Ian McKellen: i 5 film migliori con l’attore britannico
5 titoli per ripercorrere la grande carriera dell'attore britannico.
Ian McKellen è uno degli attori più talentuosi e iconici del panorama cinematografico mondiale. La sua carriera, iniziata a teatro con interpretazioni shakespeariane magistrali, lo ha portato a diventare una figura amata dal grande pubblico grazie a ruoli memorabili nel cinema. Con una straordinaria capacità di dare profondità e umanità ai suoi personaggi, McKellen ha interpretato figure complesse, carismatiche e spesso tormentate. Ecco cinque film imperdibili che mettono in luce il suo straordinario talento.
1. Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (2001), di Peter Jackson

Se c’è un ruolo che ha reso Ian McKellen un’icona globale, è quello di Gandalf nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Ne La Compagnia dell’Anello, il primo capitolo della saga di Peter Jackson basata sui romanzi di J.R.R. Tolkien, McKellen incarna perfettamente il potente e saggio stregone, guida dei protagonisti nel loro viaggio per distruggere l’Unico Anello. McKellen porta sullo schermo un Gandalf carismatico, dal grande spessore morale, capace di momenti di dolcezza paterna ma anche di impetuosi atti di eroismo. Il suo sguardo penetrante e la sua voce profonda danno al personaggio un’aura quasi mistica. L’iconica scena in cui affronta il Balrog sul ponte di Khazad-dûm, pronunciando la celebre frase “You shall not pass!”, è entrata di diritto nella storia del cinema. Grazie a questa interpretazione, McKellen ha ricevuto una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.
2. X-Men (2000), di Bryan Singer
In questo adattamento cinematografico dei celebri fumetti Marvel, Ian McKellen veste i panni di Erik Lehnsherr, meglio conosciuto come Magneto, il potente mutante con la capacità di controllare il metallo. La sua interpretazione offre una versione di Magneto sfaccettata, lontana dal classico villain monodimensionale. Il film esplora il rapporto di Magneto con Charles Xavier (Patrick Stewart), suo amico e rivale, e il suo passato doloroso: da bambino, Erik è sopravvissuto all’Olocausto, un trauma che lo ha portato a sviluppare una visione radicale della lotta per i diritti dei mutanti. La performance di McKellen rende Magneto un personaggio complesso, la cui rabbia e determinazione sono mosse da un profondo dolore e dalla convinzione che l’umanità non accetterà mai coloro che sono diversi. Il suo confronto con Xavier dà vita a dialoghi intensi e carichi di tensione, aggiungendo profondità a una saga che altrimenti sarebbe stata un semplice blockbuster d’azione.
3. Demoni e dei (1998), di Bill Condon

In Demoni e dei, McKellen offre una delle sue interpretazioni più profonde e toccanti nei panni di James Whale, il regista britannico famoso per aver diretto Frankenstein (1931) e La moglie di Frankenstein (1935). Il film racconta gli ultimi giorni di Whale, ormai anziano e in declino, mentre affronta il peso del passato e la sua omosessualità in un’epoca in cui l’accettazione era ancora lontana. McKellen porta in scena un Whale malinconico e fragile, un uomo che riflette con amarezza sulla sua carriera e sulla società che non gli ha mai permesso di vivere apertamente come avrebbe voluto. Il rapporto tra Whale e il giovane giardiniere Clayton Boone (Brendan Fraser) è il fulcro del film: un legame ambiguo fatto di ammirazione, curiosità e solitudine. La performance di McKellen è straordinaria per la sua delicatezza e intensità emotiva, e gli è valsa una nomination all’Oscar come miglior attore protagonista.
4. L’Allievo (1998), di Bryan Singer
In questo thriller psicologico tratto dal racconto di Stephen King Un ragazzo sveglio, McKellen interpreta Kurt Dussander, un ex criminale di guerra nazista che vive sotto falsa identità negli Stati Uniti. Il giovane Todd Bowden (Brad Renfro), un brillante studente delle superiori, scopre la sua vera identità e lo costringe a raccontargli le atrocità commesse durante l’Olocausto. Il film è un intenso gioco psicologico tra i due protagonisti, con McKellen che offre un’interpretazione magistrale nei panni di un uomo che ha passato decenni a nascondersi, solo per ritrovarsi improvvisamente di nuovo sotto i riflettori. Il suo personaggio è ambiguo e inquietante, ma mai caricaturale: Dussander è un uomo apparentemente fragile, ma con una mente ancora pericolosamente manipolatrice. McKellen riesce a bilanciare perfettamente il terrore e il fascino perverso di questo ex ufficiale nazista, dando vita a una performance che trasuda tensione e inquietudine.
5. Richard III (1995), di Richard Loncraine

Prima di essere noto per i suoi ruoli in grandi franchise, McKellen era già un attore di spicco nel teatro shakespeariano. In Richard III, porta sullo schermo un’interpretazione magistrale del famigerato monarca inglese, adattando la tragedia di William Shakespeare a un’ambientazione alternativa degli anni ’30, in una versione che trasforma la storia in un thriller politico con forti richiami ai regimi totalitari dell’epoca. Il Richard III di McKellen è un uomo astuto, calcolatore e spietato, capace di inganni e tradimenti per ottenere il potere. L’attore domina la scena con un’interpretazione carismatica e diabolica, rendendo il personaggio uno dei villain più memorabili mai portati sul grande schermo. Il film è un ottimo esempio di come Shakespeare possa essere adattato in contesti moderni senza perdere il suo impatto drammatico, e McKellen, che ha anche contribuito alla sceneggiatura, dimostra tutta la sua abilità nel rendere accessibile e affascinante il linguaggio shakespeariano per il pubblico contemporaneo.