5 film psichedelici da vedere per un “bad trip” cinematografico
Un viaggio nel cinema dal sapore psichedelico per uno strano trip filmico
Esiste un tipo di cinema che racconta le esperienze di droga, ed esiste il cinema fruito come esperienza stupefacente. Quindi ci sono dei veri e propri film psichedelici che consentono allo spettatore di fruire di un vero e proprio “bad trip” durante la visione dell’opera o di intere sequenze all’interno di essa. Scopriamo quei 5 film psichedelici che meritano assolutamente un’occhiata per vivere una visione allucinante e, magari particolarmente bizzarra da condividere con amici.
1. Stati di allucinazione (1980)
Professore di psicofisiologia in cerca di esperienze extrasensoriali, conseguendo studi sulla primordialità dell’uomo e sulla religione, assume sostanze allucinogene che gli provocano mutazioni biologiche e genetiche, all’interno di una capsula criogenica. Ispirato all’omonimo romanzo di Paddy Chayefski che disconobbe il film di Ken Russell, è una sorta di revisione del mito di Jekyll e Hyde, con qualche eco religioso (abbozzato) ed una love story buttata nel mezzo. Con un uso massiccio di effetti speciali, analogici e computerizzati, è un film interessante e suggestivo per la messa in scena, più che per la scrittura e per il suo evolversi, con un epilogo un po’ discutibile, ma con lampi di grande visionarietà (memorabile la scena del Cristo in croce con la testa di caprone) che lo rendono tra i primi grandi lasciti del cinema psichedelico.
2. Paura e delirio a Las Vegas (1998)
Uno dei grandi Cult movie sul tema dell’effetto lisergico, questo film di fine anni ’90 diretto dal geniale Terry Gilliam, ex membro dei Monty Python, è un road movie comico e grottesco che regala diversi momenti degni di un bad trip. Esuberante e delirante, barocco e divertente (più che altro divertito), è un film ironico e allucinato, il cui fulcro centrale ruota attorno alle droghe e il suo sfondo è l’America post Vietnam, in cui la bizzarra (e sopra le righe) performance dei due protagonisti (Johnny Depp e Benicio Del Toro) e la virtuosistica fotografia aiutano a reggere il “giochino”, sempre sul filo tra il bozzetto caricaturale e un cartoon “impazzito” in carne ed ossa, la cui sostanza narrativa gira un po’ a vuoto, a favore di un trip visivo sempre “eccitato”.
3. Paprika (2007)
Paprika è una detective che grazie ai mezzi fornitigli dall’associazione cui appartiene, indaga nei sogni.
Un nuovo caso la vede impegnata con un gruppo di persone “prigioniere di sogni telecomandati”.
Un Anime tratto da un manga abbastanza complesso sul piano della materia narrativa, un po’ ambizioso, decisamente ammaliante, a tratti strabordante e tutto sommato divertente, malgrado qualche tassello potrebbe non essere messo al suo posto con facilità.
Ed è proprio sotto questo aspetto poco decifrabile, con esplosioni di grande bizzarria e colori caleidoscopici che rendono Paprika assolutamente appartenente al registro dei film psichedelici da non perdere.
Una fantascienza psichedelica e un po’ carnevalesca che nel soggetto sembra analoga a quella di Nightmare detective di Shinya Tsukamoto e in qualche modo trae le sue reminiscenze dal cyber anime Ghost in the shell, ma che è noto soprattutto per aver ispirato molto probabilmente lo script di Inception di Christopher Nolan.
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4. A Field in England – I disertori (2013)
Inghilterra, 1600 circa, in un campo di grano, vasto e sconfinato, degli uomini capitanati da un alchimista che li ha catturati, devono cercare un tesoro. Il validissimo Ben Wheatley (regista degli ottimi Kill list e Killer in viaggio) mette in scena, in uno sgargiante e crepuscolare bianco e nero, un film tratto da una pièce teatrale (e dall’impianto narrativo si vede) con buona cura stilistica e tanta voglia di stupire (e soprattutto confondere), giocando “scherzi” ai protagonisti ed allo spettatore, dilatando i tempi, intensificando i suoni, rendendo allucinati alcuni momenti e creando anche una sequenza stroboscopica (sconsigliata agli epilettici) per simulare l’effetto dei funghi allucinogeni assunti dai personaggi.
Ottenendo l’effetto di un vero e proprio “bad trip” visionario.
5. Climax (2018)
Un party si trasforma in un gioco al massacro, a causa di una misteriosa sostanza nella sangria.
Il film del provocatorio Gaspar Noé fa perno su un canovaccio per costruire un vero e proprio bad trip al ritmo di musica elettro disco e movimenti di macchina vorticosi e luci stroboscopiche. Di diritto inserito in quei film psichedelici che riescono ad essere avvolgenti e disturbanti.