Guardiani della Galassia: i 20 errori che nessuno ha notato!
Tutti i film contengono piccoli errori, chiamati “di continuità”: per quanto ci sia un’intera squadra sempre al lavoro, tra scenografi, aiuto registi, registi e infine montatori, che sovrintendono i vari momenti di lavorazione di una pellicola, c’è sempre qualche dettaglio che finisce per sfuggire agli occhi di tutti. Tra questi, ci sono anche i film dedicati ai Guardiani della Galassia, diretti da James Gunn: anche gli attentissimi Marvel Studios, insomma, possono incappare in qualche errorino.
Talvolta persino i fan, che magari hanno rivisto i film anche più e più volte, non si accorgono di oggetti che appaiono e scompaiono, mani fantasma e attori in posizioni diverse da inquadratura a inquadratura. Vi proponiamo 20 di questi errori: li avevate notati tutti?
1. Guardiani della Galassia: il “microfono” di Star-Lord che scompare
All’inizio del primo Guardiani della Galassia, una sequenza ci mostra Star-Lord (Chris Pratt) mentre combatte e, allo stesso tempo, ascolta della musica col proprio Walkman, mentre sincronizza il labiale con la voce dei Redbone sulle note di Come and get your love.
Durante la sua performance, a un certo punto, Peter Quill afferra un malcapitato topo per utilizzarlo come microfono. Guardando attentamente le inquadrature, però, si può notare che non sempre il roditore è presente, ma appare e scompare dalla mano di Peter.
2. La tazza di Gamora
In Guardiani della Galassia Vol. 2, il gruppo di supereroi fa la conoscenza di Mantis (Pom Klementieff), dotata della capacità di leggere i sentimenti grazie all’empatia fuori dal comune che la caratterizza.
Leggi anche: L’incredibile trasformazione di Zoe Saldana in Guardiani della Galassia [VIDEO]
Mentre Mantis spiega in cosa consista il proprio potere, preparandosi a una dimostrazione su Peter Quill e Drax (Dave Bautista), Gamora (Zoe Saldana) è in piedi ad ascoltare, tenendo una tazza con entrambe le mani. Quando l’inquadratura cambia, con la telecamera posizionata dietro Gamora, la tazza è però in una sola mano, mentre l’altra è poggiata sul fianco.
3. La sparizione degli scagnozzi del Collezionista
Quando nel primo film i Guardiani della Galassia fanno visita a Taneleer Tiven (Benicio del Toro), meglio noto come il Collezionista, vengono accolti da una donna dalla pelle rossa: in lontananza si vede il Collezionista, con due scagnozzi ai suoi due lati.
Nel momento in cui il gruppo si avvicina a lui, però, degli scagnozzi non c’è più traccia: inizialmente potrebbero sembrare semplicemente non inquadrati, visto il primo piano, ma la verità è che non appaiono più, come fossero spariti.
4. La pinna “magica” di Yondu
Nel secondo film, Yondu (Michael Rooker) ha un ruolo ben più prominente rispetto al primo, e lo stesso riguarda la pinna rossa che ha in testa: ne viene tagliato un pezzo e, poi, Baby Groot viene inviato al salvataggio per riprenderla.
Nei minuti finali della pellicola, dopo la morte di Yondu, il suo corpo viene cremato: ed ecco che, nell’inquadratura della parte superiore, la pinna è lì, sulla testa, completamente integra. E non solo: nella scena dopo i titoli di coda, la pinna, che a quanto pare è riuscita a ricostruirsi da sola, viene indossata da Kraglin, uno degli uomini di Yondu, che cerca invano di utilizzarne i poteri.
5. L’elmo di Gamora in Guardiani della Galassia
In uno dei momenti salienti di Guardiani della Galassia, Star-Lord si lancia al salvataggio di Gamora, che si trova nello spazio aperto. Sapendo che non riesce a respirare, Quill si toglie l’elmo, piazzandolo sulla sua testa.
Al rientro sulla navicella, però, l’elmo è sparito e il viso di Gamora è perfettamente visibile: è impossibile che se lo sia tolto in un così breve lasso di tempo, quindi non può che trattarsi di un errore.
6. Stan Lee, il viaggiatore nel tempo
I cameo di Stan Lee sono stati una costante dei film Marvel fino alla sua morte, e i due Guardiani della Galassia non sono da meno. Nella scena che lo riguarda in Vol. 2, Lee è impegnato in un dialogo con gli Osservatori, nel quale racconta loro di essere stato un tempo un postino della Fed-Ex – un chiaro riferimento al suo cameo in Captain America: Civil War. Peccato che quest’ultimo sia ambientato circa due anni dopo Vol. 2!
