Fullmetal Alchemist: 12 curiosità e differenze tra manga e live-action
Scopri insieme a noi tutte le differenze che ci sono tra il live-action Netflix e il manga Fullmetal Alchemist
Disponibile su Netflix dal 19 Febbraio, l’adattamento live-action del manga Fullmetal Alchemist, diretto da Fumihiko Sori, può essere eufemisticamente considerato un riassunto della monumentale opera di Hiromu Arakawa. Intenzionato a condensare l’intera opera in un unico lungometraggio, infatti, il regista ha dovuto necessariamente operare una drastica selezione del materiale a disposizione, arrivando a coprire circa un terzo della storia originale.
Sebbene la scena post-credit lasci intuire l’esistenza di un piano per dare vita a un sequel che adatti la seconda parte del manga, ancora non è stata rilasciata alcuna notizia sicura circa l’effettiva realizzazione del progetto. Nell’attesa, cerchiamo di fare ordine e di saperne di più su quest’opera tanto amata quanto bistrattata nel passaggio dalla carta allo schermo.
Fullmetal Alchemist racconta la storia dei fratelli Edward e Alphonse Elric, ambientata in un mondo simile al nostro dove però la pratica dell’alchimia è considerata una scienza a tutti gli effetti. In seguito alla prematura morte della madre, i due fratelli, ancora bambini, ricorrono all’alchimia per riportarla in vita, sfidando un terrificante tabù e pagando un prezzo altissimo: Edward ha perso la gamba sinistra, mentre Alphonse l’intero corpo. Solo l’intervento del fratello maggiore ha permesso ad Al di non svanire del tutto, dal momento che Ed ne ha legato lo spirito a un armatura sacrificando in cambio il suo braccio destro. Da questo momento, la missione dei fratelli Elric è quella di trovare la leggendaria pietra filosofale, una mitica sostanza in grado di realizzare qualsiasi trasmutazione alchemica senza dover pagare il prezzo imposto dalla legge dello scambio equivalente; solo utilizzando la pietra sarebbe infatti possibile recuperare il corpo di Alphonse.
Di seguito abbiamo raccolto 12 curiosità e rivelazioni su Fullmetal Alchemist che potrebbero far luce su alcuni degli aspetti più criptici del film e svelare alcune differenze con la storia originale. Si tratta ovviamente di spoiler, per cui si consiglia di maneggiare con cautela le informazioni contenute in questo articolo.
Fullmetal Alchemist: il manga
Fullmetal Alchemist è l’opera più celebre della mangaka Hiromu Arakawa. Pubblicato su rivista dal 2001 al 2010, la serie si sviluppa per 108 capitoli fino alla sua conclusione, capitoli in seguito raccolti in 27 volumi. L’opera ha incontrato fin da subito un enorme consenso, diventando uno dei manga di maggior successo commerciale in Giappone dando vita a un vero e proprio fenomeno. Anche la critica ha elogiato il manga, apprezzandone la scrittura, la caratterizzazione dei personaggi e lo stile grafico del disegno, capace di donare all’opera epicità e ironia.
Fullmetal Alchemist: gli anime
Visto il successo del manga, era inevitabile che ne venisse ben presto tratto un adattamento animato. Già nel 2003, infatti, debutta in Giappone la serie anime Fullmetal Alchemist, che ripropone piuttosto fedelmente gli eventi dell’opera originale. Essendo però il manga ancora in corso di pubblicazione, la serie animata esaurì ben presto il materiale da adattare, e decise di proseguire autonomamente la narrazione; di conseguenza, il manga e l’anime finiscono per svilupparsi e concludersi in due modi radicalmente diversi.
A questo problema si decise di rimediare nel 2009 con la realizzazione di un remake, sempre animato, intitolato Fullmetal Alchemist: Brotherhood. Questa nuova serie, della durata di 64 episodi, segue molto più fedelmente la storia di Arakawa, rimanendo a tutt’oggi l’adattamento più fedele della sua opera.
Fullmetal Alchemist: l’alchimia, la legge dello scambio equivalente e la pietra filosofale
I tre concetti fondamentali su cui si basa la storia. L’alchimia rappresentata in Fullmetal Alchemist ha molto poco in comune con la reale pratica esoterica che ha posto le basi, nell’antichità, per lo sviluppo delle moderne scienze. Nel mondo fittizio di Hiromu Arakawa, l’alchimia è una pratica a metà tra la scienza e la magia, capace di trasmutare la materia o di crearne di nuova attraverso il processo di trasmutazione realizzabile disegnando determinati cerchi alchemici. Tale pratica non è tuttavia onnipotente, dal momento che deve sottostare alla legge dello scambio equivalente: per ottenere qualcosa bisogna sacrificarne un’altra di pari valore. L’unico modo per evitare di pagare questo prezzo è l’utilizzo della pietra filosofale, una sostanza generalmente considerata leggendaria capace di funzionare come catalizzatore per le trasmutazioni. Ovviamente le pietre filosofali sono estremamente rare, al punto da metterne in discussione la reale esistenza; come mostrato nel film inoltre, verrà rivelato che il processo per creare una pietra necessita di sacrificare, come elemento principale, le anime di molte persone.
