I 10 migliori cartoni animati del 2016: da Trolls a Zootropolis
È stato un anno interessante per i cartoni animati che, ormai da anni, hanno smesso definitivamente di essere solo un prodotto per bambini. Quasi ogni Studio di produzione ha detto la sua, con prodotti eterogenei per lo stile e per il target di riferimento. Per colpa di questa grande varietà di pellicole, non è stato facile comporre una classifica, ma noi ci abbiamo provato. Nella lista compaiono prodotti delle maggiori case di produzione mondiali (Disney, Pixar, Illumination, Sony e Dreamworks), ma anche qualche outsider. Ecco, quindi i 10 migliori cartoni animati del 2016:
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Trolls
Distribuito da 20th Century Fox, Trolls, è il film d’animazione della DreamWorks Animation ispirato alle Troll Dolls di Thomas Dam e per la regia di Mike Mitchell e Walt Dohrn.
I Troll sono piccole creature che vivono in uno stato perpetuo di felicità, cantando, ballando ed abbracciandosi tutto il giorno. Tuttavia vengono scoperti dai Bergen, enormi creature che si convincono di poter provare allegria solo mangiando un Troll; Re Peppy, sovrano dei Trolls, riesce però a scappare col suo popolo attraverso dei tunnel sotterranei il giorno in cui il principe dei Bergen, Gristle, avrebbe dovuto cibarsi del suo primo Troll. Il Re Gristle Senior, furioso, bandisce Chef, che era responsabile della preparazione dei Troll.
Vent’anni dopo Poppy, l’euforica e raggiante figlia di Re Peppy, organizza una grande festa per celebrare l’anniversario della fuga dei Troll, nonostante i timori e gli avvertimenti del cupo e paranoico Branch, secondo cui il rumore dei festeggiamenti attirerà i Bergen. Effettivamente Chef nota i fuochi d’artificio e cattura un certo numero di Troll. Poppy è riuscita a nascondersi, ma scopre che nessuno tra quelli rimasti ha il coraggio di avventurarsi nella città dei Bergen per salvare i loro amici. Sarà proprio il burbero Branch ad aiutarla.
Trolls – nel cui cast vocale troviamo Elisa e Alessio Bernabei – è un film visivamente accattivante, dedicato ad adulti e bambini. I più piccoli verrano affascinati dai colori accesi e dalla grafica divertente, mentre i grandi saranno stregati dalla colonna sonora che reinterpreta divinamente un repertorio pop, più o meno contemporaneo. Partendo dall’irresistibile Can’t Stop the Feeling (che Justin Timberlake ha composto in occasione del film), passando a classici come Hello di Lionel Richie o The Sound of Silence di Simon & Garfunkel, fino a True Colors di Cindy Lauper.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Kung Fu Panda 3
Kung Fu Panda 3 è il terzo capitolo del fortunato franchising della DreamWorks nato nel 2008 e continuato nel 2011. Diretto da Jennifer Yuh e Alessandro Carloni, nel cast vocale originale tornano Jack Black, Angelina Jolie e Jackie Chan, ai quali si uniscono Bryan Cranston e J.K. Simmons. Nella versione italiana torna anche Fabio Volo che, circondato da un cast di professionisti, per la terza volta non convince.
Dopo essersi ricongiunto con il padre biologico Li, che non vedeva da lungo tempo, Po raggiunge con lui il suo villaggio d’origine: un paradiso segreto dei panda in cui incontra una serie di esilaranti nuovi personaggi. La minaccia tuttavia è dietro l’angolo, quando il potente spirito maligno Kai inizia a terrorizzare l’intera Cina sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, ci vorrà tutta l’abilità e l’audacia di Po per insegnare ai suoi maldestri e festaioli compagni panda l’arte del kung fu, e trasformarli così in una vera e propria squadra da combattimento.
