Film interattivi: una nuova frontiera del cinema?
Il cinema ha saputo inventare e reinventare se stesso svariate volte, rompendo barriere, ribaltando schemi narrativi e creando generi e sottogeneri inediti; uno dei pochi limiti che non ha ancora potuto superare è quello della passività di fondo con cui assistiamo a un film. Per quanto attori e registi possano essere bravi a farci immergere nelle loro fantasie, e nonostante la nostra stessa immaginazione possa trovare dettagli e spunti sempre nuovi a ogni visione delle nostre pellicole preferite, quello che vediamo su schermo è sostanzialmente immutabile e fuori dal nostro controllo. L’abbattimento di questa barriera potrebbe arrivare grazie ai cosiddetti film interattivi, ovvero pellicole concepite in modo da fare compiere allo spettatore decisioni fondamentali per la trama della storia, che viene così influenzata a seconda delle varie scelte.
In alcuni di questi film (per esempio Bank Run) sono presenti anche delle componenti ludiche, che contribuiscono ad avvicinare ancora di più queste produzioni al mondo dei videogames, settore che a sua volta ha fatto diversi passi avanti verso una narrazione di tipo cinematografico: pensiamo alle avventure grafiche a cavallo fra anni ’80 e ’90 (come quelle della gloriosa LucasArts), che mescolavano ironia e una narrazione non convenzionale per il modo dei videogiochi, alle cosiddette cutscene di molte produzioni odierne, ovvero sequenze del gioco puramente narrative in cui non è richiesta nessuna azione da parte del giocatore (Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots ne contiene per più di 8 ore), o a interi giochi come alcuni della Quantic Dream (Fahrenheit/Indigo Prophecy, Heavy Rain, Beyond: Due anime), che basano il loro gameplay quasi esclusivamente sulle diverse azioni scelte dal giocatore con semplici sequenze di tasti.
I film interattivi: un nuovo modo per concepire la narrazione cinematografica?
Ma quali sono i migliori film interattivi in circolazione? Se vi trovate a vostro agio con la lingua inglese, un titolo irrinunciabile e completamente gratuito è sicuramente The Outbreak, titolo degli stessi autori del già citato Bank Run che vi trasporterà nel bel mezzo di un’invasione zombie. Ovviamente, lo svolgimento e l’esito di questo terrorizzante evento saranno influenzati dalle scelte che compierete.
Il tema dell’invasione zombie è evidentemente molto sentito dai creatori di film interattivi, perché anche un altro titolo importante è basato su un evento di questo tipo: stiamo parlando di Deliver me to hell, anch’esso gratuito e visionabile/giocabile direttamente su YouTube. L’approccio in questo caso è molto più ironico (il punto di riferimento più o meno esplicito è L’alba dei morti dementi), e vi assicurerà un’oretta di svago, che porterete avanti compiendo una semplice scelta binaria alla fine di ogni piccolo spezzone da pochi minuti.
Progetto ben più complesso e affascinante è Sufferrosa di Dawid Marcinkowski, liberamente ispirato al film di Jean-Luc Godard Alphaville. Un centinaio di scene, tre finali differenti, più di venti attori per un’opera che fonde alla perfezione cinema, videogame ed esperienza web, avvolgendovi in una storia noir da cui difficilmente riuscirete a staccarvi. Un esperimento originale acclamato in diversi festival in tutto il mondo, rigorosamente gratuito e no profit.
Alcuni film interattivi sono partiti come un’originale idea promozionale per poi diventare un progetto a sé stante. È questo il caso di Targeted Attack, prodotto dalla Trend Micro, una delle più importanti aziende a livello mondiale nel campo della sicurezza informatica. In questo film interattivo dovrete mettervi nei panni del capo della sicurezza informatica di un’importante azienda, prendendo decisioni cruciali per il suo futuro e con ripercussioni potenzialmente devastanti a livello economico. Un film che appassionerà sicuramente gli hacker e gli smanettoni, ma che può essere un’interessante esperienza per chiunque.
Altri film interattivi che ci sentiamo ci consigliarvi sono quelli prodotti da Chad, Matt & Rob, tre ragazzi di Los Angeles che si cimentano ormai da anni con questo tipo di narrazione, affrontando con grande ironia i generi più disparati come fantascienza, avventura e horror. I video si trovano tutti sul loro sito ufficiale e su YouTube. Qui sotto vi proponiamo la loro prima esilarante opera, The Time Machine, in cui i tre viaggiano nei secoli a bordo di un bidone della spazzatura.
E l’Italia in tutto questo dov’è? C’è. Non in considerevole quantità, ma c’è. L’opera nostrana più riuscita nel campo dei film interattivi è per ora Days: The Crossmovie di Flavio Parenti. Uscito a gennaio 2013, questo interessante esperimento narrativo ci proietta in un futuro in cui l’Italia è fallita e diventato un Paese sterile e in preda all’anarchia. L’unico obbiettivo è quello di sopravvivere, ed è quello che cercano di fare i protagonisti Jon, Momma, Emile e Myrta. I quattro si imbattono però in un video che potrebbe contenere la spiegazione di quanto avvenuto. La particolarità di questo prodotto consiste nel poter cambiare a intervalli di pochi minuti il punto di vista dal quale vediamo la storia, creando circa 200.000 combinazioni diverse. Un lavoro coraggioso, da valorizzare e totalmente gratuito, che vi invitiamo a scoprire qui sotto:
Prima di Days: The Crossmovie, ad aprire la strada per questo tipo di narrazione in Italia era stato Zairo il primo giorno, un film diretto da Antonio Centomani con protagonisti Luca Riemma, Alessia Fabiani e Claudia Gerini (in un piccolo cameo). Il film consiste in un’intricata spy story, di cui lo spettatore può influenzare la trama attraverso la scelta delle azioni che deve compiere un personaggio. Il progetto è di natura commerciale, ed è perciò visionabile esclusivamente in DVD. A questo link trovate il trailer.
Oltre ai già citati film interattivi, sono disponibili tanti altri prodotti amatoriali e a budget zero o quasi, ma comunque interessanti opere ricche di buone idee e soluzioni narrative originali. Fra le varie opere del genere che potete trovare su YouTube, vi segnaliamo in particolare Again del gruppo Shekinah di Pesaro e Interactive Horror Game dello youtuber Davide De Matteis.
A oggi, non siamo ancora in grado di prevedere se i film interattivi prenderanno piede o se verranno ridimensionati come il loro equivalente letterario, cioè i Librogame. Quello che ci sentiamo di dire è che sicuramente questo tipo di narrazione rappresenta una piattaforma tutta da esplorare con cui chiunque può mettersi alla prova e testare la propria creatività: e questo non può che essere un bene per il cinema.