi e …E tu vivrai nel terrore! L’aldilà), Quella villa accanto al cimitero prosegue nel genere horror splatter, concedendosi – però – di indugiare più sulle atmosfere che sulle carneficine. Come fonte primaria per la sceneggiatura, che il regista firma insieme a Giorgio Mariuzzo e Dardano Sacchetti su soggetto di Elisa Briganti, Fulci rievoca le atmosfere del maestro della letteratura horror Howard Phillips Lovecraft.
Suspiria (1977) di Dario Argento, incasso euro circa 739,000 (in lire circa 1 miliardo e 430 milioni)
Probabilmente tra i film più apprezzati di Dario Argento, Suspiria introduce il ciclo delle Tre Madri, che proseguirà con Inferno e si concluderà con La terza madre. La pellicola racconta la storia di Susie Bennet (Jessica Harper), nuova studentessa dell’Accademia di danza di Friburgo, che si confronta con una congrega di streghe. Nel cast, oltre alla Harper, anche Alida Valli nel ruolo di miss Tanner.
Suspiria: recensione del capolavoro di Dario Argento
Zombi 2 (1979) di Lucio Fulci, incasso euro circa 775,000 (in lire circa 1 miliardo e 500 milioni)
La pellicola del ’79 consacrò Fulci come maestro dell’horror, dopo alcune prove nel cinema thriller e nella commedia. Per molti il film si riallaccia in maniera ambigua a Zombie di Romero, ma alla coincidenza di titoli non corrisponde affatto una somiglianza di visione. Fulci tralascia tutta la lettura sociale dei non-morti di Romero per concentrarsi sull’aspetto più visivo e fantastico del tema.
La Chiesa (1989) di Michele Soavi, incasso euro circa 994,840 (in lire circa 1 miliardo e 927 milioni)
In un primo momento La Chiesa doveva essere il capitolo successivo di Demoni, di Lamberto Bava. I tempi di chiusura della sceneggiatura (firmata da Dardano Sacchetti) andarono però a sovrapporsi con l’inizio delle riprese di Fantaghirò, diretto – appunto – da Bava. La regia passò allora a Soavi, che cambiò la scena iniziale ispirandosi alla sequenza d’apertura di Conan il barbaro.
Suspiria (2019) di Luca Guadagnino. Incasso: 1.074.050 euro
Con Suspiria, Luca Guadagnino ha reso omaggio al classico di Dario Argento del 1977. Non un semplice remake, ma un viaggio cinematografico sulla traccia dell’originale, Suspiria (di Guadagnino) si distingue per un’estetica fuori dal comune, ispirata in gran parte alla danza di Pina Bausch. Un horror colto, raffinato, estremo che ha diviso la platea tra chi l’ha amato profondamente e chi lo ha odiato. Un film senza mezze misure, che il grande successo di Chiamami col tuo nome ha permesso al suo autore. Nel cast, in triplice ruolo, la straordinaria Tilda Swinton e, nel ruolo della protagonista Susie, la star di 50 sfumature Dakota Johnson.
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Il signor Diavolo (2019) di Pupi Avati. Incasso: 1.074.998 euro
Con Il signor Diavolo Pupi Avati torna al cinema di genere, dopo anni di incursioni e racconti di tutt’altro tipo. Per questo revival del suo horror, che l’ha consacrato all’inizio della sua carriera, sceglie un’ambientazione familiare: la sordida comunità rurale del nord-est italiano. La suggestione principale de Il signor Diavolo è la violenza della superstizione religiosa sui più deboli – i bambini, in questo caso – e l’orrore che si può consumare nell’ombra, negli angoli bui delle chiese, inebriati dall’incenso e dal timor di Dio (e del demonio). Nel cast, alcuni attori cari ad Avati: Lino Capolicchio, Alessandro Haber e Massimo Bonetti.
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Il nascondiglio (2007) di Pupi Avati. Incasso: 1.098.208 euro
Un horror intricato, tra doppie identità e continui plot twist, Il nascondiglio è – anch’esso – firmato da Pupi Avati. Contrariamente a Il signor Diavolo e ad altri classici, come La casa delle finestra che ridono, Il nascondiglio non è ambientato in Italia, ma in America nella “Snakes’ Hall” di Devenport, Iowa dove la protagonista Liuba decide di aprire un ristorante dopo anni di abbandono dovuti a una misteriosa catena di omicidi. Nel cast del film, anche l’attrice italiana Laura Morante.
L’arcano incantatore (1996) di Pupi Avati, incasso euro circa 1,150,380 (in lire circa 2 miliardi 228 milioni)
Con l’arcano incantatore Pupi Avati torna in Italia per raccontare una storia intrisa di orrore sullo sfondo familiare della Chiesa cattolica. Il protagonista in questo caso è Giacomo Vigetti (Stefano Dionisi), un seminarista costretto a lasciare Bologna dopo aver messo incinta e fatto abortire una ragazza. Vigetti diventa allora segretario di un tale Achille Ropa Sanuti (Carlo Cecchi), detto – a causa dei suoi studi esoterici – “Arcano incantatore”.
Phenomena (1984) di Dario Argento, incasso euro circa 1,406,000 (in lire circa 2 miliardi 727 milioni)
Distribuito in America (con un montaggio diverso da quello italiano) col titolo di Creepers, Phenomena di Dario Argento è il secondo film di Jennifer Connelly, subito dopo C’era una volta in America di Sergio Leone. La Connelly interpreta Jennifer, una studentessa mandata in un collegio svizzero dove si verificano una serie di misteriosi ed efferati omicidi. La sua condizione di sonnambula la porterà a diventare la testimone-chiave di tutta la vicenda.
Il fantasma dell’opera (1998) di Dario Argento. Incasso: 1.423.694 euro
Tratto dal romanzo di Gaston Leroux, Il fantasma dell’opera è la versione di Dario Argento del celebre canone horror. Nei panni della protagonista, Christine Daaé, la figlia Asia Argento, mentre a indossare la mezza maschera del Fantasma, l’attore di Camera con vista Julien Sands. Il film, non particolarmente amato dalla critica ma evidentemente premiato dal pubblico, riprende la vicenda del romantico e spietato fantasma del teatro dell’Opera di Parigi, innamorato della bella cantante Christine.
Profondo Rosso (1975) di Dario Argento, incasso euro circa 1,911,000 euro (in lire 3 miliardi e 700 milioni)
Probabilmente il film più famoso di Dario Argento, Profondo Rosso precede di un paio d’anni Suspiria e segue L’uccello dalle piume di Cristallo. In questo film Argento compie il passo definitivo dal genere thriller all’horror, prendendo la strada che l’avrebbe consacrato. Indimenticabile la colonna sonora dei Goblin.
Profondo Rosso: scopri la colonna sonora dei Goblin nel film di Dario Argento
La Terza Madre (2007) di Dario Argento. Incasso: 2.112.003 euro
Dopo Suspiria del 1977 e Inferno (1980), nel 2007 Argento chiude la triologia delle Tre Madri. La Terza Madre (appunto) partiva col vantaggio di essere un film molto atteso, data la gestazione di circa trent’anni. Anche qui, Argento sceglie la figlia Asia come protagonista dandole il ruolo della studentessa di archeologia Sarah Mandy che, arrivata a Roma, si trova al centro delle macabre attenzioni di una setta. Per il ruolo di Mater Lacrimarum, invece, Argento aveva ri-contattato l’attrice che l’aveva interpretata in Inferno, Ania Pieroni, ma – dato il suo rifiuto – la sua scelta è infine ricaduta su Moran Atias.