I 15 migliori film originali Netflix secondo Cinematographe.it
Quali sono i film originali Netflix da vedere assolutamente? Ecco i 15 migliori film originali che si possono trovare sul catalogo italiano di Netflix.
Ora che Netflix è diventato ufficialmente il primo servizio di streaming in grado di competere agli Academy Awards in qualità di produttore, gli abbonati prestano ovviamente maggiore attenzione ai suoi contenuti originali.
Fino al 2015 Netflix era “solo” un punto di riferimento per gli streamer. Poi tutto è cambiato, poiché la piattaforma ha iniziato a produrre film originali, segnando un cambiamento importante nell’industria cinematografica, in quanto film di fascia media e alta sono diventati disponibili per la visione a casa subito dopo l’uscita. Non tutti gli originali Netflix saranno all’altezza di contendersi i premi più importanti della stagione cinematografica, ma la cosa certa è che sono in grado di soddisfare tutti i tipi di palati.
Cerchi una commedia? Un film d’essai? Un film d’azione? Una pellicola di denuncia sociale? Un horror fantascientifico? Dai un’occhiata al nostro elenco dei 15 originali Netflix che devi assolutamente vedere.
I 15 migliori film originali Netflix: Triple Frontier
Oltre che sul regista J. C. Chandor, Triple Frontier punta tutto sul suo ricchissimo cast (nel film sono presenti attori famosi come Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Pedro Pascal, Garrett Hedlund e Ben Affleck) e sulla sua capacità di non prendersi troppo sul serio.
Dal punto di vista critico, Triple Frontier può essere letto facilmente: sono presenti evidenti buchi nella trama e la scrittura gioca molto sulla spavalderia maschilista dei protagonisti. L’ingrediente in più lo fornisco Chandor e il co-sceneggiatore Mark Boal (Zero Dark Thirty), che ne curano l’aspetto militare con autenticità.
Triple Frontier è una corsa sfrenata dall’inizio alla fine; un film di puro intrattenimento hollywoodiano.
I 15 migliori film originali Netflix: Il fotografo di Mautahusen
Netflix, per questo originale, affida al regista iberico Max Targarona il compito di raccontare la storia vera di Francisco Boix, fotografo spagnolo, che come, tantissimi altri prigionieri nazisti è stato deportato al campo di Mautahusen.
Il fotografo di Mautahusen permette al pubblico di conoscere le vicende legate alla popolazione spagnola, non sempre raccontate, durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel farlo sceglie uno dei uomini iberici più importanti tra i sopravvissuti all’Olocausto, un fotografo capace di fornire un’incredibile documentazione storica, di salvare tante anime grazie al suo lavoro per i nazisti nel campo e soprattutto di recuperare parte del materiale immortalato dalle sue foto. La sua testimonianza fu fondamentale per l’incriminazione dei nazisti al processo di Norimberga del 1946.
Purtroppo Targarona, nonostante l’alto budget (tipico degli originali Netflix) e di una storia così potente da raccontare, non riesce a sfornare un lavoro all’altezza delle aspettative. Rimanendo su una narrazione elementare, forse frenato dalla paura di osare.
I 15 migliori film originali Netflix: Mudbound
Basato sul romanzo di Hillary Jordan, Mudbound è toccante, stimolante e profondo. Ambientato nel sud degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, il film esplora la relazione tra i McAllans (una famiglia bianca) e i Jacksons (una famiglia nera).
Quando Jamie McAllan (Garrett Hedlund) e Ronsel Jackson (Jason Mitchell) tornano a casa dalla guerra, scoprono di avere molto in comune, nonostante le loro ovvie differenze. I l due personaggi saranno le colonne portanti di un film che descrive un mondo pieno di razzismo e risentimento.
In Mudbound la fotografia di Rachel Morrison diventa un vero e proprio tessuto connettivo. La forte tavolozza di colori verde-marrone, sia nelle zone rurali del Mississippi che durante le scene aeree della Seconda Guerra Mondiale, crea una quantità incredibile di sottotesti nei contrasti di colore e le inquadrature simmetriche enfatizzano il forte legame tra Ronsel e Jamie, insieme alla segregazione intrinseca del sud.
Morrison è diventata il primo direttore della fotografia donna ad ottenere una nomination agli Oscar e le sue immagini aggiungono una quantità spettacolare di profondità a un film già efficace di per sé.
