Il Dr. T e le donne: il finale del film con Richard Gere
Con Il Dr. T e le donne, Robert Altman confeziona una pellicola davvero divertente, forse per certi versi sopravvalutata, ma sicuramente ricca di significato.
Il Dr. T e le donne è una commedia romantica del 2000 diretta da Robert Altman, con protagonista Richard Gere nel ruolo di un ricco ginecologo (Il Dr. Sullivan Travis “Dr. T”) e Helen Hunt, Farrah Fawcett, Laura Dern, Shelley Long, Tara Reid, Kate Hudson e Liv Tyler ovvero, tutte le donne che fanno parte della sua vita quotidiana. Il film è stato girato principalmente a Dallas, in Texas, ed è stato distribuito nelle sale americane il 13 ottobre del 2000. La musica del film è stata composta da Cliff Eidelman e dal cantante country alternativo Lyle Lovett.
Il Dr. T e le donne: la trama del film di Robert Altman
Il Dr. Sullivan Travis “Dr. T.” è un ricco ginecologo di Dallas che visita solo ed esclusivamente alcune delle donne più ricche del Texas: la sua vita, apparentemente perfetta, inizia a crollare da quando sua moglie, Kate, soffre di un esaurimento nervoso e viene ricoverata in un ospedale psichiatrico statale, la figlia maggiore, Dee Dee, sta pianificando il proprio matrimonio con Marilyn, la damigella d’onore, la figlia più giovane, Connie, è una maniaca, mentre la fedele segretaria Carolyn, è da sempre innamorata di lui…
Il Dr. T e le Donne: la spiegazione del finale
Nonostante il Dr. Sullivan Travis sia il ginecologo delle donne più viziate di Dallas, Gere non interpreta il solito “Romeo”. Il Dr. T è un marito devoto a Kate (Farrah Fawcett), un padre generoso per Dee Dee (Kate Hudson) e Connie (Tara Reid), un uomo che dice ai suoi amici di caccia che le donne sono sacre. Ma tutto ad un tratto la sua vita “perfetta” inizia a sgretolarsi quando sua moglie impazzisce in un centro commerciale, balla nuda in una fontana e finisce in psichiatria.
La situazione arriva al culmine nel giorno del matrimonio di Dee Dee. In tutta la prima parte del film, il Dr. T sembra indossare paraocchi. Le catastrofi che accadono una dietro l’altra, lo costringono a sondare aree di mistero femminile che non puoi trovare con uno speculum. Ciò che tiene insieme le storie che si intrecciano nella pellicola e i personaggi è la decenza del Dr. T, e Gere sembra completamente a suo agio in questo ruolo. Interpreta un brav’uomo con modeste esigenze e coscienza diligente, si stacca emotivamente, o almeno ci prova, cerca di fare il proprio lavoro nonostante tutto. Probabilmente è l’unico uomo sulla terra che cerca di non impazzire nel trovare una risposta alla domanda di Freud: “Cosa vogliono le donne?“.
Il film termina letteralmente sotto il diluvio universale, come una sorta di “parto” nel momento in cui la donna “rompe le acque” il diluvio rappresenta – nelle scene finali – l’arrivo di una bella notizia… Nel caso del Dr. T, è proprio durante e dopo il diluvio che tutte le storie che avevano fino a quel momento creato solo problemi al quieto vivere di “T”, trovano la loro soluzione, in meglio.
La storia viene vissuta come una gravidanza, che comporta anche contro e non solo pro, una “gravidanza” complicata che però, nonostante un dolorosissimo travaglio, finisce nel migliore dei modi e regala tantissima serenità. Altman confeziona in questo modo una pellicola davvero divertente, probabilmente sopravvalutata per certi versi, ma sicuramente ricca di significato. ll Dottor T, alla fine, viene ridato alla luce quando, nel mezzo del deserto texano, si rimette subito al lavoro, prestando il primo soccorso a una povera partoriente messicana. Travis ricomincia finalmente la sua vita da un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituato, nessuna donna raffinata, nessuna classe borghese di cui fare parte.