Hostile: a novembre l’horror dell’enfant prodige Nathan Ambrosioni
Arriva in concorso il 10 ottobre al ToHorror Film Fest di Torino Hostile di Nathan Ambrosioni. Enfant prodige del cinema di genere, Hostile è il suo secondo lungometraggio realizzato ad appena 14 anni. Il film, scritto e diretto dal giovanissimo regista, è già stato presentato con successo in diversi festival ed è diventato un caso. Apprezzato al Frightfest London 2015 e al Fantasia International Film Festival di Montreal, ha vinto il premio per la miglior regia a La Samain du Cinema Fantastique di Nizza.
Nathan Ambrosioni, 14 anni, ha seguito in prima persona l’intera produzione di Hostile
Nathan, fan di James Wan, ha diretto il film in 25 giorni tra week-end e vacanze scolastiche. Interpreti della pellicola Shelley Ward affiancata da Julie Venturelli e Luna Belan, due giovani promesse del cinema francese. Hostile è un film di genere che usa, parzialmente, la tecnica del found footage che si ritrova in alcuni horror e ghost-story di cui Nathan è un vero cultore. Da appassionato e piccolo artigiano oltre a firmare la sceneggiatura e la regia del film ha lavorato instancabilmente al montaggio e alla postproduzione supportando attivamente anche la realizzazione della colonna sonora. Il film è prodotto da Light House Production e uscirà in Italia il 12 novembre distribuito da Candlelight Pictures.
La storia ruota intorno a Meredith Langston e al suo desiderio di diventare mamma. Il sogno sta finalmente per avverarsi, o almeno così sembra, quando la donna adotta due orfane, Anna ed Emilie. Le due neo-sorelle fanno fatica ad adattarsi al loro nuovo ambiente e si avvicinano a giochi segreti che solo loro possono capire. L’arrivo in casa coincide con un evento inspiegabile che cambia drammaticamente il modo in cui le due ragazze si comportano. Molto preoccupata, Meredith chiede aiuto a S.O.S. Adoption, un programma trasmesso su una TV locale che segue i bambini durante il periodo di adattamento nelle famiglie adottive. Sicuri di avere in mano uno scoop, due giornalisti decidono di incontrare Anna ed Emilie. Ma i due non sanno che davanti a loro sta per aprirsi una dimensione nuova e inaspettata.
Inevitabile il paragone con un recente prodotto italiano, Hybris, horror psicologico diretto dal ventunenne Giuseppe Francesco Maione, insieme al suo team di giovanissimi (trovate recensione e video-intervista al regista Maione qui, mentre l’intervista al compositore Giordano Maselli è in questo articolo).