Fullmetal Alchemist: tabù e Verità
Oltre alla legge dello scambio equivalente, un altro limite imposto alla pratica alchemica è quello dettato dalla morale; in particolare sono vietate le trasmutazioni che coinvolgono esseri umani o che intendono sovvertire le leggi della natura, come la morte. Per questo motivo la trasmutazione operata dall’alchimista Shou Tucker sulla figlia è considerata particolarmente esecrabile, e Edward e Alphonse hanno dovuto pagare un prezzo così alto per cercare di riportare in vita la madre, un tentativo orrendamente fallito.
L’enormità dell’azione dei fratelli Elric ha fatto sì che i due finissero faccia a faccia con la Verità, l’essenza metafisica racchiusa nel Portale che, posto in ognuno di noi, ci permetterebbe di praticare l’alchimia. La Verità è rappresentata, in tutte le versioni della storia, dall’essere umanoide di vapore bianco che Edward incontra di fronte al portale, ed è l’interazione con lui a concedere al ragazzo la capacità di compiere una trasmutazione semplicemente battendo le mani, in una stilizzazione di un cerchio senza la necessità di disegnarne uno ogni volta.
Fullmetal Alchemist: la forma di Amestris
Come suggerito anche nel film, Amestris, lo Stato immaginario in cui si svolge la vicenda, ha una geografia molto particolare, formando con i suoi confini un cerchio perfetto. Questa caratteristica è spiegata molto più avanti nella storia, quando diventa chiaro il piano dell’antagonista: utilizzare l’intero territorio di Amestris come un cerchio alchemico e le anime dei suoi abitanti come pietra filosofale per realizzare una trasmutazione che lo renda un essere perfetto.
Fullmetal Alchemist: la guerra di Ishbar
Appena accennata nel film, si tratta di uno degli avvenimenti più importanti, e violenti, della storia originale. Ishbar era un territorio di Amestris posizionato a est della capitale, teatro, diversi anni prima dell’inizio della storia, di una sanguinosissima guerra che terminò solo grazie all’intervento degli Alchimisti di Stato, che sterminarono la popolazione della regione; Roy Mustang, interpretato nel film da Dean Fujioka, è stato uno dei principali autori di questo massacro. Più avanti nella storia si scopre che tale guerra fu orchestrata ad arte dagli homunculus guidati dal loro Padre per versare il sangue necessario ad attivare il cerchio alchemico disegnato su Amestris.
Fullmetal Alchemist: gli homunculus
Nel mondo di Fullmetal Alchemist, gli homunculus sono creature umanoidi dotate di grandi poteri che ricoprono il ruolo di antagonisti. Mentre nel film live-action ce ne vengono presentati soltanto tre (Lust, Gluttony ed Envy), nel manga il loro numero è sette, uno per ogni vizio capitale: completano infatti il gruppo Greed, Wrath, Pride e Sloth. L’origine di questi personaggi, appena accennata nel lungometraggio, è dettagliatamente spiegata nell’opera originale: si tratta di esseri generati dal Padre nel momento in cui costui si estraeva i propri vizi dal corpo, dando loro forma attraverso le pietre filosofali. Fa eccezione Wrath, nato da un esperimento scientifico consistente nell’iniettare una pietra filosofale fluida in un essere umano: per questo motivo, pur avendo diversi poteri come gli altri homunculus, Wrath non è invulnerabile ed è soggetto a invecchiamento.
Fullmetal Alchemist: il Padre
Il villain della storia, il Padre è colui che ha manipolato e complotttato insieme ai suoi homunculus per secoli nascosto sotto la capitale di Amestris così da realizzare il suo progetto di diventare un essere perfetto. In realtà, il Padre è lui stesso un homunculus, creato secoli prima nel vicino regno di Xerses. Già allora, l’homunculus riuscì a manipolare il sovrano del regno spingendolo a realizzare un cerchio alchemico che comprendesse l’intero regno così da ottenere un corpo fisico, identico a quello dell’uomo che diventerà il padre di Edward e Alphonse.
Nella storia di Fullmetal Alchemist, il Padre necessita di cinque sacrifici umani, alchimisti che abbiano visto la verità da utilizzare per attivare il cerchio di Amestris. Dopo che il suo piano ha successo viene combattuto da Edward e gli altri Alchimisti di Stato finendo imprigionato per sempre nello spazio metafisico oltre il portale della Verità.