La saga sembra aver perso un po’ di lustro, considerando il successo dei primi due capitoli. Al botteghino Kung Fu Panda 3 non ha sofferto, ma l’opinione generale (di critica e pubblico) non lo ha risparmiato. Tra gag già viste, battute poco brillanti e situazioni comiche poco efficaci, sembra davvero che ormai il franchising viva di rendita. La DreamWorks ha già in previsione la produzione di altri tre sequel, speriamo nel rinnovamento.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: La mia vita da zucchina
Il film di Claude Barras, scritto da Celine Sciamma, è tratto dal libro Autobiografia di una Zucchina di Gilles Pari. Girato con la tecnica dello stop-motion, il film è stato accolto trionfalmente all’ultimo Festival di Cannes, ricevendo il consenso di pubblico e critica.
Icaro (chiamato da tutti Zucchina) è un ragazzino di 10 anni che in seguito ad un incidente perde la madre e viene messo in un orfanotrofio. Qui inizialmente viene preso di mira dal “capo” dei bambini Simon, ma l’amicizia ha vie misteriose e ben presto Zucchina si renderà conto che in quel posto troverà una cosa che ha sempre cercato: una famiglia.
La mia vita da zucchina ha sorpreso tutti per l’ironia e la dolcezza della sua narrazione. Nonostante sia passato in sordina (adombrato dalle produzioni dei grandi Studios, decisamente più chiassose), il film si classifica tra i migliori dell’anno e si conferma degno partecipante nella corsa agli Oscar 2017.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Angry Birds – Il film
La Sony ha trasformato una celebre serie di videogiochi in una commedia animata scritta da Jon Vitti e diretta da Clay Kaytis e Fergal Reilly. Nel cast vocale italiano troviamo le voci di Maccio Capatonda, Alessandro Cattelan, Francesco Pannofino e Chiara Francini.
La storia ci porta su un’isola popolata da volatili quasi tutti felici, anche se incapaci di volare. In questo paradiso, Red, un uccello con problemi di controllo della rabbia, il velocissimo Chuck e l’esplosivo Bomb, sono sempre stati emarginati. Ma quando sull’isola arrivano dei terribili maialini verdi, toccherà a loro dimostrargli di che cosa sono capaci.
Il film, pur rimanendo fedele al videogioco (per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e delle ambientazioni), presenta una trama avvincente, divertente e ricca di spunti di riflessione. Angry Birds si presenta, infatti, come una favola moraleggiante, un invito a non perdere la fiducia in se stessi e nel prossimo.
Grande punto forte della pellicola è la colonna sonora energica e divertente, composta da brani come I Will Survive di Gloria Gaynor (reinterpretata da Demi Lovato), On Top of the World degli Imagine Dragons, il classico anni Ottanta Never Gonna Give You Up di Rick Astley e Rock You Like a Hurricane degli Scorpions.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Kubo e la spada magica
Kubo e la spada magica è un film d’animazione del 2016 diretto da Travis Knight e prodotto dalla Laika Entertainment. Il film è stato realizzato in larga parte in stop-motion (accompagnata da un magistrale CGI) ed è stato doppiato da star del cinema internazionale come Charlize Theron, Matthew McConaughey, Rooney Mara e Ralph Fiennes.
Nel Giappone antico, l’umile e intelligente ragazzo di strada Kubo si guadagna da vivere intrattenendo gli abitanti del suo villaggio con storie raccontate con l’ausilio dei suoi origami animati. Quando cala la sera, Kubo accudisce la madre, una donna in contatto con il mondo degli spiriti che concepì il ragazzo con un leggendario guerriero samurai. Accidentalmente, Kubo evoca uno spirito, che finisce nel mondo dei vivi e comincia a dargli la caccia. L’unico modo per distruggerlo è trovare tre leggendari oggetti usati in passato dal padre: l’Armatura Impenetrabile, la Spada Indistruttibile e l’Elmo Invulnerabile. Comincia così per Kubo una rocambolesca serie di avventure, in cui con l’aiuto di una scimmia e di uno scarabeo samurai scoprirà di più su se stesso e sul suo passato.
