Oltre Hunger Games: la caccia all’uomo in 8 pellicole
Hunger Games: il canto della rivolta – Parte II si prepara ad invadere le sale cinematografiche del nostro paese e a concludere la popolare tetralogia cinematografica ispirata alla trilogia di bestsellers scritta da Suzanne Collins. La serie di film che racconta le vicende di Panem e di Katniss Everdeen (interpretata da Jennifer Lawrence) ha saputo conquistare gli spettatori e ritagliarsi un posto nel loro cuore fin dal 2012, quando il primo capitolo, intitolato semplicemente Hunger Games, è stato trasposto sul grande schermo. Nel tempo la storia si è evoluta ma, nel primo film, a fare presa sugli spettatori ha contribuito sicuramente l’idea di partenza, che vede i protagonisti sfidarsi in un sanguinoso reality show nel quale, per vincere, è necessario sopravvivere ed eliminare tutti gli altri contendenti. Un gioco cruento che si rivela un tema abbastanza caro al cinema distopico di fantascienza, tanto che è apparso, nel corso del tempo, anche in altre pellicole. L’uscita nelle sale italiane di Hunger Games: il canto della rivolta – Parte II ci fornisce, quindi, l’occasione per suggerirvi una selezione di film che hanno portato sullo schermo lo stesso concetto di caccia dell’uomo sull’uomo per divertimento.
Ecco una lista di 8 film che hanno sviluppato ed elaborato il concetto di caccia all’uomo che troviamo anche in Hunger Games.
Battle Royale (2000)
Spesso paragonato ad Hunger Games, il nipponico Battle Royale, diretto da Kinji Fukasaku, non poteva che aprire questa classifica. Nonostante fosse rimasto sconosciuto ai più per diversi anni, il film è effettivamente tornato alla ribalta proprio in concomitanza con l’uscita del primo Hunger Games, quando i fan della pellicola giapponese hanno accusato in più di un’occasione Suzanne Collins di plagio. L’autrice ha più volte smentito, sostenendo di essere venuta a conoscenza dell’opera solo dopo aver terminato il suo libro. In ogni caso, le somiglianze, per quanto casuali, sono innegabili.
Anche Battle Royale si basa su un romanzo, scritto nel 1999 da Koushun Takami, e anche in questo caso la storia si ambienta in un imprecisato futuro. Nella società che si è venuta a creare l’autorità della popolazione adulta è seriamente compromessa e, per evitare la supremazia dei più giovani, il governo ha stabilito una crudele norma: ogni anno una classe delle superiori viene estratta a sorte per prendere parte alla Battle Royale. I prescelti vengono trasportati su un’isola e vengono loro concessi tre giorni per uccidersi a vicenda: solo l’ultimo sopravvissuto potrà fregiarsi del titolo di vincitore e potrà tornare a casa.
The Contenders – serie 7 (2001)
Grandi somiglianze con l’idea di partenza di Hunger Games anche per The Contenders – serie 7, diretto nel 2001 da Daniel Minahan. La pellicola è ambientata ai giorni nostri, mentre negli Stati Uniti il più grande successo televisivo è il reality show The Contenders, giunto ormai alla settima edizione. La particolarità dello spettacolo, che tiene di anno anno incollati allo schermo tutti gli Americani, è che i concorrenti, estratti casualmente tra tutti gli abitanti del paese, dovranno uccidersi a vicenda per vincere. Nessuno può sottrarsi e, dal momento dell’estrazione, i sei partecipanti saranno seguiti costantemente dalla telecamera e mostrati in diretta televisiva. Chi vince, avrà salva la vita ma sarà costretto a prendere parte all’edizione successiva: solo tre vittorie consecutive, infatti, permettono al soggetto di abbandonare lo show. Tra i partecipanti all’edizione numero 7, c’è anche Dawn, campionessa in carica, decisa a restare in vita ed agguantare la terza vittoria consecutiva.
Il film è girato come se si trattasse di un vero reality, aumentando così l’effetto straniante e disturbante ricercato dalla pellicola.
La Decima Vittima (1965)
Forse non sono in molti a ricordarlo, ma anche in Italia l’argomento della caccia all’uomo è stato affrontato, per di più da un nome illustre come Elio Petri. Nel 1965, infatti, il cineasta diresse l’inedita coppia Marcello Mastroianni-Ursula Andress nel fantascientifico La Decima Vittima, tratto dal racconto La settima vittima scritto da Robert Sheckley.
Anche qui siamo in un imprecisato futuro (dall’aria vagamente anni ’60) in cui la popolazione mondiale ha escogitato un singolare sistema che permetta di sfogare gli istinti aggressivi e limitare, di conseguenza, la criminalità: la Grande Caccia. La competizione si svolge tra due individui, che rivestono rispettivamente il ruolo di cacciatore e di preda. Tutti possono iscriversi, ma la creazione degli accoppiamenti viene realizzata casualmente da un computer. La Grande Caccia è diventata, negli anni, uno spettacolo seguitissimo e i suoi protagonisti sono dei veri e propri idoli.
La statunitense Caroline (Ursula Andress) è riuscita a concludere vittoriosa ben nove cacce e, per aggiudicarsi il titolo di Campione Decathlon, si appresta alla decima: la sua vittima è l’indolente italiano Marcello Poletti (Marcello Mastroianni), sopravvissuto a sei cacce pur senza mostrare particolari abilità.
