Godzilla II – King of the Monsters: la spiegazione delle scene post-credits
Ci sono due scene dopo i titoli di coda di Godzilla II - King of the Monsters: ecco a cosa si riferiscono e cosa comportano per i prossimi film.
Lo abbiamo visto tornare nel 2014 in Godzilla di Gareth Edwards, è ricomparso per mettere a bada i falsi re e ristabilire l’equilibrio che la natura deve sempre mantenere in Godzilla II – King of the Monsters di Michael Dougherty. Dopo cinque anni dal suo ritorno nel panorama cinematografico e una serie di combattimenti da far trattenere il fiato, il mostro preistorico non si farà attendere nuovamente molto. Per il 2020 è previsto, infatti, Godzilla vs. Kong, che vedrà lo scontro finale tra le due inarrestabili icone del MonsterVerse.
Una faida a cui le pellicole precedenti, le due già citate insieme a King Kong: Skull Island (2017), ci stanno pian piano conducendo, con narrazioni che si complicano con il loro procedere e che promettono uno spettacolo senza pari. Anticipazioni sull’incontro finale che, però, rimangono molto limitate, nonostante le due scene post-credits che seguono Godzilla II – King of the Monsters.
Godzilla II – King of the Monsters: la prima sequenza e quel nome già conosciuto
Il film di Dougherty si chiude con l’avvio dei titoli di coda dopo la strage di Boston, che ha visto trasformato Godzilla in una sorta di bomba nucleare. Una catastrofe che ha raso quasi al suolo l’intera città, ancor più dei gravissimi e irreversibili danni che il titano aveva causato l’ultima volta a San Francisco. Mentre vediamo scorrere i nomi degli apparati tecnici e degli interpreti, il film ci offre, però, degli stralci di giornale; titoli fugaci a cui bisogna prestare molta attenzione se si vuole coglierne a fondo il significato. Anche lo spettatore meno attento può, però, capire a cosa rimandano.
Oltre alle notizie sugli eventi causati dall’ultima sfida di Godzilla e alle conseguenze che coinvolgeranno il mondo intero e l’esercito, nonché il Monarch, l’organizzazione segreta a conoscenza dei mostri in tutto il mondo, le news si rifanno esplicitamente a Skull Island. Non è la prima volta che nel film se ne fa menzione. All’interno della pellicola è, infatti, uno dei personaggi a nominarla esplicitamente, quando si parla dei siti in cui si sa per certo dove trovare un titano. E, dopo quella fugace dichiarazione, il nome Skull Island torna in maniera predominante sulla chiusura del film, a preannunciare le implicazioni che King Kong potrà avere sulle sorti del mondo e, soprattutto, di Godzilla.
Godzilla II – King of the Monsters: l’idra e i piani di un ecoterrorista. Cosa ci fa Charles Dance?
Ma per King of the Monsters non finisce qui. Dopo tutti i titoli di coda, un’inquadratura scura e al chiuso ci porta chiaramente in posto nascosto, lontano da occhi indiscreti e, soprattutto, dal Monarch. Veniamo presto a conoscenza del fatto che, protagonista di questa piccola sequenza, è l’attore Charles Dance, nel film l’ecoterrorista Alan Jonah, colui che ha aiutato la dottoressa Emma Russell a metter in opera il suo piano. Di nuovo sull’Isla de Mara, il personaggio viene condotto, niente di meno, che al cospetto di una testa dell’idra distrutta da Godzilla nel combattimento finale del film. Soltanto una testa, ma sicuramente una fonte di potenzialità per Alan Jonah. E così, dopo aver detto di prendere con sé la testa di quell’esemplare che non sembra appartenere nemmeno alla terra – come affermato nel corso del film -, Godzilla II – King of the Monsters dà sul nero, annunciando la propria fine, ma aprendo alle infinite teorie del sequel. E lasciando, soprattutto, con una domanda: cosa farà Jonah con la testa d’idra? Non ci resta che aspettare il 2020 per scoprirlo.