Il regista James Gunn si è espresso sulla questione ammettendo l’errore, spiegando che “non ci ho pensato. Ma probabilmente Stan potrebbe aver usato il travestimento da postino della Fed-Ex almeno un paio di volte!”.
7. Il martello di Ronan
Il combattimento finale di Guardiani della Galassia vede i protagonisti impegnati nello scontro con Ronan: il villain sembra inizialmente avere la meglio, ma quando Star-Lord riesce a distrarlo con i suoi passi di danza Drax ha l’opportunità di distruggere il martello di Ronan, liberando la Gemma dell’infinito incastonata al suo interno.
Per la maggior parte dello scontro Ronan tiene l’arma rivolta verso sinistra, ma, in modo fin troppo conveniente, è a destra nel momento dell’attacco di Drax, dandogli quindi maggior visibilità e campo d’azione.
8. Le casse in movimento in Guardiani della Galassia Vol. 2
La sequenza iniziale di Guardiani della Galassia Vol. 2 è particolarmente memorabile: mentre i protagonisti si sbarazzano di alcuni nemici, Baby Groot dà un tocco rétro all’atmosfera facendo partire Mr. Blue Sky da alcune casse piuttosto potenti.
Le casse sono all’interno di un’area delimitata da piattaforme bianche da una parte e dorate dall’altra, ma non stanno mai ferme: in alcune inquadrature si trovano dal lato bianco dell’area, in altre dal lato dorato, sebbene non vengano mai spostate.
9. Il mistero della mano che tocca la madre di Quill
Un flashback all’inizio del primo film mostra l’infanzia di Peter Quill, segnata dalla morte della madre Meredith: la si vede infatti malata terminale, poco prima della sua dipartita, nell’ultimo momento con il figlio.
Sebbene l’inquadratura totale la mostri chiaramente senza nessuno al suo fianco, in un’altra poco successiva c’è una mano poggiata sulla sua spalla, della quale è impossibile comprendere chi sia il proprietario.
10. Una line-up allo specchio
In una scena di Vol. 2, i nostri eroi si trovano su una navicella, pilotata da Star-Lord e Yondu; Drax, Nebula, Mantis e Gamora si trovano invece sul retro, a fare la guardia a un buco apertosi a bordo. Nebula si sposta davanti agli altri, così che sembrino tutti in fila, ma dall’inquadratura successiva l’angolatura è esattamente opposta.
Subito dopo, infatti, è Mantis a trovarsi davanti a tutti, mentre Nebula è sul fondo; non solo, ma se prima sembravano tutti allineati, ora non c’è più continuità tra le loro posizioni.
11. Che fine fanno i guanti?
Nella scena iniziale di Guardiani della Galassia, Star-Lord è sul pianeta Morag, impegnato nel furto di una sorta di sfera. Riesce quindi a sfuggire al pelo sulla sua navicella, a bordo della quale lo si vede con dei guanti neri mentre pilota.
A un certo punto, però, per uno scatto della navicella Star-Lord si trova contro un finestrino, con la mano chiaramente nuda contro il vetro. Nelle inquadrature successive, tornano però i guanti neri.
12. Gamora e il teletrasporto
Nella già menzionata battaglia iniziale di Guardiani della Galassia Vol. 2, il gruppo è impegnato a fronteggiare una creatura mostruosa ed enorme, con diversi tentacoli sul corpo.
A infliggergli il colpo fatale è Gamora, che con un salto gli atterra esattamente di fronte. Peccato che, nell’inquadratura successiva, appaia più spostata verso il fianco del mostro, in una posizione decisamente diversa rispetto a quanto già visto.
13. Il pelo di Rocket in Guardiani della Galassia
Tra i Guardiani della Galassia, Rocket e Groot sono gli unici a non avere un aspetto umanoide, e il primo è chiaramente un procione, la cui forma e il cui pelo sono resi in maniera piuttosto realistica.
In una scena del primo film, tuttavia, quando si risveglia nella prigione, il pelo di Rocket è completamente annodato su un fianco, cosa per la quale viene anche preso in giro. Qualche inquadratura più tardi, però, il problema è svanito, senza l’utilizzo di spazzole o altri accessori.