Pericolosa partita (1932)
Facciamo un deciso salto indietro nel tempo con Pericolosa partita, codiretto nel 1932 da Irving Pichel e Ernest B. Schoedsack e tratto dal racconto breve La preda più pericolosa, scritto nel 1924 da Richard Connell.
In seguito al naufragio di uno yacht, l’unico sopravvissuto, il famoso cacciatore Robert Rainsford (Joel McCrea), approda su un’isola abitata da un bizzarro aristocratico russo riuscito a sfuggire alla rivoluzione del 1917, il Conte Zaroff. Assieme a lui vivono EvaTrowbridge e suo fratello Martin, anch’essi scampati ad un naufragio.
Il Conte, nel corso della cena, racconta di essere un grande appassionato di caccia. Nonostante l’incidente con un bufalo lo avesse inizialmente allontanato da questo hobby, spiega ai suoi ospiti di aver trovato un rinnovato interesse nel cacciare quella che definisce “la preda più pericolosa”. Come i protagonisti avranno modo di scoprire a loro spese, il Conte si riferisce a prede umane.
Il film presenta nuovamente il tema della caccia all’uomo ed ha avuto particolare fortuna a livello cinematografico, tanto da essersi guadagnato, negli anni, ben quattro rifacimenti.
Rollerball (1975)
Non si tratta propriamente di caccia dell’uomo sull’uomo in Rollerball, film diretto nel 1975 da Norman Jewison, ma lo abbiamo incluso in questa lista perché presenta ugualmente tratti in comune con Hunger Games e la tematica proposta.
Ancora una volta, infatti, ci troviamo davanti ad uno show estremamente cruento e sanguinoso, messo in scena per il divertimento del pubblico, e ancora una volta l’escamotage, viene utilizzato per placare gli istinti violenti della popolazione ed evitare così la guerra.
Siamo nel 2018 e il crimine è stato definitivamente debellato grazie all’istituzione delle Corporazioni, che controllano il pianeta. Il principale sfogo dei cittadini è il popolarissimo sport del Rollerball, seguitissimo in tutto il mondo, i cui campioni sono delle vere e proprie star.
Il gioco consiste nello sfidarsi in una pista circolare a bordo di pattini o motociclette, per inserire una sfera circolare in una buca magnetica. Si tratta, tuttavia, di uno sport senza esclusione di colpi, nel quale la prospettiva di carriera è ridotta a due o tre anni.
Johnatan E. (interpretato da James Caan), capitano della squadra di Houston, campione in carica da ben dieci anni, si ritroverà però coinvolto in un intrigo ben più grande di lui.
Il film ebbe un remake omonimo nel 2002, diretto da John McTiernan e vanta un importante primato: fu la prima pellicola, infatti, a citare nei titoli di coda gli stuntman, il cui lavoro era stato notevole.
La notte del giudizio (2013)
Torniamo più propriamente agli uomini che si danno reciprocamente la caccia con La notte del giudizio, diretto da James DeMonaco.
Ci troviamo anche questa volta in un futuro distopico, nel quale guerre e criminalità sono state debellate. Anche in questa occasione, però, il prezzo della pace è piuttosto sanguinoso: è stato infatti istituito il periodo dello Sfogo, una notte nella quale tutti possono sfogare i propri istinti violenti gli uni contro gli altri.
Inevitabilmente, lo Sfogo si trasforma in un’occasione di persecuzione dei più deboli, tollerata però dalle autorità in nome di un bene più grande. James Sandin (Ethan Hawke) e la sua famiglia, borghesi perfettamente integrati nella società, si troveranno loro malgrado protagonisti della nottata.
Il film ha attualmente un seguito, Anarchia – La notte del giudizio, uscito nel 2014.
Ti ho cercata in tutti i necrologi (2013)
Interessante anche il punto di vista di Giancarlo Giannini che, nel 2013 dirige e interpreta la coproduzione italocanadese Ti ho cercata in tutti i necrologi.
Per una volta non siamo in un futuro distopico ma nel presente: Nikita è un italiano che vive in Canada ed è appassionato di poker. Proprio questa sua passione lo porterà a trovarsi in una singolare situazione: per saldare un debito di gioco, gli viene offerta la possibilità di fare da preda in una caccia all’uomo, se sopravviverà il debito sarà estinto. Nikita accetta e riesce a sopravvivere così bene da prenderci gusto e accettare di fare da preda anche in altre cacce.
Per l’idea del film Giannini si è ispirato ad un fatto vero avvenuto a Cairoli nel 1988, una caccia all’uomo tra bianchi e chicanos.
L’implacabile (1987)
Per concludere, ricordiamo L’implacabile, diretto da Paul micheal Glaser ed interpretato da Arnold Schwarzenegger.
Nel 2017 l’economia globale è ormai collassata su se stessa e, per pacificare la popolazione, il Governo ha creato un cruento show televisivo di stampo gladiatorio, Running Man. I protagonisti sono dei carcerati posti in un’arena assieme a dei serial killer. Se i carcerati riescono a sopravvivere alle 400 aree del gioco entro tre ore, vengono premiati con la libertà.