I 15 migliori film originali Netflix: Il gioco di Gerald
Basato sul romanzo del 1992 di Stephen King, Il gioco di Gerald si presenta come un classico della suspense. Ambientato principalmente in una camera da letto, la narrazione del film racconta la difficile situazione di Jessie Burlingame (Carla Gugino), che rimane ammanettata a un letto dopo che il marito Gerald (Bruce Greenwood) muore per un inaspettato attacco cardiaco durante un tentativo di preliminare sessuale fallito.
Il gioco di Gerald funziona soprattutto grazie alla capacità del regista Mike Flanagan di mantenere un’atmosfera claustrofobica per tutto il minutaggio, facendo immergere così il pubblico nello stato d’animo di Jessie.
Esplorando le peggiori paure della protagonista, Flanagan equilibra l’horror psicologico con il tradizionale gore e, complessivamente, mostra un certo virtuosismo registico attraverso immagini snervanti e apocalittiche, prefigurando così la brillantezza che avrebbe portato alla serie tv originale Netflix Hill House.
I 15 migliori film originali Netflix: Beasts of No Nation
Il cineasta Cary Joji Fukunaga ha realizzato il primo originale Netflix, Beasts of No Nation. Basato sul romanzo di Uzodinma Iweala, il dramma di guerra è il racconto inesorabile della trasformazione di un ragazzo in un bambino soldato. Agu (Abraham Attah) promuove una “TV immaginaria”, per poi essere separato dalla sua famiglia e catturato da un gruppo ribelle noto come NDF (Native Defence Forces).
Fukunaga ha scritto e diretto il film, donandogli uno stile visivo frenetico che potentemente si confronta con l’immediatezza degli eventi che si stanno svolgendo. Mentre Attah offre uno prova straziante e drammatica nei panni del giovane ribelle di Beasts of No Nation, Idris Elba è indimenticabile nel ruolo dello spietato comandante. L’attore, rifacendosi alla sua prova nel ruolo di Bell della serie HBO The Wire, ci regala un comandante intelligente, istruito, pericoloso e disposto a tutto per raggiungere i suoi scopi.
Complessivamente, Beasts of No Nation sfiderà gli spettatori a vivere un’esperienza non sempre piacevole, costringendoli a prendere in considerazione prospettive diverse rispetto ai soliti film di intrattenimento.
I 15 migliori film originali Netflix: The Meyerowitz Stories (New and Selected)
Fin dall’inizio, The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach ha il sapore del cinema d’autore newyorkese.
Dustin Hoffman interpreta il patriarca della famiglia Meyerowitz, un artista che sembra più preoccupato per il suo lascito creativo che di essere un buon padre. Ben Stiller interpreta il figlio di successo, un uomo che si preoccupa sinceramente dei suoi cari, ma sembra essere emotivamente distaccato. Infine, Adam Sandler ruba la scena nei panni di Danny Meyerowitz, un padre depresso, insicuro e frustrato che non riesce a trovare la pace della mente.
Baumbach ha diretto e co-scritto sia Frances Ha (2012) che Mistress America (2015) con la sua partner Greta Gerwig (regista di Lady Bird), ma è stato a lungo uno degli autori indipendenti più interessanti del cinema. The Meyerowitz Stories rappresenta un’altra potente opera del cineasta, che riesce a dare un bello spaccato della cultura artistica di New York, mentre ci presenta le dinamiche di una disfunzionale famiglia ebraica.
Per inciso, la performance di Grace Van Patten nei panni di Eliza, la figlia di Danny, aggiunge ancora più profondità, regalandoci una giovane artista provocatoria ed irriverente, che dimostra in più occasioni di avere l’intelligenza emotiva più sviluppata della famiglia.
I 15 migliori film originali Netflix: Cam
Cam rappresenta probabilmente uno dei film Netflix più progressivi dal punto di vista cinematografico, sicuramente delle produzione del 2019.
Diretto da Daniel Goldhaber e scritto da Isa Mazzei, l’horror psicologico Blumhouse vede come protagonista Madeline Brewer nei panni di Alice Ackerman, alias Lola_Lola, una camgirl che cerca un seguito più ampio per avere, di conseguenza, più entrate. Il fatto che la pellicola sia in parte basata sull’esperienza personale di Mazzei stessa come camgirl, permette alla narrazione di raggiungere un livello di credibilità importante e in più rende il prodotto in grado di manipolare il mezzo narrativo e di far immergere il pubblico a pieno nella storia che prende forma su schermo.
Dopo essere apparsa su Black Mirror e The Handmaid’s Tale, la Brewer offre un’altra incredibile prova e, nonostante il budget relativamente modesto del film, il design della produzione migliora l’interpretazione della protagonista.