Kubo e la spada magica è una storia profonda e complessa, lontana dalle fiabe dagli ovvi risvolti e dall’esito scontato. Presto, col proseguire della narrazione, l’avventura e il mistero lasciano a poco a poco il passo a temi difficili come l’elaborazione del lutto e il rapporto di amore e odio con la famiglia. Tra tecnica magistrale e una sceneggiatura curata ed originale, il film entra di diritto nei candidati di quest’anno all’Oscar come Miglior film d’animazione.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Pets – Vita da animali
Cosa fanno i nostri animali quando non ci siamo? Facile: ascoltano musica hard rock, si strafogano di cibo, usano le fruste della planetaria per farsi massaggiare la schiena e si imbarcano in mirabolanti avventure. Pets – Vita da animali è prodotto dalla Illumination Entertainment, lo Studios che in pochi anni – grazie agli ossessionanti Minions – è riuscito a posizionarsi senza fatica in competizione con Disney, Pixar e DreamWorks. Il cast vocale è composto da Alessandro Cattelan, Pasquale Petrolo (Lillo del duo comico Lillo & Greg), Francesco Mandelli e Laura Chiatti.
Il film sembra essere indirizzato per lo più ad un pubblico giovane, con gag e situazioni incredibilmente divertenti, ma spesso banali e caratterizzate da un umorismo infantile. Rispetto al prodotto che ha lanciato la Illumination, Cattivissimo Me (2010), ci troviamo davanti un film qualitativamente inferiore, ma sempre molto godibile.
Pets procede senza troppe pretese seguendo una sceneggiatura semplice e puntando (quasi) tutto sull’aspetto dei suoi protagonisti, adorabili animali di tutte le specie. Il risultato è un mix che fa sorridere e ridere di gusto grandi, ma soprattutto piccini.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Oceania
Oceania si pone nella lunga lista dei classici Disney, facendo proseguire quel filone di emancipazione femminile che lo Studio sembra non voler accennare a fermare. La protagonista del film è Vaiana, una ragazza ribelle, che vuole esplorare il mondo e che si allontana dallo stereotipo della principessa Disney (come era stato per Mulan, Pocahontas o Anna ed Elsa), senza legarsi ai preconcetti e ai toni accesi dello smodato femminismo.
Vaiana, s’imbarca in una coraggiosa missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio, s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la guiderà nella sua ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno d’azione, che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati e troverà l’unica cosa che ha sempre desiderato: la propria identità.
Oceania fornisce, attraverso il viaggio fisico e figurato di Vaiana, una grande lezione ai suoi spettatori (grandi e piccoli, maschi e femmine, senza distinzioni): guardare al futuro senza dimenticare il passato. Lezione che i registi Ron Clements e John Musker hanno messo in pratica lavorando su un personaggio che fa un passo avanti rispetto alle altre eroine della sua categoria, senza omettere la grafica da anni ’90, ma sapientemente mixata con effetti speciali all’ultimo grido.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Sing
Altro prodotto della Illumination Entertainment che, però, si discosta da Pets per un elemento in particolare: mentre il primo era palesemente dedicato ai più piccoli, il target di Sing sembra essere un pubblico più adulto.
Il più grande amore del koala Buster Moon è il teatro. Sentendo fin da piccolo di appartenere ad un mondo fatto di vistosi costumi e luci abbaglianti, Buster diventa proprietario del teatro della città grazie all’aiuto e ai sacrifici di suo padre, ma dopo una numerosa serie di trovate sbagliate e allontanando di anno in anno il pubblico dalla sala, al koala non resta che tentare l’ultima, avventata carta prima di dover cedere la sua proprietà alla banca. Con in palio un (finto) premio di 100.000 dollari, l’impresario allestirà una gara di canto aperta a tutti i cittadini, tra i quali risalteranno le doti canore di alcuni talentuosi animali.
Nel cast vocale della versione originale troviamo tra gli altri Matthew McConaughey (il koala Buster), Reese Witherspoon (la super impegnata maialina Rosita), Seth MacFarlane (l’egocentrico topo Mike) e Scarlett Johansson (l’istrice rocker Ashley).