14. Dov’è andata Gamora?
Si tratta di uno dei più classici errori di continuità: personaggi che sono presenti in una scena svaniscono improvvisamente dopo poche inquadrature. Nel primo Guardiani della Galassia succede mentre i protagonisti si trovano nella prigione, con Gamora visibile alle spalle di Quill durante un confronto con un detenuto.
Nelle inquadrature totali, però, di Gamora non c’è traccia. Questo può essere accaduto per due ragioni: magari Zoe Saldana non era disponibile nelle giornate in cui hanno girato i totali, o magari la sua uscita di scena è stata tagliata ed è quindi rimasta inspiegata.
15. Rumori (poco) molesti
Tra le scene più divertenti di Guardiani della Galassia Vol. 2 ci sono quelle con Baby Groot: in particolare, quella in cui Rocket e Yondu sono imprigionati, e cercano di farsi portare dal loro amico la chiave per aprire la cella mentre i carcerieri dormono.
Il piccolo Groot però non capisce subito quale sia il suo compito e porta loro una serie di oggetti completamente inadeguati, tra cui un enorme tavolo di metallo: il rumore che emette durante il trasporto è ben udibile, eppure non si capisce come possa non svegliare i carcerieri nelle immediate vicinanze.
16. La lettera di Meredith Quill
Uno dei momenti più emozionanti del primo film è rappresentato dalla lettura, da parte di Peter Quill, della lettera che sua madre gli scrisse prima di morire. La lettera viene inquadrata per un breve istante, poi la telecamera si sposta sul viso di Quill, mentre la voce di sua madre legge la lettera in voice-over.
La voce di Meredith sembra però omettere una parte importante di quanto ha scritto: se l’incipit recita “So che questi ultimi mesi sono stati particolarmente duri per te, e so che è per il legame speciale che abbiamo. Ma andrò in un posto migliore, e starò bene“, la voce non fa menzione del legame speciale tra madre e figlio.
17. La radio che si muove in Guardiani della Galassia Vol. 2
Dopo le casse che si spostano nella sequenza di apertura di Vol. 2, un altro oggetto non sembra saper stare al proprio posto nello stesso film. Durante un momento piuttosto romantico tra Star-Lord e Gamora, lui decide di mettere della musica per ballare con lei: getta quindi il proprio comunicatore su una sedia vicina, così che faccia da altoparlante.
Quando il comunicatore atterra, si trova esattamente al centro della sedia. Nelle inquadrature successive, però, è spostato verso sinistra: si tratta chiaramente di un errore di montaggio e dell’utilizzo di spezzoni di diversi take.
18. Gli inseguitori di Rocket
Spesso la geografia è un problema nei film della serie, e l’esempio più chiaro si trova nel Vol. 2, quando i Ravagers inseguono Rocket attraverso una foresta. Il procione riesce ad attirarli in una trappola, arrampicandosi su un albero e attivando un dispositivo che li faccia saltare per aria.
Nell’inquadratura in cui Rocket preme il bottone si vede che i Ravagers sono parecchio dietro di lui, ma quando saltano in aria riescono in qualche modo ad atterrare subito dietro l’albero dove si trova il procione, sebbene nulla li abbia spinti in avanti.
19. Le scarpe di Meredith Quill in Guardiani della Galassia Vol. 2
La scena di apertura di Guardiani della Galassia Vol. 2 è ambientata nel 1980, con dei giovanissimi Meredith ed Ego, i futuri genitori di Peter Quill, in auto: sono diretti verso un bosco, dove lui ha una sorpresa per lei.
Mentre corrono verso la foresta, quindi, si può osservare come i piedi di Meredith siano avvolti da dei caldi stivali Ugg. Ma nelle scene successive, in modo piuttosto inspiegabile, la ragazza indossa dei tacchi.
20. L’anacronismo di Awesome Mix
La musica di Guardiani della Galassia non è una semplice colonna sonora, ma è anche il modo in cui Star-Lord si tiene ancorato al suo pianeta di origine, la Terra, e al periodo che gli ha dato i natali. La cassetta su cui sono presenti i brani è ormai diventata un’icona rappresentativa dei due film.
Proprio la cassetta rappresenta però un problema di tempistiche. Il modello sembrerebbe infatti essere il “CDing 2“, prodotto dall’azienda TDK a partire dal 1993. Star-Lord manca però dalla Terra dal 1988, quindi per lui sarebbe stato impossibile procurarsi proprio una di quelle.