In definitiva, gli autori della pellicola partono da una premessa semplice e poi sovvertono le aspettative del pubblico per sollevare ancora più domande sull’identità e sulla personalità di Lola_Lola.
I 15 migliori film originali Netflix: The Highwaymen – L’ultima imboscata
Per questo originale Netflix di John Lee Hancock troviamo una riproposizione della leggendaria vicenda legata ai crimini di Bonnie e Clyde, dopo la pellicola di Arthur Penn Gangster Story del 1967. Stavolta però la prospettiva della narrazione è ribaltata: i protagonisti della storia diventano Frank Hamer e Maney Gault, i due texas ranger in pensione che fermarono la coppia criminale più famosa d’America.
Kevin Costner in versione Untouchables – Gli Intoccabili di De Palma viene affiancato da un altro pezzo da novanta come Woody Harrelson per dar vita ad una pellicola in piena caccia al ladro stile western. Un lavoro certosino, ben pensato e recitato che lavora sulle sfumature di una società in procinto di un cambiamento epocale, i cui nuovi elementi culturali diventano così scomodi da dover essere smorzati da ideali vecchi, ma ancora ben radicati sul suolo americano e i cui strumenti e metodi sono ancora fondamentali per mantenere il Paese sul percorso prestabilito.
Uno scontro culturale e generazionale consumato in un inseguimento senza quartiere tra villaggi degradati e strade sterrate.
I 15 migliori film originali Netflix: Okja
Nel 2017, Okja di Bong Joon-ho costituì un indizio importante per intuire la direzione che Netflix aveva deciso di intraprendere per quanto riguarda la produzione cinematografica. Due anni dopo rimane uno dei migliori originali Netflix disponibili nel catalogo, riuscendo con facilità a passare da film d’avventura per famiglie a pellicola di denuncia sociopolitica.
Joon-ho riesce a realizzare delle sequenze mozzafiato ambientate nella Corea del Sud, in cui il “super maiale” protagonista gioca con la sua padroncina, ma anche delle scene ad alto pathos, quando l’azione si svolge in città. Inoltre, sia Tilda Swinton che Jake Gyllenhaal riescono a tirare fuori dal cilindro due interpretazioni grottesche e assolutamente efficaci, interpretando due personaggi all’apparenza comici, goffi o rassicuranti, ma che invece nascono un’anima nera come la pece.
Okja mostra come, a causa dello straripante potere dei social media, in grado di alterare il modo di raccontare la società e, di conseguenza, manipolare il senso della realtà, le persone ben intenzionate finiscono con l’essere coinvolte in un gioco ben più grande di loro e che probabilmente non sono in grado di comprendere fino in fondo.
I 15 migliori film originali Netflix: Annientamento
Netflix aggiunge alla sua collezione di originali un altro prodotto di genere horror fantascientifico.
Una biologa, interpretata da Natalie Portman, è disperata per il mancato rientro del marito dopo l’ennesima missione militare. Quando l’uomo, il cui volto è quello di Oscar Isaac, finalmente torna a casa non sa però spiegare cosa gli sia successo e sta misteriosamente male. Sarà compito della moglie investigare sulla natura del malessere del marito, causata dalla permanenza in un’area da cui nessuno ha mai fatto ritorno prima di lui.
Annientamento di Alex Garland, tratto dal romanzo omonimo di Jeff VanderMeer, è un viaggio a metà tra esplorazione scientifica e filosofica, in un luogo dove le leggi della natura sono sovvertite e con una forte componente onirica e psicologica.
Tra Stalker, La Cosa e The Astronaut’s Wife, l’originale Netflix vive sul filo del rasoio per tutto il suo minutaggio, alternandosi tra regno reale e mentale e dando vita ad un luogo in cui il subconscio vive davanti agli occhi dei visitatori. Un film spettacolare che fa della potenza narrativa e soprattutto di quella visiva i suoi punti di forza.
Considerato dai più uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni.
I 15 migliori film originali Netflix: La ballata di Buster Scruggs
Diretto dai fratelli Coen, The Ballad of Buster Scruggs fa della sua narrativa non convenzionale il suo punto di forza e l’elemento che lo differenzia da tutti gli altri originali Netflix.
Il film è di fatto una raccolta di 6 storie ambientate nel selvaggio West, scenario già caro ai due autori, i quali, ancora una volta, ci presentano un nutrito gruppo di personaggi sopra le righe e di situazioni grottesche. Il tutto condito dalla solita visione nichilista della vita e dalla dramma comica analisi della natura umana, con le tutte le sue imperfezioni ed ingenuità.
