Gore e Torture Porn: 6 livelli tra sangue, sesso e piacere
Non tutti i fan dell’horror sono disposti ad accettare sequenze cruente descritte meticolosamente senza censura, uno sguardo gore che penetra nella carne lacerata della vittima in preda a sevizie ed efferate torture. Non a caso si parla di torture porn perché l’immagine fissa ed i primi piani shock che riprendono senza stacchi scene di svisceramento o mutilazioni non lasciano spazio all’immaginazione e con la loro componente realistica mettono decisamente a disagio lo spettatore creando un paradosso di curiosità e ripugnanza. Si può azzardare a dire che il sottogenere sia il coronamento dello sguardo voyeuristico ormai assuefatto alle immagini di nudità ed intento all’esplorazione à l’interieur del corpo, scontrandosi con l’umano disgusto per l’uomo sottocutaneo (sangue, feci, urina, saliva) : una realtà che consideriamo nauseante ma da cui non possiamo esimerci.
Se l’idealismo estetico, frutto di una forte pressione sociale, spinge a considerare di cattivo gusto tutto ciò è anche vero che attraverso le viscere più inaccettate dell’uomo si toccano le corde più profonde della società occidentale, una società in cui anche il buon gusto genera disgusto.
Gorno e Torture Porn: il colpevole piacere per il disgusto
Il termine Torture Porn, o Gorno, nasce negli anni 2000, non a caso dopo l’11 settembre 2001 le immagini di torture si piazzano ai primi posti nei titoli di testa internazionali. La scoperta delle torture, più a scopo ludico che come tattica militare, inflitte dai soldati statunitensi ai prigionieri di Abu Grahib e Guantanamo influenza notevolmente la sfera pubblica alimentando l’immaginario dei media ed in particolare del cinema horror. Iniziano così a proliferare diverse pellicole che trattano senza mezzi termini lo spettacolo del dolore dove la violenza diventa un gioco volto ad esorcizzare qualcosa di molto più morboso e preoccupante: la cronaca nera dei mass media.
Dopo aver gettato un pò di carne sul fuoco, cerchiamo ora pratici esempi per aiutare gli spettatori a destreggiarsi nelle loro horror-visioni estreme (un tempo destinate alle grindhouse, oggi emblema del mainstream) stilando una guida in 6 passi per accertare il livello di gore.
Livello 1: Per niente gore
Stiamo parlando di quei film horror che per spaventare non puntano assolutamente su immagini gore cruente e raccapriccianti ma sovente utilizzano la componente paranormale farcita da frequenti jump scare ottenendo risultati decisamente disturbanti anche senza ginecologici sventramenti.
Film consigliati: It Follows, The Witch, Babadook
Livello 2: Solo un po’ di gore
Ci può essere, all’interno del film, la scena memorabile con qualche schizzo di sangue in più ma decisamente tollerabile dagli stomaci non avvezzi al genere. Non manca comunque la componente spaventosa
Film consigliati: Poltergeist, Il Silenzio degli Innocenti, L’ultimo Esorcismo
Livello 3: gore medio-pesante
OK, siamo arrivati ai film in cui la componente gore è decisamente parte integrante della vicenda, una parte necessaria alla trama ma non la trama intera!
Film consigliati: Scream, 28 Giorni Dopo, La Casa dei 1000 Corpi
Livello 4: gore con un tocco d’umorismo
Ci sono diversi film che uniscono la componente gore ad un black humour per sdrammatizzare le scene più cruente ed alleviare le paure dello spettatore attraverso la risata.
Film consigliati: Splatters- Gli Schizzacerveli, Tucker & Dale vs Evil, The Deadly Spawn
Livello 5: film horror super gore
Questi film horror sono molto cruenti e parte del guilty pleasure che scatenano nello spettatore è dovuto alle scene di violenza più cruente ed estreme. Tuttavia la trama è costellata da altri elementi interessanti che spezzano il tema torture.
Film Consigliati: The Descent, Evil Dead, The Devil’s Reject, Saw
Livello 6: film realizzati esclusivamente per essere gore – torture porn
Stiamo parlando di puro gore e torture porn. L’essenza di queste pellicole è la carneficina, un umano mattatoio.
Film consigliati: Hostel, Bloodfeast, Headless
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