Hans Zimmer: l’Arte della colonna sonora nelle 10 opere più emozionanti
Hans Zimmer ha composto alcune delle colonne sonore più belle degli ultimi vent’anni. Il suo stile è cambiato nel tempo, forse più di quello di chiunque altro. Dai sintetizzatori degli esordi, all’epicità degli ultimi anni, Zimmer ha contribuito in maniera indelebile all’evoluzione della musica nel cinema. Dagli esordi con Rain Man – L’uomo della pioggia (1988), passando per l’Oscar nel 1994 con Il re leone, fino alla grande fama raggiunta negli ultimi anni anche grazie alla sua stretta collaborazione con il regista Christopher Nolan.
Hans Zimmer ha composto alcune delle colonne sonore più riconoscibili e ricordate del cinema hollywoodiano. Per questo, scegliere i 10 migliori esempi per celebrare la sua carriera, non è stato facile. Abbiamo deciso di concentrarsi solo su quelli più significativi e, in qualche modo, rappresentativi del suo continuo cambiamento di stile e del ruolo fondamentale che la sua musica ha avuto in ambito cinematografico.
Ecco le 10 migliori colonne sonore di Hans Zimmer secondo Cinematographe:
Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)
La colonna sonora del film Rain Man – L’uomo della pioggia è il punto di svolta nella carriera di Zimmer, il suo primo grande film di successo. La pellicola, infatti, vince quattro premi Oscar: come Miglior film, come Miglior regia, come Miglior attore protagonista e come Miglior sceneggiatura originale. Il film passa alla storia per la grande interpretazione di Dustin Hoffman, ma in molti ricorderanno le emozioni trasmesse dalla musica che accompagna le vicende del film. Zimmer utilizza sintetizzatori e percussioni, creando la perfetta colonna sonora anni Ottanta: ritmata, ma che porta con sé un’inspiegabile tranquillità.
Thelma & Louise (1991)
La grande caratteristica della colonna sonora di Thelma & Louise è l’utilizzo della chitarra elettrica di Pete Haycock. Ascoltando gli End Credits della pellicola si ripercorre involontariamente il viaggio delle due protagoniste (Susan Sarandon e Geena Davis) arrivando al loro grande gesto finale con una sorta di malinconia. La musica, però, non ci lascia indugiare troppo sui pensieri negativi e ci invita, come le due protagoniste, a terminare il film con il sorriso sulle labbra. Zimmer viene escluso dalla corsa all’Oscar (vinta in quell’edizione, il 1992, da La Bella e la bestia), ma il suo sforzo non viene certo dimenticato. Il film è ormai considerato un classico moderno e con lui, anche la sua colonna sonora.
Il Re Leone (1994)
Per Il re leone della Disney, Zimmer compone la prima partitura per un film d’animazione. Ne seguiranno molti altri, tra cui: Il Principe d’Egitto (1998), per il quale riceve una nomination all’Oscar; La strada per El Dorado (2000); Madagascar (2005) e Il Piccolo Principe (2015). Il suo lavoro per Il re leone ottiene un successo clamoroso; vengono vendute milioni di copie della colonna sonora, che diviene l’album più venduto dell’anno. Accanto a Zimmer lavorano Elton John e Tim Rice, che compongono le cinque canzoni originali del film. Il re leone vale a Zimmer un Oscar e, anche grazie alla popolarità senza precedenti del film, la colonna sonora viene ricordata come uno dei gioielli della storia del cinema.
Il Gladiatore (2000)
Senza dubbio uno dei più grandi successi di Hans Zimmer. Una delle colonne sonore più conosciute e più amate di sempre. Zimmer sperimenta una colonna sonora più epica, adatta al film. Contrappone il tema eroico di ottoni e archi ad interventi elettronici e alla voce meravigliosa della cantante Lisa Gerrard. Il brano più rappresentativo è Now We Are Free (che molti ricordano, purtroppo, per alcune pubblicità della Mulino Bianco). La canzone è cantata utilizzando parole inventate; la Gerrard ha dichiarato che il brano è fatto per “far scaturire sentimenti attraverso i suoni delle parole e non il significato che esse racchiudono”.
La colonna sonora de Il Gladiatore, una delle più vendute della storia del cinema, rende Zimmer uno dei compositori più richiesti del settore. Bastano poche note per riconoscerla e per sentire, dentro la testa, Russel Crowe che dice: “Mi chiamo Massimo Decimo Meridio…”.
La trilogia del Cavaliere Oscuro (2005/2008/2012)
Abbiamo deciso di racchiudere in una sola posizione la trilogia di Christopher Nolan dedicata a Batman. Questo perché le tre colonne sonore rappresentano un evoluzione che segue la storia raccontata nei tre film dell’ascesa, del declino e del ritorno dell’eroe mascherato. Batman Begins (2005) segna l’inizio della prospera collaborazione tra Nolan e Zimmer. Nella colonna sonora, il compositore comunica l’ascesa di un eroe; un eroe sfaccettato, con un lato oscuro, ma pur sempre un eroe. Nell’ending theme si percepisce la speranza che l’avvento di Batman rappresenta per la città di Gotham e ci lascia intendere che questo è davvero solo l’inizio.