Fullmetal Alchemist: Elric senior
Il padre di Edward e Alphonse è stato escluso dalla sceneggiatura del live-action, ma si tratta di un personaggio fondamentale per lo sviluppo della trama, e dovrà necessariamente essere introdotto in un eventuale sequel. Hohenheim, questo è il suo nome, viene introdotto inizialmente come il padre assente di Edward e Alphonse, allontanatosi dalla famiglia quando i bambini erano ancora piccoli e mai tornato, nemmeno in occasione della morte della moglie Trisha, generando un perpetuo risentimento in Edward. Inoltrandosi nell’intreccio, tuttavia, si scopre molto di più sul suo enigmatico passato.
Hohenheim era nato a Xerses secoli prima dell’inizio della storia. Schiavo nella capitale, scoprì l’homunculus custodito in un’ampolla dagli alchimisti, e strinse amicizia con lui aiutandolo inconsapevolmente a realizzare il suo piano in cambio dell’istruzione nell’arte alchemica. Durante il processo attraverso il quale l’homunculus ottenne un corpo umano, Hohenheim venne tramutato in una pietra filosofale assorbendo parte delle anime degli abitanti di Xerses. Scopertosi immortale e reputandosi colpevole di quanto accaduto, Hohenheim inizia un lungo viaggio durante il quale diffonde la conoscenza dell’alchimia in tutti i luoghi che incontra, mettendo fine al suo peregrinare solo una volta conosciuta Trish. Spaventato dall’idea di veder morire la sua famiglia, Hohenheim riprese a fuggire, ricongiungendosi definitivamente con i figli in occasione della battaglia finale contro il Padre. In seguito alla vittoria di Edward, Hohenheim torna, senza avvertire nessuno, nella casa che aveva diviso con Trisha, e, esauritosi il proprio potere, muore felice sulla tomba della moglie.
Fullmetal Alchemist: altri assenti illustri
Mentre Shou Tucker ha visto, nel live-action, sovradimensionato il proprio ruolo rispetto allo spazio che gli viene concesso nel manga, sono molti i personaggi fondamentali che non sono arrivati nel film. Si può citare ad esempio Scar, l’unico abitante di Ishbar sopravvissuto al massacro durante la guerra e intenzionato a uccidere tutti gli Alchimisti di Stato; considerato un villain all’inizio della storia, Scar verrò in seguito riabilitato e combatterà insieme a Edward nella battaglia finale.
Il Comandante Supremo è stato appena nominato nel film, mentre nel manga è un personaggio di primaria importanza. Il Comandante Bradley è un energico uomo di mezz’età dal comportamento un po’ eccentrico che si rivelerà essere in realtà l’homunculus Wrath, braccio destro del Padre e suo principale alleato. Muore durante la battaglia finale combattendo contro Scar.
Secondaria, ma pur sempre importante, è Izumi Curtis, la carismatica insegnante di Edward e Alphonse che prende i bambini sotto la sua ala protettiva insegnando loro l’arte dell’alchimia. Anche Izumi aveva cercato di praticare una trasmutazione umana per riportare in vita il figlio deceduto, e per questo, come Edward, si ritrova al cospetto della Verità. Diventerà uno dei sacrifici umani necessari ad attivare il cerchio di Amestris, combattendo infine fianco a fianco con Edward contro il Padre.
L’ultimo personaggio di un certo spessore a mancare all’appello è Ling. Figlio dell’imperatore di Xing, si trova ad Amestris per scoprire il segreto dell’immortalità così da poter succedere al padre. Nel corso della storia dividerà il suo corpo con l’homunculus Greed e combatterà ripetutamente insieme a Edward fino alla battaglia finale.
Fullmetal Alchemist: il corpo di Alphonse
Come visto verso la fine del live-action, il corpo di Alphonse non è andato distrutto, ma è “custodito”, ancora in vita, vicino al Portale della Verità di Edward. Man mano che la storia si avvicina alla conclusione, il legame che unisce l’anima di Al all’armatura si indebolisce sempre di più, arrivando quasi a spezzarsi nel finale. Deciso a non usare la pietra filosofale per raggiungere il suo scopo, Edward, in un tentativo disperato, torna al cospetto della Verità e sacrifica il suo Portale per riavere il corpo del fratello. Lo scambio funziona, e Alphonse torna finalmente integro, sebbene debilitato dalla lunga permanenza su un piano metafisico. Come conseguenza dello scambio, però, Edward non sarà più in grado di utilizzare l’alchimia.
Fullmetal Alchemist: e vissero tutti felici e contenti
Il finale del manga è decisamente allegro. Roy Mustang succede al Comandante Supremo Bradley alla guida di Amestris, e cerca di sistemare i danni provocati dal Padre nel corso dei secoli. Edward e Alphonse tornano nella casa in campagna di Winry, dove il minore degli Elric recupera le forze dopo gli anni passati al cospetto della Verità; in seguito i due fratelli riprenderanno il loro viaggio per ampliare le loro conoscenze nell’alchimia, sebbene Edward non sia più in grado di praticarla. Viene anche lasciato intendere che Edward abbia sposato Winry, e che la coppia abbia avuto due figli.