H.R. Giger e videogames: come il creatore di Alien ha lasciato l’impronta nell’immaginario videoludico
La grandissima influenza, d’ispirazione surrealista e simbolica, che Hans Ruedi Giger ha impresso sul cinema è abbastanza nota. Le sue visioni terribilmente inquietanti possono essere viste negli angoli più bui della settima arte, tra cui, naturalmente, nella serie Alien per la quale l’artista svizzero ha progettato tutti gli aspetti del mostro xenomorfo, in collaborazione con Carlo Rambaldi (che ha curato i meccanismi della testa dell’alieno). Giger, che avrebbe compiuto 76 anni quest’anno, vinse il premio Oscar proprio nel 1980 per la realizzazione degli effetti speciali del primo capitolo di Alien, diretto da Ridley Scott.
In che modo H.R. Giger ha influenzato l’immaginario videoludico?
Se per molti aspetti l’influenza che i disegni demoniaci di Giger hanno avuto sul cinema mondiale è risaputa, viene invece spesso ignorata l’enorme ispirazione che il designer svizzero ha lasciato all’immaginario videoludico: numerosi sono i titoli stritolati dalla morsa gelida del biomechinical body horror di Giger, alcuni in modo sottile, altri in maniera più marcata.
Dark Seed
L’unico gioco in questa lista famoso per essere stato direttamente influenzato dall’arte di H.R. Giger è Dark Seed, un’avventura grafica sviluppata nel 1992 dalla Cyberdreams. L’opera ha visto infatti la collaborazione, per quanto riguarda la parte grafica, dello stesso artista svizzero. Il videogame narra la storia di Mike Dawson, un dirigente marketing, al risveglio da un sogno terribile. In questo incubo Mike è lo sfortunato destinatario di un embrione alieno innestato con la forza nella sua fronte, in seguito alla cattura e alla prigionia di una razza malvagia di extraterrestri. Quello che succede dopo è un’estenuante corsa contro il tempo per rimuovere il piccolo alieno, prima che il feto decida di lasciare il suo attico in un caos sanguinario.
Contra
Uno dei riferimenti più ovvi di questa lista è quello di Contra, un videogioco arcade pubblicato nel 1987 dalla Konami. Quello che sembra spuntare nell’ottavo stage del videogame giapponese sembra proprio essere il cattivo faccione dello xenomorfo e l’intero livello è disegnato in puro stile Giger.
The Astyanax
La missione finale di The Astyanax, un platform della Jaleco per NES, si svolge su una nave aliena che assomiglia clamorosamente al relitto di Alien. Nel livello è anche presente un alieno decisamente somigliante allo xenomorfo del film di Ridley Scott.
R-Type
L’influenza di Giger è nettamente visibile anche in R-Type, lo sparatutto a scorrimento laterale della Irem. Come da classica unione gigeriana, gli organismi creati biologicamente e il freddo acciaio dell’industria vengono intrecciati insieme in una perfetta armonia dissonante, così come è evidente in questo combattimento contro il boss di fine livello. Ma R-Type non è stato l’unico gioco spaziale dei primi anni ’90 ad essere accarezzato dal gelido tocco di Giger, tra questi vi è anche Super Metroid della Nintendo.
Axiom Verge
Axiom Verge è un recente titolo indie in puro stile Metroidvania (un sottogenere avente le classiche caratteristiche di Metroid e Castlevania) di Thomas Happ Games, anch’esso fortemente immerso nel glaciale immaginario gigeriano.
Streets of Rage 2
Lo stretto collegamento tra sesso e l’orrore di un’unione corporale con un essere altro, tipico dell’estetica gigeriana, può essere notata nella casa di Street of Rage 2 dove una creatura xenomorfa viene fuori del muro e attacca il protagonista. Quando viene sconfitta, la creatura sembra lasciare impresso sul muro un disegno dalle forme vaginali.
Broforce
Mi è consentito chiudere con un videogame caciarone? Assolutamente sì. Quindi concludo la lista con il bellissimo Broforce. Il gioco di Devolver Digital è un enorme monumento alla componente tamarra del cinema americano: da Rambo a Neo, passando per Chuck Norris e MacGyver, i protagonisti più coatti dell’immaginario statunitense sono tutti innestati alla perfezione in un gameplay in 2D vintage e spassoso. Nel DLC dedicato ad una infestazione extraterrestre, la nemesi dei nostri amati eroi non poteva che essere l’alieno xenomorfo disegnato da Giger, con tanto di uova e FaceHagger.