Tra esibizioni spettacolari e una storia di riscatto degna del miglior film hollywoodiano, Sing porta in scena un prodotto che, cosa da non sottovalutare, intrattiene lo spettatore dall’inizio alla fine. Dalla sua non ha certamente una trama sorprendente, ma una grafica accattivante (tipica ormai della Illumination), una colonna sonora necessariamente esplosiva e una serie di gag simpatiche e originali, gli fa meritare il terzo gradino del podio della nostra classifica.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Alla ricerca di Dory
Attesissimo seguito di Alla ricerca di Nemo, Alla ricerca di Dory concentra la sua attenzione sul personaggio che nel film del 2003, entrò nel cuore di tutti: la tenera e smemorata pesciolina.
Un anno dopo gli eventi di Alla ricerca di Nemo, Dory vive felicemente sulla barriera corallina insieme a Nemo e Marlin. Quando si ricorda improvvisamente di avere una famiglia che forse la sta cercando, Dory parte insieme ai suoi amici per una straordinaria avventura attraverso l’oceano che la condurrà fino al prestigioso Parco Oceanografico, in California: un acquario che è anche un centro di riabilitazione per creature marine. Per riuscire a trovare sua madre e suo padre, Dory chiederà aiuto ai tre abitanti più stravaganti del Parco: Hank, un irascibile polpo che tenta continuamente la fuga; Bailey, un beluga convinto di avere un sonar difettoso, e Destiny, uno squalo balena miope. Esplorando con destrezza le complesse regole del Parco Oceanografico, Dory e i suoi compagni di avventura scopriranno l’amicizia, il senso della famiglia e la magia che si cela nei loro difetti.
Alla ricerca di Dory entra nella psiche e nei ricordi sfuggenti della pesciolina, regalandoci momenti commoventi ed esilaranti. Come era stato per il primo film (che, per quanto sia un buon prodotto Pixar, non ha nulla a che vedere con la qualità del suo sequel), la memoria a breve termine di Dory fornisce il pretesto per momenti irresistibilmente divertenti. Come se non bastasse, il film introduce nuovi personaggi efficaci, ognuno caratterizzato da un difetto paradossale ed esilarante. Alla gioia, però, si oppone una malinconia spesso imponente causata proprio da quel meccanismo che tanto ci ha fatto ridere: le dimenticanze di Dory. La Pixar ha fatto di nuovo centro.
I 10 migliori cartoni animati del 2016: Zootropolis
Zootropolis è il 55esimo lungometraggio Disney. Diretto da Byron Howard e Rich Moore, il film porta avanti la lunga tradizione cinematografica dello Studio raccontando una storia d’avventura con l’utilizzo di divertenti animali antropomorfi.
Zootropolis è ambientato nell’omonima città, una moderna metropoli molto diversa da qualsiasi altro luogo. Composta da quartieri differenti tra di loro come l’elegante Sahara Square e la gelida Tundratown, Zootropolis accoglie animali di ogni tipo. Dal gigantesco elefante al minuscolo toporagno, in questa città tutti vivono insieme serenamente, a prescindere dalla razza a cui appartengono. Ma al suo arrivo in città, la simpatica e gentile agente Judy Hopps, scopre che la vita di una coniglietta all’interno di un corpo di polizia dominato da animali grandi e grossi, non è affatto facile. Decisa comunque a dimostrare il suo valore, Judy si lancia nella risoluzione di un caso misterioso per cui dovrà lavorare al fianco di una volpe loquace e truffaldina di nome Nick Wilde.
Zootropolis presta l’efficace e accattivante animazione Disney a delle versioni alleggerite del genere poliziesco e del buddy movie. Gli animali si sono evoluti al posto nostro e hanno creato una società nella quale non manca davvero nulla: hanno capito che occorre abolire le differenze tra prede e predatori e hanno sviluppato un mondo unico ma diversificato, in cui ogni minimo dettaglio denota la presenza delle diverse specie.
Il film sovverte la logica delle solite favole firmate Walt Disney: i buoni e i cattivi non sono tali dall’inizio alla fine. La loro personalità è ambigua, si trasforma e sovverte gli equilibri. Con una colonna sonora che rinuncia al musical, affidandosi al genio di Michael Giacchino, il primo giallo d’animazione pone nello spettatore adulto o bambino un messaggio che solo la Disney poteva dare con tanto entusiasmo: sii ciò che vuoi essere.