Visivamente, ogni capitolo di The Ballad of Buster Scruggs offre qualcosa di diverso. Alcuni capitoli sono conditi da un tocco di surrealismo, mentre altri sono intrisi di riferimenti alle tradizioni occidentali. È il tocco visivo del direttore della fotografia Bruno Delbonnel a fornire delle ambientazioni sempre nuove ed accattivante, senza correre il rischio di essere ripetitivi.
Con questa pellicola, i fratelli Coen fanno nuovamente un passo in avanti, riuscendo a mescolare saggiamente gli elementi indimenticabili sui quali hanno costruito le loro fortune, per poi, piano piano, lasciare spazio ad una narrazione più tradizionale. Andando in un certo senso incontro al pubblico, cercando di comunicare in maniera più diretta e arrivando addirittura a mettere da parte, in qualche caso, il loro punto di vista intellettuale e distaccato di quello che si prefiggono di raccontare. Le ultime storie sono coinvolgenti per i personaggi protagonisti, i monologhi diventano riflessioni sentite, il simbolismo diventa meno ragionato e più di pancia. Invece di far pensare e basta i Coen si sbottonano e si mettono a pensare con il pubblico.
I 15 migliori film originali Netflix: Sulla mia pelle
Sulla mia pelle ha rappresentato un vero e proprio caso cinematografico nel panorama italiano.
L’originale Netflix di Alessio Cremonini e con protagonista uno straordinario Alessandro Borghi racconta l’ultima settimana della vita di Stefano Cucchi. Una via crucis trascorsa fra caserme dei carabinieri e ospedali, che si conclude con un cadavere agonizzante che ha più le sembianze di uno scheletro che di un uomo, prosciugato sia nell’anima che nel fisico.
Il caso Cucchi, di cui la pellicola parla, è l’ennesima vicenda di cronaca nera legata ai pestaggi delle forze dell’ordine come causa principale della morte di detenuti in custodia. La differenza rispetto agli altri casi è la grande risonanza mediatica ottenuta per merito, in primis della sorella si Stefano, Ilaria, e poi di tutti coloro che, tra membri della famiglia e non, hanno fatto in modo che la lotta per la verità non si affievolisse, anche dopo anni.
Cremonini e Borghi regalano al pubblico un’opera complessa, dalla narrazione imbavagliata e sacrificata e che di cinema ha molto poco. Un lavoro che si prefigge di raccontare per filo e per segno tutto l’iter legale che ha dovuto sopportare Cucchi ed infine rappresentare la cronaca di un corpo in deterioramento. Riuscendo anche nell’intento di non fare del ragazzo romano un santino, anzi, non risparmiandogli in nessun caso critiche per scelte e abitudini di vita.
Un film perfetta incarnazione di un caso discusso e dibattuto ad ogni livello, capace di rappresentare al meglio l’ipocrisia dietro la burocrazia e le regole, la sofferenza di una famiglia inerte e tenuta all’oscuro ed infine di un ragazzo morto ben prima di esalare il suo ultimo respiro.
I 15 migliori film originali Netflix: Hell or High Water
Se Okja è stato il vero passo nel mondo delle produzioni ad altro budget degli originali Netflix, allora Hell or High Water del 2016 è stato il primo sussulto, il primo spiraglio, il primo vero raggio di sole che lasciava intravedere una strada da percorrere, un possibile futuro roseo per i prodotti del gigante dello streaming.
Sì perché Hell or High Water, diretto da David Mackenzie (Il Ribelle – Starred Up e Outlaw King – Il Re Fuorilegge) e scritto da Taylor Sheridan (Sicario, I segreti di Wind River, Soldado), è prima di tutto un lavoro di fino, una pellicola che sprizza cinema da ogni poro e un prodotto da vedere, al di là della voglia di seguire l’evoluzione delle produzioni originali Netflix.
I due fratelli Howard, Toby (Chris Pine) e Danner (Ben Foster), rapinano la mattina presto, quando non ci sono clienti, due filiali della Texas Midlands Bank. Solo piccoli furti, più che alto i soldi delle casse, veloci, indolori, ben pianificati. Lo scopo? Ripagare i debiti, estinguere l’ipoteca e lasciare un prezioso ranch in eredità ai figli di Toby. In sostanza riscattare una lunga storia familiare fatta di povertà, umiliazioni e violenza. Tutto perfetto, ma ci sono due incognite: la testa calda di Tanner e Marcus Hamilton (Jeff Bridges), un texas ranger ad un passo dal pensionamento.
