5 film sulla tossicodipendenza da vedere

Quando il cinema racconta storie droga in modo forte e vivace

Potremmo dire che c’è un prima ed un dopo Trainspotting per quanto riguarda i film sulla tossicodipendenza. Il film di Danny Boyle è entrato nell’immaginario collettivo di più di una generazione nel suo modo di raccontare il disagio e le peculiarità di un gruppetto di tossicomani di Glasgow, lanciando le carriere sia del regista che del protagonista, Ewan McGregor. Ma quali altri film hanno saputo raccontare, sia in precedenza che successivamente le problematiche della tossicodipendenza in maniera così netta, amara e divertente, vivace e Pop? Scopriamolo nella nostra cinquina di titoli.

1. Christiane F. – Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (1981)

Sorta di apripista dei film sulla tossicodipendenza, questo film tedesco tratto dal romanzo autobiografico Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, pubblicato nel 1978, è la storia di una ragazza adolescente e del suo ingresso nel tunnel della droga, in un giro squallido della “movida” notturna di un quartiere di Berlino dove circolano droga e prostituzione. Un piccolo film che si è conquistato un alone di Cult per gli spettatori della sua generazione.

2. Amore tossico (1983) – tra i film sulla tossicodipendenza da non perdere

Film Cult del nostro cinema underground, il lungometraggio d’esordio del compianto Claudio Caligari (L’odore della notte e Non essere cattivo) è assolutamente tra i titoli da riscoprire per dare luce ad una fetta di cinema indipendente del nostro Paese. La storia è quella di un gruppo di borgatari romani, dediti alla droga, in un’incessante ricerca degli stupefacenti e di qualche soldo, barcamenandosi tra Ostia e il quartiere di Centocelle.

3. Drugstore Cowboy (1989)

Due coppie di ragazzi, tossicomani e sbandati, rapinano drogherie (drugstore, appunto) in giro per l’America, girovagando e scappando di città in città, in auto. Un poliziotto, sulle loro tracce, cerca in tutti i modi di incastrarli. Un dramma on the road che senza puntare il dito accusatorio sui suoi personaggi, anzi, ritraendoli con un certo affetto, si immerge in un mondo disperato e vitale, romantico e crepuscolare, come quello della dipendenza dalla droga. L’opera numero due di Gus Van Sant è uno dei suoi titoli migliori, fresco e ben articolato, con uno sguardo disperato e affezionato verso i suoi personaggi, rendendolo uno dei film sulla tossicodipendenza assolutamente imperdibili.

4. Ecstasy Generation (1997)

Mille peripezie travolgono un ragazzo di nome Dark Smith, in cerca di amore (ambo sessi) nell’arco di una giornata, tra alcool, pasticche e sesso occasionale.
Con cammei curiosi di star della Tv in ruoli piuttosto anomali (tra cui John Ritter e Beverly D’angelo), con uno stile bislacco, ora pacato ora esagitato, dai colori esplosivi, stilisticamente libero, per quanto non troppo maturo, si presenta questo (pseudo) sequel di Doom Generation, divenendo il terzo capitolo della “teen apocalypse” di Gregg Araki (composta da Totally Fu***ed Up e Doom Generation, appunto).
Il risultato è un delirio sregolato e colorato, via di mezzo tra il cinema di John Waters ed una sit-com demenziale, tra la “factory” di Warhol ed il nichilismo generazionale di Gus van Sant. Un film giovanilistico che di certo si staglia tra i film sulla tossicodipendenza e si accosta al coevo Trainspotting per l’immaginario che ricrea.

5. Requiem for a dream (2000) – Cult assoluto dei film sulla tossicodipendenza

Forse il titolo di maggiore culto del filone è questo ipercinetico e turbolento film di Darren Aronofsky. Molti si dividono tra Requiem for a dream e Trainspotting nel decretare quale sua il miglior titolo sull’argomento. Una storia crepuscolare e tardo romantica, cruda e iperbolica, al cui centro vi sono una coppia di tossicodipendenti ed una matura donna afflitta dagli psicofarmaci, interpretata da una superba Ellen Burstin. Il film di Arronofsky è un turbine di sensazioni e immagini all’interno di un nucleo di personaggi che si rigenerano e autodistruggono attraverso il vortice della dipendenza.