La collaborazione continua nel 2008 con Il cavaliere oscuro. La colonna sonora del film rimane eroica, come dev’essere, ma è caratterizzata da toni più cupi, quasi drammatici. La caduta di Batman è epica, ma incredibilmente oscura. Il segno lasciato dal Joker di Heath Ledger è indelebile.
Arriviamo all’ultimo capitolo della trilogia, Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012). Batman lotta, si riprende ciò che è suo e salva la città di Gotham. La colonna sonora riprende quelle precedenti grazie al ricorrente “Batman Theme” che Zimmer ha composto ad hoc per la trilogia. L’ultimo capitolo musicale del Cavaliere Oscuro è combattivo e avvincente, ottima chiusura di un’avventura filmica durata sette anni ed entrata nel cuore dei fan del genere, ma non solo.
L’amore non va in vacanza (2006)
Film romantico con Cameron Diaz, Jude Law, Kate Winslet e Jack Black; la sua colonna sonora è il perfetto esempio della versatilità di Hans Zimmer. Sdolcinata quanto il film, ma comunque caratterizzata da un’atmosfera che ricorda l’avventura (del cuore, ma pur sempre avventura). La colonna sonora di L’amore non va in vacanza non è sicuramente una delle più conosciute di Zimmer e di certo ha contribuito meno di altre a farlo conoscere al grande pubblico, ma merita sicuramente una menzione speciale. Sentire per credere.
Angeli e Demoni (2009)
Angeli e Demoni, sequel de Il codice Da Vinci (2006), racconta di intrighi, fede, pericolo e mistero. Se non avete visto il film, potrebbe bastarvi la colonna sonora per capirne la trama. Hans Zimmer trasmette perfettamente il tema del film dotando la musica di un’atmosfera quasi demoniaca. Per comporre la colonna sonora, viene ripreso il tema del primo film, dal titolo Chevaliers de Sangreal. Mentre in Il codice Da Vinci, Zimmer mantiene un tono sì epico, ma decisamente più pacato, in Angeli e Demoni la situazione prende una piega totalmente differente.
Sherlock Holmes (2009)
Lo stesso anno di Angeli e Demoni, Zimmer compone anche la colonna sonora di Sherlock Holmes, film con Robert Downey Jr. e Jude Law. Vale ad Hans Zimmer la sua ottava candidatura all’Oscar, vinto quell’anno (2010) da Michael Giacchino per il film Up. Il regista di Sherlock Holmes, Guy Ritchie, utilizza la colonna sonora de Il cavaliere oscuro (2008) durante l’editing del film, ma quando propone al compositore di curarne la colonna sonora, gli chiede di fare qualcosa di completamente diverso. Ritchie descrive ad Hans Zimmer la colonna sonora ideale come “i The Pogues (gruppo celtic punk inglese) che si uniscono ad un’orchestra romena”.
Inception (2010)
Continua la collaborazione Nolan-Zimmer. E si sente. La colonna sonora di Inception contribuisce senza dubbio alla spettacolarità del film, caratterizzato da effetti speciali mozzafiato e una trama intricata che solo una visione attenta e ripetuta può districare.
Hans Zimmer viene nominato per la Migliore colonna sonora per il secondo anno di fila. Utilizza suoni elettronici introducendo successivamente una chitarra a 12 corde per, ha spiegato il compositore, “ricordare Ennio Morricone”. La colonna sonora alterna suoni semplici e malinconici a momenti decisamente più potenti, che accompagnano le scene d’azione del film. A rappresentare la colonna sonora di Inception è il brano Time, uno dei più conosciuti dal grande pubblico, che mostra perfettamente la natura ambivalente della musica nel film.
Interstellar (2014)
Chiudere la lista con un altro esempio tratto dalla filmografia di Christopher Nolan sembra ridondante, ma lo è davvero? Chiunque abbia visto Interstellar e qualunque fosse il responso al termine del film, una sola costante guidava le recensioni degli spettatori: la musica composta da Hans Zimmer per il film è qualcosa di speciale. Zimmer, parlando della colonna sonora di Interstellar ha dichiarato che: “La struttura, la musica, i suoni e le cose che abbiamo in qualche modo creato, sono filtrate nella musica che gli altri compongono per i film. È ora di reinventare”. Nolan, inoltre, non ha dato al compositore un copione o una sceneggiatura su cui lavorare. Il regista ha dichiarato di aver detto a Zimmer: “Ti darò una busta con una lettera. Ti dirà la favola al centro della storia. Lavori per un giorno, poi mi fai ascoltare quello che hai scritto”. Metodi poco convenzionali, ma il risultato è da ricordare.