Il Texas, con il suo paesaggio rude, desertico e cinico, fa da sfondo a questo western contemporaneo, che passa da thriller d’azione a dramma psicologico con una facilità disarmate e disegnando perfettamente tutti i personaggi, condannati a muoversi in uno spettacolo spietato e miserevole. La violenza non è quella fisica, ma è quella figlia del capitale, della società, della vita con i suoi affetti negati e le sue promesse mancate. Due fratelli, tanto diversi, quanto simili, si illudono che ci sia uno scopo comune ad unirli, ma in realtà ci sarà solamente un cacciatore.
Una finestra di cinema nel catalogo Netflix.
I 15 migliori film originali Netflix: The Other Side of the Wind
Di recente, Netflix ha ufficialmente fatto il suo ingresso nel mondo del cinema che conta, riuscendo ad arruolare uno dei registi più importanti dei nostri tempi. Ma nessuno degli artisti disponibili su piazza può avere il curriculum di sua maestà Orson Welles, una leggenda di Hollywood, un pioniere del cinema, scomparso nel 1985 senza aver completato il suo ultimo film, The Other Side of the Wind.
Nel corso degli anni, gli amici di Welles hanno lavorato insieme per completare il film “New Hollywood“, un originale Netflix la cui turbolenta storia di produzione è descritta nel documentario (sempre Netflix) They’ll Love Me When I’m Dead.
Come film, The Other Side of the Wind è provocatorio, innovativo ed emblematico della mente visionaria di Welles. Peter Bogdanovich, al quale il leggendario regista in persona affidò il destino della pellicola, e John Huston ne sono le forze motrici perché, pur non sapendo come sarebbe finito il film o quali fossero i significati che avesse in mente il genio di Welles, hanno prestato il loro talento e ci hanno messo tutto quello che potevano.
La pellicola è la storia dell’ultima notte del regista Jake Hannaford (Huston), alter ego dello stesso Welles, artista sul viale del tramonto, intenzionato a finire un film estremista, indipendente e a basso costo.
Orson Welles ci regala una pellicola completamente diversa rispetto alla sue precedenti e affida alla metanarrazione le chiavi del film, riuscendo così a passare con nonchalance dall’approccio documentaristico a quello più romanzato. Il miracolo sta nell’incredibile attualità di un prodotto che è ancora, in qualche modo, in grado di far riflettere lo spettatore e di criticare anche la Hollywood del 2019. Quella stessa Hollywood che ha cercato di tagliarli le gambe in ogni modo quando era vivo.
I 15 migliori film originali Netflix: Roma
Alfonso Cuarón non ha di certo bisogno di presentazioni. Artista pluripremiato e regista tecnicamente perfetto anche in film più deboli come può essere Gravity, ma anche autore di film fantastici, tra cui spicca il suo I figli degli Uomini.
Nel caso di Roma Cuarón realizza forse il suo film più bello, un originale Netflix che ha lanciato definitivamente il colosso dello streaming nell’Olimpo delle grandi produzioni americane. Il film del regista messicano ha ricevuto 10 nomination agli Oscar, vincendo miglior regia, miglior film straniero e miglior fotografia.
Capite bene che parliamo di un fuori classifica, un caso a parte rispetto ad ogni altro lavoro sopracitato.
Roma strizza l’occhio al neorealismo italiano post Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista narrativo, adottando soluzioni primitive, catartiche, rituali, realistiche e poco verbalizzate e adoperando come parco attori un intero cast non professionale. Passando allo stile visivo Cuarón pesca a piene mani dai film francesi della Nouvelle Vague, in particolar modo nei passaggi più frenetici, nelle inquadrature delle aree urbane e nella presentazione di personaggi e luoghi chiusi. Tutti elementi saggiamente mescolati, fusi, reinventati e ripresentati da un regista qualitativamente fuori dal comune.
Parlando per Netflix, il successo di Roma significa aver vinto una scommessa, significa coronare un sogno. Cuarón gli ha donato le chiavi per delle porte fino a poco prima inaccessibili: gli originali Netflix potrebbero effettivamente ottenere delle proiezioni regolari nei cinema di Hollywood e non solo. Qualunque cosa possa accadere in futuro Roma rimane un piccolo grande tesoro, c’è da chiedersi se sarà un caso isolato o no.